Quanto si può riuscire a tenersi dentro il cuore un amore non corrisposto? E quanto si può sopportare un amore maledettamente impossibile?
Sembra tutto così irraggiungibile, così assurdo ed insensato da sentirsi un folle totale.
Puoi urlarlo al mondo per sentirti meglio, liberandoti dal peso che piedi nel cuore, ma si sceglie sempre la via più semplice, quella indolore, così decidi di seppellire tutto dentro l'anima costringendoti a tacere.
Ma se vivi con quel sentimento a stretto contatto, stai sicuro che quel dannato amore ti frantumerà a poco a poco.
Ti annulli cercando di dimenticare. Ti sballi rendendo i polmoni incapace di respirare. Brucia ovunque, brucia fino al cuore, perché lo guardi soffrire, ma non sei nessuno per aiutarlo, non esisti nel suo cuore, e forse non sei neanche così importante ai suoi occhi. E vorresti che ti guardasse come guarda quella persona, come se fossi la cosa più importante della sua vita, ma a te è concesso solo essergli amico, il confidente, l'amico che scappa da ogni posto, lontano o vicino che sia, per andare da lui, come un idiota...
Lui che nel suo cuore sta morendo, quelle continue lotte interne che non lo lasciano andare, vive un amore che non può confessare, un amore che può soltanto contemplare. Sa di sbagliare, sa di non poterlo avere e non potrebbe neanche desiderarlo. Ma lo sogna, sogna le sue braccia, quelle stesse che mancano la notte, ma è grande ormai, non può averle più . E quindi? l'osserva da lontano, mentre bacia, ride, accarezza la sua metà, e come uno stupido si rigira cacciando via quella dannata lacrima che cade lenta e dolorosa sulla gota, ogni volta che tutto il mondo gli ricorda che non può pensarlo come vorrebbe...
E dall'altra parte diventa così difficile vedere quelle lacrime, vederle scivolare sulla sua pelle liscia e rosea, senza poterle asciugare davanti a tutti.
"Perché non vai da lui?"
"Voglio scopare adesso" ringhia ma neanche lui sa bene cosa voglia in realtà.
"Perché hai voluto che venissi qui"
"Perché oggi non c'è nessuno di decente..." dice apatico, con un'indifferenza assurda, la stessa usata per auto convincersi, trascinando con sé quel ragazzo per staccare la spina ed abbandonarsi al solo piacere del sesso.
"Sai che non è vero" e blocca le mani sul colletto della sua camicia.
"Non voglio uno psicologo, ma un ragazzo con cui scopare, se non ti va, puoi alzare il culo ed andare al diavolo"
E ridacchia il compagno, mentre lo guarda fitto negli occhi, perché sa di aver ragione, l'ha punto sul vivo.
Una persona decente, come afferma lui, una persona che fa tremare ogni centimetro della sua pelle, anche in mezzo a quella odiosa festa del cazzo, che si ripetevano già da inizio giugno, esiste eccome..
Gli prende i capelli tirandoli indietro, lo guarda, per poi avvicinarsi, lo bacia sul collo perché non ha niente da perdere, perché deve farlo per forza, perché sta in bilico tra il cadere ed l'arrampicarsi. Ma non è ora di precipitare, non sarebbe il momento.
"Zitto e fai ciò che devi"
Sorride malizioso il suo amante, e mantenendo il suo sguardo si mette in ginocchio, lo strattona lievemente, si lecca lascivo le labbra, apre la zip dei jeans prima di prendere il suo sesso tra le mani ed iniziare a massaggiarlo, mentre poggia la schiena alla parete, chiude gli occhi, immaginando quel viso, e sospira, sentendo il brivido aumentare nelle parti basse. Tira quei capelli biondi intrecciati tra le dita, e percepisce il freddo appena lecca l'intera asta indurita e calda, e strozza un ansimo, mordendosi il labbro, quando lo prende tutto in bocca.
STAI LEGGENDO
Irraggiungibile
RomansaQuelle braccia che ti hanno stretto per tanti anni devi lasciarle andare, non puoi averle per sempre, non puoi amarle come vorresti tu, c'è tanto amore davanti ai tuoi occhi, dovresti soltanto, aprirli, per vedere ciò che cela dietro le ombre del tu...