43: Lungo come un'illusione

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** Avviso ai lettori: per non dover classificare tutta la storia come "per adulti", ho dovuto edulcorare alcune scene di questo capitolo rispetto a come le avevo scritte in origine. Se avete più di 17 anni e volete leggere la versione originale, più esplicita, la trovate tra le mie opere in una storia "parallela" a questa, con titolo "After Dark - Capitoli non censurati". I più giovani e coloro che non sono interessati a leggere passaggi espliciti non devono preoccuparsi: non ho tolto, qui, alcun dettaglio importante per lo sviluppo della trama o la caratterizzazione dei personaggi.

Mi scuso con tutti per la scomodità. **


26 Dicembre 2003

Draco's p.o.v.

Siamo nel salotto di Granger e non ricordo nulla del tragitto fin qui. Lei, solo lei ha assorbito la mia attenzione. La sua mano nella mia, la concitazione della sua camminata e il desiderio sempre più impellente di fermarla e prenderla sul posto, e 'fanculo tutto il resto.

Ora, però, lei si aggira nervosamente per la stanza, il capo chino. La sua mano ha abbandonato la mia per trafficare con soprammobili e tazzine.

«Vuoi un tè?»

Non si è nemmeno levata il berretto e il piumino.

Mi avvicino, togliendole impaziente un cucchiaino dalle mani e stringendole. Sono fredde.

«Mi dici qual è il problema?» le chiedo con gentilezza.

Lei si morde il labbro, non mi guarda. Il mio stomaco si sgonfia, precipita al pensiero che sia tornata in possesso delle proprie facoltà mentali, che deve avere perso per voler baciare uno come me, e abbia deciso di mettere la parola fine a qualsiasi cosa abbiamo iniziato contro quel masso.

«È che... che io...» Ancora non mi guarda.

"Ecco, ci siamo", penso, pronto a lasciar andare la sua mano e a uscire. Da quella stanza, dalla sua vita. Pronto ad abbracciare il gelo.

«È imbarazzante» prosegue, con una voce piccola piccola «ma in tutta la mia vita sono... ecco, sono stata con un solo uomo e...»

Il sollievo è come un'onda rovente che mi lascia quasi spossato. Le sollevo il mento con un dito, perdendomi nei suoi occhi di cioccolato e lasciando che lei veda ciò che alberga sul fondo dei miei.

Non voglio nascondermi, non oggi. Per una volta, voglio lasciare che la verità esca dalle mie labbra... e alle conseguenze ci penserò domani. È un errore, ma c'è qualcosa di più forte della razionalità a spingermi verso di lei.

«Non importa. Non importa se hai avuto solo un uomo, o nessuno del tutto o uno diverso ogni giorno negli ultimi tre anni. Sei tu, sei meravigliosa e io ti desidero più di quanto le parole possano esprimere per quello che sei, per quanto sei bella, per quanto sei forte, non per la tua esperienza. L'unica esperienza che conta, per me, è quella che avrai con me. Se lo vorrai.»

Qualcosa cambia nei suoi occhi, nel suo viso. È come se i suoi colori diventassero più nitidi, ora che il velo di incertezza è scivolato via.

«Lo voglio.»

Il mio cuore manca un battito, poi impazzisce. Una vampata di adrenalina mi infiamma e il mio corpo reagisce con violenza.

Mi impongo di muovermi con lentezza, di tenere a bada quella parte animale di me che la vicinanza di Granger risveglia, rischiando di farmi perdere il controllo.

Beh, avrei anche potuto risparmiarmi il pensiero.

È lei che mi prende il viso tra le mani con decisione, lei che si alza in punta di piedi per posare con fermezza la sua bocca sulla mia.

After Dark - A Dramione Story #Wattys 2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora