7 - crazy

306 17 30
                                    

Dedicato a francescaa_2

L'appuntamento è terminato con Shawn che ha cantato Often di The Weeknd a Camila e con i suoi amici che la prendevano in giro, con battute a sfondo sessuale che richiamassero il testo della canzone.

Subito dopo, Zac ha –per errore- rovesciato della birra sul vestito di Camila. Essendo di un colore chiaro e di un tessuto sottile, da bagnato lascia ben poco all'immaginazione. Quindi, la ragazza ha dovuto chiudere la giacca per non sentire altre battute da parte di Shawn sul fatto che le fossero tornate di nuovo le tette, riferite alle sue lamentele sulla bruttezza del vestito.

La mattina successiva, nei corridoi della scuola i ragazzi della squadra continuano con le loro battutine ogni volta che incontrano Camila.

Quel pomeriggio Shawn non ha gli allenamenti e neanche Camila, però lui ha la terapia. Kate non può accompagnarlo perché ha il turno in ospedale e né tanto meno suo padre, che è sempre indaffarato per lavoro. Non vuole andarci da solo e non se la sente neanche di chiedere a Zac. Lui fa già anche troppo. Alla fine, decide di chiederlo a Camila, che accetta senza problemi.

Si siedono insieme sulle poltroncine blu della sala d'attesa.

"Sei nervoso?", chiede Camila notando come Shawn continua a battere il piede sul pavimento.

Lui si rende conto di cosa sta facendo inconsciamente e si ferma, sforzando un sorriso. "No, no..."

Camila sa che qualcosa non va, però cerca di non stressarlo ancora di più. Perciò, si limita ad annuire abbozzando un sorriso comprensivo. Si guarda intorno, osservando gli articoli e gli studi appesi ad una bacheca sulla parete. Da quella distanza non riesce a leggerne il contenuto, ma solo i titoli scritti in un carattere più grande.

La porta dell'ufficio vero e proprio della dottoressa si apre, lasciando uscire proprio lei, che saluta Shawn e lo avvisa che è il suo turno.

Shawn si rivolge per un secondo a Camila. "Non ti annoierai ad aspettare?"

Lei scuote la testa. "Quando avrai finito, sarò qui."

Il ragazzo abbozza un sorriso, sincero questa volta, e poi entra nella stanza insieme alla psicologa.

"Com'è andata la tua settimana?", chiede Julia distrattamente mentre rovista tra un malloppo di fogli sulla sua scrivania.

Shawn ci pensa un attimo, giusto il tempo di sedersi sul divano. "Bene, credo..."

Julia, finalmente, trova ciò che cercava e si siede di fronte a lui. "Credi?"

Il ragazzo scrolla le spalle. "Ci sono giorni belli e giorni brutti..."

La donna annuisce, abbozzando un sorriso. "Sì, è vero..."

Nessuno dei due proferisce parola per il tempo che Julia impiega a legarsi i capelli in una coda disordinata.

"Dimmi dei giorni belli, prima."

Shawn ripensa alle cose belle accadute in quella settimana. Innanzitutto, il suo primo voto decente in chimica. Poi, ha vinto la partita e anche la scommessa. Racconta tutto ciò alla psicologa, omettendo la parte della scommessa. Sarebbe lungo da spiegare.

"E la ragazza qui fuori è una tua amica?"

Lui annuisce, trattenendo un sorriso che sarebbe stato un po' troppo ampio. "Un'amica speciale, possiamo dire così."

Julia sorride. "Bene, sono contenta."

Il sorriso di Shawn si affievolisce, quando si rende conto che è arrivato il momento di discutere delle cose tristi.

The worst date ever [S.M]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora