Claudio è intento a sbucciare una mela, mentre il più grande, tacitamente, si perde a guardarlo incantato. Contempla le sue ciglia allungate, il profilo del suo naso, la sua bocca carnosa e rosea, il suo mento leggermente pronunciato. Sorridendo innamorato, appena incrocia lo sguardo di Claudio, il quale arrossisce, subito dopo.
"Che c'è?"
"Niente, ti guardo." Mormora semplicemente, in tono caldo, facendo imbarazzare, Claudio ancora di più.
"Ecco scemo! La tua mela bella sbucciata" afferma, distogliendo lo sguardo per qualche secondo, prima di riposarli su di Mario. Sentendo il cuore perdere un battito, quando il più grande avvicina le labbra alle sue.
"Imboccami, orsetto!" mormora malizioso e il più piccolo, stringe gli occhi, mordendolo subito dopo.
"Sei un viziato!" Soffia, mentre la sua mano prende un pezzetto di mela, posandola sulle labbra di Mario, il quale sorridendo soddisfatto, la morde, all'istante. Poi, ne prende un altro pezzetto, ancora un altro, fino a quando la sua bocca non sfiora la pelle di Claudio, leccandogli le dita.
"Dolce" sospira, incatenando il suo sguardo in quello di Claudio. Rimasto imbambolato a fissarlo, completamente rapito.
È stato dimesso da pochi giorni e, momentaneamente sono a casa di Mario e Claudio rimane da lui, ogni sera per aiutarlo. Riesce ad alzarsi normalmente, ormai il dolore è quasi completamente scomparso. Però, Claudio continua a rimproverarlo, ogni qualvolta che fa sforzi. L'assilla, ogni giorno, preoccupato. Ogni singolo momento della giornata. Non riesce a smetterlo di farlo.
Di sera, succede che Mario sia più affaticato. Dopo un intera giornata, è normale sentirsi più stanco e fiacco. Ma, Claudio puntualmente entra in paranoia. Domandandogli ogni due secondi "stai male?" "Hai dolore" "Andiamo in ospedale?"
Finendo con il battibeccare tra di loro, a causa della sua eccessiva apprensione."Ti amo, orsetto.." mormora dolcemente e Claudio inclina il capo, appena la mano del più grande, accarezza la sua guancia. Fino a sentirla scendere lungo il collo. Alza lo sguardo, incrociando il nero intenso del suo compagno, accorciando le distanze tra loro. Sfiorandosi teneramente la punta dei loro nasi. Persi l'un l'altro, si abbandonano in un bacio che mozza il fiato ad entrambi.
"Ti voglio, piccolo" soffia e Claudio sgrana gli occhi, staccandosi dal più grande, allarmato.
"No...la t-tua ferita p-può..."
"Sssh" mormora, prendendogli le mani, tirandolo a sé, ancora una volta.. "staremo attenti, ti voglio... non resisto più, orsetto." Sospira tra le sue labbra e Claudio sente le gambe tremare, percependo il respiro caldo, solleticargli la pelle.
"M-Mario non possiam..." sussurra a fior di labbra, mentre la sua fermezza inizia a vacillare, appena avverte la lingua del più grande, assaporare il suo collo.
"Dev-devo preparare la cena.." scatta, allontanandosi dalle braccia di Mario, il quale apre gli occhi, guardandolo interdetto...
"Cla..." lo richiama, con un tono di voce implorante e Claudio chiude gli occhi, faticando ad allontanarsi dal suo corpo.
"Manuele mi ha portato il pollo, lo facciamo al forno?" Gli domanda, distogliendo lo sguardo, da quello maledettamente intenso del suo uomo.
"Stai scherzando?" Sbotta, guardandolo sconcertato...
"No. Le vuoi le patate?"
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Irraggiungibile
RomanceQuelle braccia che ti hanno stretto per tanti anni devi lasciarle andare, non puoi averle per sempre, non puoi amarle come vorresti tu, c'è tanto amore davanti ai tuoi occhi, dovresti soltanto, aprirli, per vedere ciò che cela dietro le ombre del tu...