22 - I like you

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"Amico, devo confessarti una cosa."

Zac sospira sedendosi sullo spazioso divano di casa Mendes, quello stesso pomeriggio. Shawn non ha più parlato con Camila. È stato lui ad ignorarla, stavolta. Aveva intenzione di spiegarle tutto. Aveva deciso di confessare che ha avuto paura di ricevere un rifiuto e di riconoscere il suo comportamento da stronzo. Ma dopo averla vista con Cameron, ha cambiato idea. Che avrebbe dovuto fare? L'aveva spinta tra le braccia di un altro –il suo rivale peggiore poi- e doveva subirne le conseguenze.

Tornando a Zac, anche Shawn si siede affianco a lui sul divano. "Dimmi."

Il ragazzo prende un respiro profondo, cercando di trovare le parole giuste da usare. "Io... forse, forse sono gay."

Shawn resta un po' spiazzato da questa confessione. Conosce Zac da molto e non se lo sarebbe mai aspettato. Non ha mai fatto nulla che glielo avesse fatto capire. "Come forse? Non lo sai?"

"Non ne sono sicuro...", risponde Zac. "Come faccio a capirlo?"

Shawn scrolla le spalle. "Non lo so... credo che lo si capisce e basta. Tu perché lo pensi, comunque?"

Zac resta in silenzio, per ripensare a cosa sia successo che gli ha fatto realizzare che potrebbe essere attratto dai ragazzi. La prima cosa a raffiorargli in mente sono i capelli tinti di Michael e i messaggi che scambiava con lui.  "Beh, alla festa di capodanno ho conosciuto un tipo... e inizialmente pensavo di voler essere suo amico, ma poi mi sono reso conto che ogni volta che il mio cellulare vibra spero sia lui ad avermi scritto."

"Sul serio? E chi è?", domanda allegramente Shawn e Zac si sente molto sollevato e più leggero.

Si è tolto un peso. Tiene a Shawn e di conseguenza tiene molto al suo giudizio e alla sua amicizia. Se non l'avesse accettato e avesse smesso di essergli amico, Zac sarebbe distrutto.

"Si chiama Michael... comunque, non è questo il punto", taglia corto il ragazzo. "A te sta bene che mi possano piacere i ragazzi?"

Shawn annuisce, alzando le spalle. "Sei sempre tu. Sei sempre Zac."

Zac sospira di sollievo, per poi sorridere.

"Sei come un fratello per me", lo rassicura ancora il suo amico. "E questo non cambia niente."

***

Terminati gli allenamenti, Shawn raggiunge la sua auto nel parcheggio e sempre lì vede Camila.

"Hey, Cami", la richiama utilizzando un soprannome che usava quando erano piccoli.

La ragazza si volta, sentendo la voce del suo amico. 

"Hey", borbotta con un sospiro.

Shawn si passa una mano tra i capelli, a disagio. "So che sei arrabbiata, ma devi solo ascoltare quello che ho da dire. Poi ti lascerò in pace."

Camila annuisce, incrociando le braccia al petto. Scruta il ragazzo, aspettando di ascoltare le sue giustificazioni. Lui prende fiato, facendosi coraggio.

"Quello che ho detto la sera a casa tua, non è vero che non lo pensavo.", confessa Shawn facendo una pausa, credendo che lei avrebbe detto qualcosa a questo punto però non lo fa. "So che esci con Cameron adesso, ma tu mi piaci."

Adesso non sa più cosa dire, quindi si zittisce e attende una qualche reazione da parte di Camila. Lei sospira profondamente.

"Io... tu, tu non puoi dirmi questo. Non puoi."

Shawn aggrotta le sopracciglia, confuso. Non è proprio la risposta che si aspettava. O che voleva. Camila inizia a spiegare, gesticolando:

"Tu non puoi cambiare idea ogni volta che ti pare. Un giorno dici che ti piaccio, poi il giorno dopo te lo rimangi..."

