La musica alta rimbomba potente, tra le mura del locale. Braccia alzate, corpi che saltano impazziti e scomposti, mentre voci sconosciute si mescolano insieme, cantando le hits che risuonano in pista. Claudio guarda le spalle larghe di Mario e stringe forte la sua mano, facendosi largo tra la gente. Il più grande alza il braccio, appena intravede Andrew tra la folla e gira lo sguardo verso Claudio, sorridendogli amorevole.
Quando si uniscono al gruppo, Claudio si guarda intorno, mentre Mario lo tira al suo petto, abbracciandolo dai fianchi, sussurrandogli all'orecchio, poco dopo "chi cerchi?""Nessuno.." risponde secco, borbottando un po', facendo sorridere Mario, sotto i baffi.
"Fai il bravo..." mormora a pochi centimetri dalle sue labbra, prima di prenderle dolcemente, appena il più piccolo le dischiude, lasciandosi libero accesso.
"Dovrei dirlo io a te..." ribatte, mordendo il labbro inferiore del più grande, mentre guarda intensamente i suoi occhi.
Venendo interrotti da un collega, qualche secondo dopo."Ehi Mario, avvicinatevi, Lorenzo insieme al suo amico, stanno prendendo da bere, abbiamo ordinato anche un po' di stuzzichini per accompagnare."
Claudio si irrigidisce, inconsciamente, sentendo quel nome e Mario, percependo subito, il suo disagio, intreccia la sua mano, stringendola dolcemente. Il primo alza lo sguardo e si perde negli occhi neri del più grande. Sorridendogli dolcemente, innamorato follemente. Poi, si sporge in avanti, percependo ancora un po' le sue labbra calde addosso, prima di posare il giubbotto in pelle, sul posto che avevano lasciato libero per loro.
"Mario.." lo chiama, alzando un po' la voce, per contrastare la musica assordante "vado a parlare con Simone, c'è anche Valerio che lavora oggi al bancone del bar, lo saluto e torno."
"Ti accompagno?" Gli chiede a pochi centimetri dal suo orecchio, baciandolo teneramente, mentre il più piccolo curva le labbra, in un sorriso da mozzare il fiato.
"No, tranquillo! Posso andare da solo."
"Sicuro, amore?" Chiede ancora e Claudio annuisce, allacciandosi al collo del più grande, subito dopo.
"È una cosa mia, devo farla da solo." Mormora con occhi decisi, venendo travolto dalle labbra di Mario.
"Allora puoi andare, orsetto. Ti aspetto qui. Però, non tardare troppo, abbiamo un ballo che ci aspetta." Ammicca, lasciando andare la sua bocca e "Ti amo" mormora, ammirando gli occhi immensamente verdi del più piccolo.
"Anch'io...tanto." Aggiunge Claudio, schioccando le labbra, prima di allontanarsi dal suo uomo.
Mario osserva il suo orsetto, mentre un po' impacciato si fa spazio tra la gente, fino a quando, ormai lontano, scompare dalla sua vista.
Quindi si siede, venendo avvolto dal braccio del suo collega."A quando le nozze?"
"Smettila scemo." Risponde, scostandosi da lui, fintamente infastidito.
"È così carino.." trilla Valentina, sorridente, con la sua fedelissima birra in mano e Mario increspa le labbra, mormorando un "lo so" sognante.
"Ragazzi l'abbiamo perso ormai." Interviene Andrew, con voce urlante, portando al tavolo delle bottiglie di birra.
"Bevete assetati, c'è una folla assurda al bancone del bar. Fra un po' arriveranno le altre."
Mario prende una birra, iniziando a sorseggiarla, alzando gli occhi al cielo, quando intravede sorrisino impertinente del suo amico.
"Che vuoi?"
"È proprio bello vederti così..." afferma Andrew e Mario sorride, scuotendo la testa e " sei proprio scemo.." aggiunge guardandolo.
"Meglio così, che sempre col muso" ribatte l'altro, beccandosi un'occhiataccia dal più grande, il quale scoppia a ridere, poco dopo.

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Irraggiungibile
DragosteQuelle braccia che ti hanno stretto per tanti anni devi lasciarle andare, non puoi averle per sempre, non puoi amarle come vorresti tu, c'è tanto amore davanti ai tuoi occhi, dovresti soltanto, aprirli, per vedere ciò che cela dietro le ombre del tu...