Il tuo Profumo

2.6K 110 40
                                    

Claudio stropiccia gli occhi, mugugnando un po', infastidito dalla luce mattutina, che investe le tapparelle della camera da letto. Si copre un po', accoccolandosi lateralmente, sulla spalla di Mario, inebriandosi di quel profumo dolce, che vorrebbe sentire addosso, ancora di più. Accenna un piccolo sorriso, pensando alla notte passata insieme al suo uomo e sentendo la sua pelle nuda, sfiorare quella dell'altro, arrossisce improvvisamente. Abbassa lo sguardo, scoprendosi un po'. Notando la sua nudità bella esposta, adagiata su quella di Mario e si mordicchia il labbro, coprendosi il viso, mentre le sue gambe rimangono intrecciate con quelle di Mario. Sussultando, appena il bacino del più grande, sfiora il suo, venendo percorso da mille scosse su tutto il corpo. Lo contempla per secondi infiniti. Ammira quel profilo, perfetto. Il naso, la sua bocca semi aperta, le guance, il mento. Ogni angolo di quel viso, è bello e Claudio lo ama perdutamente. Si avvicina un po', cercando le sue labbra, ma sgrana gli occhi, mordendo le proprie appena si ritrova i suoi occhi, intensi a fissarlo di colpo.

"Ecco.. io..." balbetta, non sapendo che dire, completamente rapito da quel nero ipnotico.

"Buongiorno." Sussurra con la voce un po' assonnata, muovendo la punta del suo naso, su e giù, sopra quella di Claudio. In un gesto dolcissimo, che fa battere il cuore dell'altro, in due millesimi di secondo.

"B-buongiorno a te." Continua a balbettare, imbarazzato, mentre le sue guance iniziano a colorarsi ancora di più. Mario gli sorride dolcemente, avvicinandosi un po' al suo corpo, sentendolo tremare sotto le sue braccia.

"Vorrei stare così... ma non"

"Non alzarti...voglio sentire il tuo profumo, ancora un po'" lo ferma il più piccolo, abbracciandolo fermamente. Lasciando cozzare le loro nudità insieme, sospirando di piacere, uno dentro la bocca dell'altro.

"Ti amo." Mormora Mario, facendolo rabbrividire di piacere, sentendo ogni centimetro della sua pelle, avvampare di colpo.

Claudio lo guarda, ammaliato dai suoi occhi, sussurrandogli un piccolo e dolce anch'io, mentre si sdraia dolcemente al suo petto, salendogli sopra. Baciandolo sul  collo, mentre sorride innamorato.

Poi, sospira, quando sente l'eccitazione di Mario, strusciare sopra la sua e apre la bocca, lasciandosi travolgere dalla lingua del suo compagno. Chiudendo gli occhi mentre le loro labbra si consumano, lentamente.

"Sei caldo." Soffia il più grande, continuando a mangiarlo avidamente, mentre apre le gambe, lasciandolo avvicinare, ancora di più al suo corpo.

Gli accarezza le ciocche di capelli, incatenandosi dentro i suoi occhi, sorridendo teneramente, appena ritorna a baciarlo ancora e ancora. Senza fretta. Senza tregua.

Si inebria dei suoi sospiri, del suo caldo respiro, che solletica la sua carne nuda. Lo stringe a se, lo stringe forte, muovendosi un po' di sotto, percependo quei piccoli ansimi, fagocitati, dentro la sua bocca.

Allunga la mano, scivolando verso il suo interno coscia, sentendolo sospirare pesantemente, appena sfiora lentamente, il suo sesso.

"M-Mario..." lo richiama, muovendosi sopra di lui, mentre morde il labbro superiore del più grande, appena si sente stringere dalla sua mano, calda e avvolgente.

"Amo queste guance arrossate..." sussurra dolce Mario, poggiando la bocca su una di essa. "Calde" aggiunge, catturando poi le sue labbra, affamato, mentre con la mano si muove esperto, tra le gambe di Claudio. Quest'ultimo si agita voglioso, guardandolo con occhi lucidi, riempendo la bocca di ansimi incontrollati. Bisognoso del suo contatto, delle sue labbra, ancora di più. Quindi si allunga prendendosi le sue labbra, con bramosia, con foga.

Le ama, le vuole, le desidera.

Sospira pesantemente, sentendo il suo corpo invaso da mille brividi incontrollati e si dimena contro quello di Mario. Continuando a lasciarsi possedere da quella dannata lingua, che lo sta facendo impazzire. Chiude gli occhi, perso di piacere, lasciandosi travolgere da un caldo avvolgente. Sporcando con il candido fiotto, la mano di Mario. La stessa che porta sulle labbra, leccandola poco dopo, sotto gli occhi vogliosi e pieni di libidine del più piccolo. Rimane in estasi, guardando le sue labbra, leccare lentamente il suo seme, mentre il suo cuore gli stava scoppiando dentro. Gli afferra le ciocche di capelli, bisognoso della sua bocca e la bacia, la domina, l'invade. Completamente. Staccandosi appena il respiro l'abbandono totalmente, sia lui, sia Mario.
Si guardando in silenzio, mentre le loro labbra si sfiorano lievemente, in cerca di ossigeno.

Irraggiungibile Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora