71: Deviazioni

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3 Febbraio 2004

Draco's p.o.v.

Le ultime ore sono trascorse come in una sorta di trance. Come se qualcuno mi avesse strappato il cervello dal corpo e l'avesse messo da qualche parte di fronte a me, in modo che io mi possa vedere.

Che io possa vedere la miseria che anima la mia esistenza.

Cos'altro sono se non un inutile mucchio di ossa e muscoli, uno spreco di spazio?

Uno spreco del tempo e delle energie dell'unica persona viva e vera che percorre le strade di questo stupido pianeta.

Ha senso lottare per ogni boccata d'aria, quando ci sarà sempre qualcuno pronto a spingermi sotto? Ha senso, se le mani tese verso di me si rivelano solo delle illusioni, miraggi causati dalla distorsione della luce sul pelo dell'acqua, per me che guardo da sotto cercando di emergere?

Ha senso, se nemmeno io stesso sono capace di proteggere i frammenti congelati di me, che restano come detriti all'interno del vuoto che ho nel petto?

Le accuse di Minerva e di Filius hanno fatto male. Troppo male, e non avrebbero dovuto. Non avrei dovuto lasciarli entrare, non avrei dovuto permettere alla minuscola parte di me che ancora crede che esista la speranza, di costruire un sogno in cui le persone che mi circondano non siano pronte a saltarmi al collo senza nemmeno soffermarsi a pensare.

Le accuse di Minerva e di Filius sono la dimostrazione che non c'è posto per me in Inghilterra.

Non c'è posto per me nel mondo magico.

Non c'è posto per me.

Non c'è, e l'unica a non volerlo capire è lei, Hermione Granger.

O forse semplicemente non capisce che è non è attratta da me, da me, da quello che sono, ma dalla pena che le faccio, dal mio essere l'underdog.

Perché, in fondo, io non sono niente. Sono un mucchietto di molecole senza senso intorno a un vuoto, e sparisco di fronte a lei, alla sua forza, alla sua intelligenza, al suo cuore. Che motivo avrebbe di amarmi?

Non voglio, non voglio essere qui quando realizzerà tutto questo. Se il rifiuto di Minerva e di Filius è stato come un coltello roventi sulla pelle, cosa potrebbe causare quello di Hermione?

Sento il suo sguardo che mi accarezza, insistente, e per una volta esso non mi scalda. Al contrario, aumenta il senso di gelo, di perdita che provo.

Aumenta l'urgenza di andarmene, di prendere mio padre e sparire, stavolta del tutto.

Quando Potter finalmente viene a prenderla, è con sollievo che guardo la sua schiena sparire lungo il corridoio. Spero che il Bambino Sopravvissuto sia abbastanza intelligente da rimandarla a Hogwarts subito.

Uno strappo netto e via, entra il pilota automatico. Non c'è più bisogno di me. L'unica cosa che serve è qualcuno che tenga al sicuro Lucius finché sarà necessario.

«Signor Malfoy, una parola, per favore.»

La voce di una Auror penetra nei miei pensieri non appena Hermione ha svoltato l'angolo ed è scomparsa dalla mia vista.

Mi riscuoto e vedo una ragazza che avrà tre o quattro anni più di me che mi fa cenno. È la stessa che ha più volte convocato Hermione nelle sale interrogatori questa notte.

Non ho idea di cosa vogliano ancora da me, ho detto loro tutto quello che volevano sentire e anche di più. Ho detto loro anche cose che non li riguardavano e che mi hanno strappato col Veritaserum e le minacce.

Mi hanno svuotato, e ora vengono a prendere anche l'involucro. Buon pro gli faccia, per quel che mi serve. Mi alzo stancamente, affiancato dai miei babysitter.

After Dark - A Dramione Story #Wattys 2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora