Tempesta

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È da giorni che Mario ritorna a casa, morto di lavoro. Facendo doppi turni stremati, per coprire due suoi colleghi, in malattia. Con Claudio si vede poco ultimamente, quell'ora a pranzo, giusto per mangiare e passare un po' di tempo insieme. Ormai, è sempre più difficile, tenere a bada Manuele e la situazione diventa sempre più complessa, da gestire.

Claudio fa parte della sua vita, da un bel pò. Si sveglia e lo chiama. Fa la pausa a lavoro e lo chiama. Deve vederlo nell'arco della giornata, almeno una volta, sennò rischia di impazzire.

Lo ama.
Ancora non riesce a dirlo, apertamente, ma è così ... veramente.
Il suo cuore lo sa... ama quel piccolo orsetto tremendamente imbronciato h24.

Vorrebbe svegliarsi con lui, baciare le sue labbra già alle prime ore del mattino, fino ad arrivare la sera, continuando ancora e ancora, senza saziarsene mai del tutto.

Gli manca...
mancano quei giorni, quando l'abbracciava per tutta la notte, osservando i lineamenti del suo viso, rilassati e bellissimi. Vorrebbe dire al suo amico tutto, vorrebbe proprio urlarglielo in faccia, poi si blocca, pensa, riflette e fa un passo indietro. Con Claudio va tutto bene, sta veramente bene con lui, ma quel timore di rovinare tutto, è sempre dietro l'angolo...

È in pausa sigaretta, quando gli vibra il cellulare, vede  un suo messaggio e "Stasera vuoi mangiare da me?" Legge, sorridendo immediatamente.

"Cucini tu?"

"Si, con le mie manine. Puoi anche non venire, se non gradisci!!!!" Risponde con tanto di dito medio alzato... che fa scoppiare a ridere Mario.

Poi, prende il cellulare, premendo il tasto per avviare la chiamata e dopo solo uno squillo, sente la voce del suo orsetto, borbottare.

"La smetti di lamentarti della mia cucina?"

"Dico la semplice verità, orsetto!"

"Sei uno stronzo, bugiardo. Fino all'altro ieri hai detto che sono migliorato, brutto antipatico."

"Piccolo, sei alle prime armi, già è tanto che fai le lasagne senza bruciarle"

"È successo solo una volta, però. Io provo a cucinare per fare qualcosa di carino e non apprezzi, niente."

"Perché non sei al corso, invece di fare esperimenti in cucina?"

"Oggi il professore non è potuto venire, così siamo andati tutti a casa ed io ho chiesto a Rosy di aiutarmi a preparare qualcosa per stasera. Vieni vero?"

"Finisco tardi!"

"Ti aspetto, oggi aiutando Manuele a casa, non ci siamo visti, non accetto No, dalla tua bocca!!!"

"Ok, ok, compro le bustine di biochetasi, non si sa mai" afferma, ridacchiando di gusto.

"Ti uccido, appena ti vedo.."

"Orsetto, devo scappare, a dopo" chiude la conversazione, contando le ore che mancano, per uscire da quel posto.
Corre frenetico per tutto il negozio, sistemando i pacchi in magazzino, dando il cambio alle casse, ritornando a sistemare i vestiti lasciati, dentro i vari camerini. Fermandosi dopo ore, appena rintoccano le 21 di sera.
Chiude la cassa, insieme al suo collega, controlla le ultime cose, spegne le luci e chiude tutto. Poi va in macchina, sospirando stremato e prima di azionarla, prende il cellulare scrivendo un messaggio a Claudio

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