Capitolo 13 - Sospesi

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Dean si fece largo tra la boscaglia, spostando i rami che gli bloccavano il passaggio

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Dean si fece largo tra la boscaglia, spostando i rami che gli bloccavano il passaggio. Sopra di lui splendeva pallida la luna piena.

Per quella notte era impossibile sperare di chiudere occhio. Non che le altre volte dormisse molto, al massimo un paio d'ore, ma quella era una serata particolare.

Alla fine aveva deciso di fare due passi, per restare solo e riflettere, ma anche per un altro motivo. Sapeva che qualcuno li stava seguendo e che quel qualcuno era della Congrega. All'inizio non aveva dato peso agli allarmismi di Juliet, ma poi la conferma di Cedric gli aveva fatto venire il dubbio. Ora era curioso di sapere chi ci fosse nascosto dietro quei cespugli, anche se aveva già preso in considerazione diverse ipotesi.

Non ci fu bisogno di attendere molto per saperlo, perché poco dopo al limitare della radura una figura sinuosa si fece largo tra i cespugli.

"Mi chiedevo quando ti saresti fatto vedere." disse la donna, mentre veniva a poco a poco illuminata dai raggi di luna.

Dean sogghignò e scosse la testa. "Lo sapevo. Fin troppo prevedibile."

"Sapevi cosa?"

"Che eri tu." chiarì.

A quel punto, Mary si era fatta abbastanza vicina perché riuscisse a vederla in volto. Non appena incontrò il suo sguardo, sorrise compiaciuta, sbattendo le lunghe ciglia. "Scommetto che non vedevi l'ora di rivedermi."

Dean ignorò il commento.

"Certo, potevi anche degnarti di salutare prima di partire." lo rimproverò, fingendosi risentita. Poi, visto che la sua ironia non sortiva alcun effetto, passò ad altro. "Allora? Come ti trovi con i tuoi nuovi amici?"

"Lo sai benissimo, visto che è una settimana che ci spii."

Mary sbuffò annoiata. "Il solito esagerato. Spiare. Non è che vi stia spiando, mi assicuro solo che tu faccia il tuo dovere fino in fondo." lo corresse.

"Beh, cerca di essere più discreta. Per poco non ti sei fatta scoprire l'altro giorno."

Per tutta risposta, lei sventolò la mano liquidando la cosa come di scarsa importanza. "Comunque, in questi giorni mi sei sembrato più a tuo agio con loro che con i tuoi compari della Congrega. Non è che ti stai rammollendo, per caso?"

Dean riprese a ignorarla e lei non pretese una risposta, ma continuò ad avvicinarsi, finché non si trovarono a pochi centimetri l'uno dall'altra.

"Mi sei mancato." Lo abbracciò nostalgica, appoggiando la guancia al suo petto. Chiuse gli occhi e si lasciò andare a uno sospiro sognante, ma non durò molto perché nel giro di due secondi Dean sciolse l'abbraccio e la allontanò da sé con fare insofferente.

"Mi vuoi dire il vero motivo per cui sei qui? Di certo non per tua iniziativa." Nessuno della Congrega, infatti, poteva assentarsi per lunghi periodi, a meno che non ne avesse ricevuto il permesso o su esplicito incarico. La regola valeva anche per Mary, anche se a differenza degli altri godeva di maggiori libertà.

Bloody Castle - All'ombra della lunaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora