Tornare a scuola dopo le vacanze non è mai facile per nessuno, anzi sembra quasi un'esperienza traumatica tornare alla propria vecchia routine. Per Shawn è stato anche peggio di questo.
Quella mattina ha fatto tutto ciò che faceva di solito: ha incontrato i suoi amici fuori in cortile ed è entrato insieme a loro, è andato a lezione e a pranzo come sempre. E come sempre si è seduto con le stesse persone. Eppure qualcosa di diverso c'è. Tutti lo fissano e bisbigliano tra loro.
Beh, non è una novità essere guardato, essendo il capitano della squadra di hockey e quindi anche molto popolare. Ma di solito viene guardato con ammirazione, o anche addirittura con invidia. Adesso è diverso. Sembra che lo guardino con ribrezzo. Shawn continua a domandarsi cosa possa aver fatto di tanto male.
"Ma che hanno tutti da guardare?", sbotta accorgendosi dell'ennesimo gruppo di ragazzi che bisbiglia qualcosa su di lui.
Zac scrolla le spalle, ignaro quanto lui. "Non lo so... non farci caso."
I due si avvicinano ai loro armadietti, per riporre i libri al loro posto prima di tornare a casa. L'unica cosa buona della giornata è stata la A presa al compito che ha fatto insieme a Camila.
Gli allenamenti vanno discretamente, ma anche i suoi compagni lo fissano in modo strano e nessuno ha il coraggio di dirgli quale sia il problema.
***
Shawn sbatte la porta di casa, gettando lo zaino per terra in un angolo dell'ingresso. Questo attira l'attenzione di suo padre.
"Mettilo a posto quello."
Il ragazzo posa lo sguardo sul suo zaino abbandonato sul pavimento e sospira. "Sì, scusa..."
Si accinge a riprendere l'oggetto e, intanto, nota che suo padre è vestito in modo elegante, come quando va a lavoro.
"Dove vai?", domanda curioso.
"Devo tornare in ufficio", risponde Manuel posando l'attenzione su suo figlio. "Tutto bene? Vuoi che resti?"
Shawn scrolla le spalle. "Sì, non preoccuparti... ci vediamo a cena, no?"
"Non so quanto ci vorrà... tu e Alissa mangiate se avete fame, Kate va a fare il turno di notte."
Dopo aver scambiato altri convenevoli col padre e averlo salutato, Shawn va in camera sua e poggia lo zaino sul pavimento. Poi, va a salutare Alissa, che in quel momento fa i compiti sdraiata a pancia in giù sul letto.
Si annoia quindi decide di fare una video chiamata con Camila. Lei risponde dopo qualche squillo e lo schermo del cellulare mostra lei con una felpa e una coda disordinata.
"Hey!", sorride.
Shawn si sdraia sul letto con il telefono in mano. "Hey, che stai facendo?"
"Niente, l'allenamento mi ha distrutta. E qui c'è mia nonna che fa le empanadas."
Shawn ricorda bene di aver assaggiato il cibo preparato dalla nonna di Camila ed è qualcosa di meraviglioso. "Salutamela", afferma ridacchiando.
"Chi è al telefono, mi amor?"
Il ragazzo sente la voce della nonna di Camila in sottofondo. Vede la ragazza voltarsi nella direzione in cui probabilmente si trova la nonna. "È Shawn."
"Quando lo inviti a cena da noi?"
Sia Camila che Shawn ridono.
"Ti adora", sussurra poi lei rivolgendo di nuovo il suo sguardo verso il cellulare. "Possiamo invitarlo quando vuoi, abuelita. Comunque, adesso lasciaci parlare, okay?"
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The worst date ever [S.M]
FanfictionUn ragazzo e una ragazza che amano l'hockey fanno una scommessa su quale delle rispettive squadre vincerà più partite. Ciò li avvicinerà più di quanto pensano. [In fase di editing]