Tra le lacrime, ti bacio

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Claudio si stiracchia sul letto, mugugnando, infastidito dalla luce che penetra dalle tapparelle. Si stropiccia gli occhi, sentendo il corpo caldo di Mario, al suo fianco ed accenna un piccolo sorriso, stringendosi al compagno. Apre un po' gli occhi, ma li richiude, quasi subito, sentendo la testa pesante e un senso di nausea tremenda.

"Il mio piccolo orsetto ribelle si è svegliato..." mormora Mario, lambendo dolcemente sulle labbra del più piccolo.

"Perché sono nudo?" Mugugna, avvolgendosi ancora di più tra le braccia di Mario.

"Hai lasciato indumenti per casa, fino a fiondarti sul letto, come mamma ti ha fatto, crollando di colpo. Ti ho messo una coperta in più, perché non mi andava di svegliarti e poi la visione era alquanto piacevole..." lo canzona alla fine, mordicchiandogli il labbro inferiore, fino a tirarlo lievemente verso di lui. Baciandolo ancora un po'.

"Quindi non abbiamo fatto nulla?"

"Non eri in te e non ti avrei mai toccato, Cla. Anche se eri buffo da morire e piuttosto eccitante. Ogni istante di noi, deve essere speciale, sia per me che per te." Soffia e Claudio sospira, ad occhi chiusi, ascoltando le sue parole.

"Ti amo, Mario. Sei la cosa più bella che ho. Mi sopporti ogni giorno e hai avuto la pazienza di aspettarmi, quando avresti potuto lasciarmi perdere... Ti amo, tanto..." mormora, sfiorando la sua bocca, intensificando il contatto, ancora di più.

Mario accarezza i suoi fianchi, stringendolo ancora di più al petto, lasciando strusciare i loro bacini insieme. Strappando a Claudio, un piccolo gemito, percependo l'eccitazione sempre più calda.

Intensifica la presa, accompagnandolo dolcemente sul letto, bloccandolo con il corpo, mentre lentamente allargare le sue gambe, sfiorandogli le labbra.

"Mi è venuta voglia di assaggiare un rotolino alla nutella, con aggiunta di panna cremosa..." sospira, muovendosi un po', lasciando aderire perfettamente i loro bacini, insieme. Facendoli cozzare caldamente.

"Sei un porco..." soffia l'altro, percependo quel tono di malizia, nelle sue parole e strozza un gemito, appena Mario l'afferra dai glutei, spiazzandolo.

"Disse l'orsetto che ieri voleva tanto essere sculacciato dal sottoscritto..." ribatte, mordendolo lascivamente, guardando le guanciotte del più piccolo, imporporarsi di colpo.

"Vuoi farlo adesso?" Mormora voglioso, percependo il sesso di Mario, sfiorargli lentamente, le natiche.

"Preferisco assaporarti adesso..." afferma incoronandogli il viso, baciandolo passionale... "Rimando tutto, alla tua prossima marachella..." aggiunge, lasciando Claudio, estasiato e senza parole.

Scivola tra i baci, accarezzando dolcemente la sua pelle morbida e rosea, facendo ansimare il più piccolo, appena bacia caldamente l'interno coscia, arrivando, poco dopo, alla linea inguinale. Stuzzica i testicoli, mentre Claudio si dimena sotto il suo tocco.
Mario alza, brevemente, lo guardo, notando il viso dell'altro, totalmente in visibilio e sorride malizioso, risalendo a baciarlo. Sporco, voglioso, eccitato. Leccandogli le labbra, già gonfie e arrossate, alla fine.

"Non morderti il labbro.." mormora, baciandolo a stampo, prima di scivolare tra le sue gambe, sfiorando il glande con le labbra, baciandolo leggermente, mentre Claudio si contorce sotto di lui. Sentendolo ansimare senza controllo. Fino a mozzargli completamente il fiato, appena lascivo, lento, lecca il suo sesso, turgido e bollente.
Claudio boccheggia, inarcando la schiena, cercando un appiglio tra le lenzuola e scomposto, guarda Mario, ancora tra le sue gambe, mentre gli regala piacevoli scosse in tutto il corpo.

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