28 Settembre
È Venerdì.
Venerdì pomeriggio.
Manuele stava provando il suo abito blu, quello scelto da Claudio. Non doveva riportare nessuna modifica, tutto è perfettamente in ordine, vestibilità, lunghezza, tutto. Manca soltanto l'ultima prova, tra qualche giorno, prima di ritirarlo e saldare il conto.
Adesso, finito il suo turno di prova, sta seduto su una poltroncina in pelle, rilassato completamente, attendendo di vedere i suoi testimoni preferiti.
Il primo ad uscire dal camerino è Claudio ed appena lo vede si illumina in un enorme sorriso.
"Amore sei bellissimo" esclama guardandolo sognante, mentre il più piccolo, con le guance arrossate, chiaramente imbarazzato, si mordicchia il labbro lateralmente. Lo guarda brevemente, per poi girarsi verso lo specchio, ma dal riflesso, vede Mario in total black, uscire dal suo di camerino. Rimane a fissarlo imbambolato fino a farsi beccare dal diretto interessato, che subito dopo lo provoca
"Orsetto così mi consumi..." ammiccando altezzoso.
Ma Claudio di certo non le manda a dire, così guardandolo a sua volta con un espressione da sfida, ribatte acido.
"Sono solo stupito perché così vestito sembri meno coglione del solito"
Prima di rivolgergli una linguaccia subito dopo con Manuele che non riesce a smettere di ridere.
"Ha vinto lui questa volta" stuzzica l'amico,che a sua volta fissa con sfida il più piccolo.
Poi si sistema il colletto, guardando il suo riflesso allo specchio, ma pur continuando a percepire gli occhi di Claudio puntati addosso, volge lo sguardo verso il commesso, che con tanta gentilezza, anche troppa, gli sistema una piega formatasi nell'interno coscia, e in silenzio si rivolgono un'occhiata veloce, un'occhiata molto eloquente da parte del ragazzo inginocchiato, ma questo ovviamente non passa inosservato a Claudio.
Indirizza lo sguardo verso Mario, rivolgendogli un' espressione irritata fino a quando non viene richiamato dai complimento del fratello. Poi, dopo essersi riguardato un'altra volta allo specchio, si dirige al camerino, lasciando tutti in sala.
Entrato nello spogliatoio, si sveste velocemente sbuffando infastidito ripensando a quel commesso del quale non conosceva neanche il nome...
Riposa il suo completo perfettamente in ordine, nell'apposita cruccia ed inizia a vestirsi per uscire. Ma viene interrotto dall'intrusione di Mario, che senza avvertire entra dentro il suo camerino, di soppiatto.
"Ma sei scemo? Esci subito!!!" Sbraita Claudio, coprendosi con le sue stessa braccia
"Serio? Ti vedo camminare per casa quasi ogni mattina a petto nudo, e stai pure in boxer" gli fa notare con un sorrisino odioso sul viso
"Non è la stessa cosa"
"È uguale" controbatte, avvicinandosi a passo lento, mentre il più piccolo indietreggia, sedendosi sul puff, arrivato alla parete del camerino
"Che vuoi?" Gli sussurra, sentendo il suo cuore accelerare.
"Dimmelo tu, perché hai cambiato espressione di colpo?"
"Non ho cambiato proprio niente, vattene che devo rivestirmi" risponde infastidito, ma Mario, invece di ascoltare le sue di parole, lo chiude, ancora di più, col suo corpo, avvicinando il proprio viso a quello di Claudio.
"Ti sei indispettito appena è arrivato Andrea"
"Andrea? Sai anche il nome?" Sbotta indispettito, tuttavia Mario, vedendo la sua reazione, abbassa il capo ridacchiando di gusto.
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Irraggiungibile
RomanceQuelle braccia che ti hanno stretto per tanti anni devi lasciarle andare, non puoi averle per sempre, non puoi amarle come vorresti tu, c'è tanto amore davanti ai tuoi occhi, dovresti soltanto, aprirli, per vedere ciò che cela dietro le ombre del tu...