La ragazza sembra sul punto di esplodere e di iniziare ad urlargli contro, ma poi si calma smettendo di gesticolare così esageratamente. Si blocca per fare una pausa, per prendere fiato e tranquillizzarsi.

"Io non ce la faccio."

Shawn tenta di farle cambiare idea in qualche modo. "Quindi? Torniamo ad essere amici e basta?"

Le labbra di Camila si piegano in un sorriso triste. "Forse è così che deve andare."

Detto questo, si volta e fa per andare via dando le spalle al ragazzo. Lui, però, la blocca afferrandola per il polso e la costringe a voltarsi di nuovo verso di lui così che possano guardarsi negli occhi.

"Dimmi... dimmi che non ti piaccio per niente e tutto tornerà come prima, come se non ti avessi mai detto nulla", afferma Shawn senza lasciare la presa sul polso della ragazza.

Camila distoglie lo sguardo, senza dire nulla. Ma lui non l'avrebbe lasciata andare senza sapere la verità.

"Guardami in faccia e dimmelo."

Lei è sempre stata brava a mentire per non ferire le persone o per uscire da brutte situazioni. Eppure, in questo caso le parole sembrano non volerle uscire di bocca. Vorrebbe dire no, che non prova niente per lui, ma non sarebbe vero.

Camila si libera dalla presa del ragazzo, ma non prova ad allontanarsi. Non può più scappare dai sentimenti che prova per lui.

"Non posso dirtelo", mormora infine come se non volesse farsi sentire. "Non posso dirtelo perché non è vero.", ripete a voce più alta.

Shawn non riesce a trattenere il sorriso che si fa spazio sul suo volto. "Io... ti piaccio?", chiede conferma perché quasi non gli sembra vero. Magari sta sognando.

Camila sorride, contagiata dal ragazzo. "Non montarti la testa adesso, Mendes", lo prende in giro lei.

Shawn alza gli occhi al cielo, ridendo. "Quindi? Che facciamo?"

La ragazza gli rivolge un sorriso malizioso. "Non lo so, puoi baciarmi ad esempio."

Shawn sorride maliziosamente, ammutolendosi. Poi, si avvicina a Camila, spostandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio mentre entrambi si guardano negli occhi intensamente. Lui si protende verso di lei lentamente, mentre lei si alza in punta di piedi e le viene spontaneo chiudere gli occhi.

La mano di Shawn che le ha spostato i capelli resta sulla sua guancia, mentre l'altra si posa sul suo fianco e subito dopo la ragazza sente le labbra di Shawn premute contro le sue. E nel momento in cui lui approfondisce il bacio, Camila sente quel qualcosa che le mancava baciando Cameron. Le famose farfalle nello stomaco.

Allaccia le braccia intorno al suo collo e le sue preoccupazioni sembrano svanire, almeno per tutta la durata del bacio. Dimentica completamente Cameron, dimentica le sue paure dovute alla possibilità di rovinare la loro amicizia se le cose dovessero andare male. I suoi pensieri sono concentrati sul presente e su come sente la pelle andare a fuoco nei punti in cui lui tiene le sue mani.

Come tutte le cose belle, anche questa ha una fine però. I due ragazzi si allontanano lentamente, ma rimangono comunque così vicini che i loro nasi si sfiorano. Shawn ha quasi paura di aprire gli occhi, ma quando lo fa vede Camila che cerca di trattenere il suo sorriso mordendosi il labbro inferiore.

Shawn si inumidisce le labbra, per poi sorridere maliziosamente. "Non baci male, sai?"

Anche in momenti come questo, si diverte a provocarla, con entrambe le sue mani ancora sui fianchi della ragazza.

Camila alza gli occhi al cielo, sorridendo. "Neanche tu sei male. Mi viene quasi voglia di rifarlo...", lo schernisce anche lei.

Lui ammicca. "Quando vuoi."

Il loro stuzzicarsi a vicenda viene interrotto, quando sentono qualcuno schiarirsi la voce e si voltano di scatto. Sia per lo spavento, sia per scoprire di chi si tratti.

The worst date ever [S.M]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora