Un regalo speciale

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Mario contempla, perso d'amore, il viso rilassato di Claudio, ancora addormentato, sopra il suo petto.

Nudo. Caldo. Morbido.

É accanto al suo corpo e il suo cuore finalmente, torna a battere sereno. Tranquillo. Felice. Claudio l'ha amato tutta la notte, desideroso, avido, bisognosi di lui. Non riusciva a staccarsi. Voleva sentirlo ovunque, voleva averlo terribilmente. E Mario, gli ha donato tutto, tutto l'amore che possiede.

Tutto.

Fino a sdraiarsi sul letto, appagati e stanchi. Uniti, stretti uno su l'altro . Come adesso, come in questo momento. Claudio non lo lascia. Non lascia andare il suo corpo, lo tiene vicino al suo petto, anche ora, mentre Mario percepisce il suo caldo e delicato respiro, solleticargli la pelle.

Piccolo mio...ti amo così tanto...
Mormora sottovoce, sfiorando la gote dell'altro, con le labbra. Sorridendo, appena il più piccolo mugugna un po'. Cambiando posizione. Coprendo il viso, nell'incavo del suo collo. Così, accarezza lentamente la sua schiena, procurando al più piccolo, brividi su tutto il corpo, accennando un sorriso sognante, sentendolo lamentarsi, ancora una volta. Muovendosi sopra di lui.

"M-Mario.." biascica, con gli occhi chiusi, con quel tono infastidito, che fa sorridere ancora di più, Mario.

"F-finiscila" aggiunge, stropicciando gli occhi, rigorosamente chiusi, mentre aumenta la presa al collo e Mario apre la bocca, mordicchiando dolce, il lobo dell'orecchio, infastidendolo ancora un po'. Rimanendo estasiato, appena si perde dentro quel verde meraviglioso.

"Buongiorno" mormora, pochi secondi dopo, stuzzicando le labbra del più piccolo, con fare dispettoso.

"B-buongiorno antipatico..." brontola, adorabile, stiracchiandosi sopra Mario, fino a sdraiarsi completamente addosso a lui, sbadigliando e chiudendo nuovamente gli occhi...
"... altri cinque minuti.." mormora, mentre l'altro, sente le sue gambe, stringergli i fianchi. Quest'ultimo scuote la testa divertito e lo lascia ancora un po', sopra il suo corpo.

Si perde in quel dolce calore. L'adora sentirlo. Ama follemente quella sensazione di completezza. Inebriandosi totalmente. Poi, allunga il braccio, afferrando il suo cellulare, leggendo la data di oggi. È domenica e aprendo il messaggio di Manuele, strabuzza gli occhi, alzandosi di colpo.

"Amò è Pasqua!!!" Ma vede Claudio, stropicciarsi gli occhi, ancora assonnato, rotolando all'estremità del letto.

"Eh Auguri...!" Borbotta, stringendo il cuscino tra le braccia, accucciandosi ancora una volta.

"Ehi!!! Dai orsetto, svegliati, sono le 8 e il tempo corre velocemente."

"Ma io ho sonno, ci siamo addormentati alle 5..." continua, dandogli le spalle, infilandosi sotto le lenzuola, imperterrito. Curvando la bocca, appena percepisce le braccia del più grande, cingergli i fianchi.

"La colpa è tua...sembravi Duracell stanotte..." soffia, facendo arrossire Claudio, in due secondi.

"Tu..tu non hai disdegnato mi sembra..!!" Borbotta, guardandolo storto.

"Amò... sono fatto di carne eh. Sono caduto nella tua tela seduttrice..." afferma, baciandolo sulla nuca, facendo sospirare l'altro di piacere.

"Sei stronzo... antipatico e ... e scemo.." borbotta, venendo assalito dalle labbra del più grande, subito dopo.

"Ho voglia di dolce...ho fame..." soffia, portando gli occhi scuriti, del più piccolo, dentro i suoi.

"Di già?" Sussurra Claudio, già accaldato, mentre si lascia accarezzare il collo, dalle labbra del più grande e di riflesso, apre le gambe, intrecciandole ai fianchi del più grande.

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