Sei...il mio Tutto.

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Tu lo vuoi?

Tre semplici parole saturano l'aria. Rimbombano nell'orecchio di Mario, tra le mura della suite e Claudio inizia a tremare vedendo il più grande, rimanere in silenzio. Inclina il viso, mentre gli occhi pizzicano un po' e una sua mano, calda, morbida, protettiva, accarezza la propria pelle. Tuffandosi  completamente dentro il suo nero, in due secondi. Lo guarda perso, immobile, in attesa. Con la gola quasi asciutta. Nervoso e speranzoso.

Mario, è parte del suo mondo.
È il suo tutto, ormai.

"N-non vuoi?" Domanda ancora, incatenando i suoi occhi in quelli di Mario. Quest'ultimo gli sorride, soltanto. Soffiando tra le sue labbra, prima di accarezzarle, lentamente.
Su e giù. Piano. Dolce. Delicato. Assaporandola ad occhi chiusi e Claudio cade tra le sue braccia, abbandonato al suo volere. Perso di lui, del suo tocco caldo, dannatamente caldo. Poi, si stacca dalle sue labbra, lo guarda qualche secondo, prima di farsi accompagnare sul letto, sotto di lui. Accennando un sorriso, che gli mozza completamente il fiato.

Il più grande si avvicina, poco dopo, al suo viso, toccando dolcemente le ciocche dei suoi capelli, sfiorando, poi, le sue palpebre.

"Questi occhi mi hanno completamente stregato..." sussurra, scivolando verso le labbra, per baciare dolcemente il naso, prima di toccare la bocca. Incatenandola con la propria. Aprendo gli occhi, per immergersi dentro quelli verdi di Claudio.

"Questa bocca, mi ha donato l'ossigeno. Sono in vita grazie ad essa.." aggiunge, fermandosi un momento a guardarlo, accarezzando il suo corpo, il collo, il petto, dolcemente con la mano. Sentendo Claudio tremare sotto il suo tocco.

"Ti amo più della mia stessa vita. Sei tutto per me. Il mio mondo." Mormora e Claudio si copre il viso, travolto dai singhiozzi.

"Ooops dimenticavo! Sei il mio orsetto." Aggiunge, togliendo le mani del più piccolo sul viso, catturando i suoi occhi.

"Il mio bellissimo orsetto paffutone" Soffia, asciugando quelle dolcissime guance, arrossate, mentre Claudio sospira, mordendosi il labbro, ad occhi chiusi.

"A-anche per me... lo sei..." singhiozza, lambendo le labbra del suo compagno, appena si allaccia al suo corpo, tremando emozionato.

"Sei il solo che voglio. L'unico che voglio avere vicino." Continua, soffiando in quella bocca, che ama da morire.

Lo stringe, muovendosi lentamente sopra il corpo di Mario. Sospirando mentre riprende a baciarlo, intensamente. Sentendosi mancare, appena sfiora la lingua, bollente del più grande. Venendone travolto completamente.

Boccheggia, percependo il sesso di Mario, premere sul suo bacino. Strusciare, eccitato tra le sue natiche, coperte ancora dai boxer.

Si consumano di baci, mentre i loro corpi si cercano, disperatamente.
Claudio incatena gli occhi di Mario e ci muore, dentro quel nero intenso e magnetico. Letteralmente. Rimane estasiato, ipnotizzato.

Sente le sue mani, scivolare dolcemente sui fianchi e lascia sfilare i suoi boxer, rimanendo completamente esposto, davanti al suo uomo.

Senza timore.
Senza paure.
Nudo, solo per lui.
Solo con lui.

Apre la bocca, cercando la sua lingua, desiderandola intensamente. Poi, la trova, l'accarezza, la sente. È dannatamente calda. Avvolgente. Buona. Quindi l'assapora, duella insieme ad essa, mentre Mario lo coccola, lo sfiora lentamente e si abbandona del tutto, alle sue cure.

Annaspa, sospirando di piacere, mentre il più grande, stuzzica dolcemente la sua apertura. Quel suo cerchietto di fasce muscolari, che si contrae, impazzito, appena l'invade con dolcezza. Poi, si ferma un attimo, lasciando a Claudio il tempo di abituarsi e sentendo la sua carne rilassarsi di colpo, lascia entrare altre due dita, contemporaneamente. Facendo urlare il più piccolo, per questa intrusione, improvvisa. Le muove insieme, le arriccia ripetutamente, dentro quel corpo caldo. Avvertendo Claudio accompagnare il movimento ritmico delle sue dita, lentamente, mentre geme ad occhi chiusi, sospirando sulle sue labbra.
Mario rimane fermo, per qualche istante a contemplare, quel meraviglioso viso, arrossato e eccitato. Riprendendo a muoversi ancora un po', vedendo il più piccolo aprire la bocca, estasiato, quando tocca brevemente la sua prostata.

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