"Ciao Caleb!"
Sia Shawn che Zac salutano il ragazzo, seduto a mangiare da solo, con un cenno della mano. Lui li ignora del tutto. I due ragazzi si scambiano un'occhiata confusa e decidono di avvicinarsi.
"Tutto bene?", domanda Zac.
Caleb alza lo sguardo che, fino a due secondi prima, teneva fisso sul suo vassoio. Sorride falsamente, "Ho parlato con Camila oggi."
"Perché?", Zac lo fissa stupito. Credeva che avessero messo in chiaro che la ragazza non fosse interessata.
"Volevo avere la conferma di quello che mi avete detto voi. E infatti, ha detto che le piace un altro", afferma con sguardo vitreo. O forse, sono le lenti degli occhiali che lo fanno apparire così. "E quell'altro sei tu, Shawn."
Il ragazzo alza un sopracciglio, sorpreso e confuso. Sente una strana sensazione nello stomaco apprendendo quella notizia. "Ha detto così?"
"No, ma si capisce...", borbotta Caleb. "E lei piace a te, quindi capisco perché tu sia venuto a dissuadermi dal provarci con lei."
Il ragazzo ridacchia come qualcuno che è deluso ma non sorpreso, con lo sguardo vuoto. A Zac vengono i brividi: sembra uno psicopatico.
"Oppure l'hai fatto perché sei pazzo, visto che vai dallo psicologo."
Shawn si guarda intorno, per paura che qualcuno l'avesse sentito. Come fa lui a saperlo?
"Non l'avrai mica... seguito?", domanda Zac con un'espressione di disprezzo stampata in volto.
Shawn non riesce a proferire parola. Solitamente, quando qualcuno manca di rispetto ai suoi amici, è lui il primo a metterli a tacere. Ma adesso, quando si tratta di difendere sé stesso, non riesce a parlare. Non riesce nemmeno a pensare a cosa potrebbe dire. Davanti a sé il mondo sembra girare.
"Diciamo che mi è capitato di vederlo entrare lì...", Caleb scrolla le spalle con non chalance.
"Lui non è pazzo, okay? E fatti i cazzi tuoi la prossima volta", sbotta Zac.
Nel frattempo, Shawn si appoggia allo schienale della sedia più a vicina a lui perché sente che potrebbe cadere da un momento all'altro.
"Zac...", richiama il suo amico con voce flebile.
Zac si volta verso di lui e vede il suo migliore amico con le guance arrossate e la fronte leggermente sudata. Strabuzza gli occhi, sul punto di andare nel panico. Però, si sforza di apparire calmo per non peggiorare le cose.
"Vieni, usciamo di qui."
Zac accompagna Shawn fuori, nel cortile, a prendere un po' d'aria. Lo sente respirare a fatica. Si siedono sugli spalti, vuoti, del campo di atletica della scuola. Intanto, chiama Camila e le chiede di portargli lo zaino di Shawn che contiene le sue medicine.
"Hey hey, guardami." Zac mette le mani su entrambi i lati della faccia di Shawn. Quest'ultimo ha gli occhi lucidi e fa fatica a respirare. Ogni suo respiro produce lo stesso suono di qualcuno con un attacco d'asma. "Respira insieme a me, okay?"
Camila in quel momento li raggiunge correndo, con lo zaino di Shawn appeso ad una sola spalla. Corre perché ha sentito la voce allarmata di Zac al cellulare e ha capito cos'era successo. Non è la prima volta che capita. "Che... che succede?", chiede col fiatone.
La ragazza dà uno sguardo a Shawn, dopo essersi seduta affianco a lui, e apre in fretta lo zaino quasi rompendo la cerniera. Ci fruga dentro, finché non trova la scatola del medicinale e una bottiglietta d'acqua. Lei e Zac fanno prendere la pillola a Shawn. Poi, Camila lo convince a sdraiarsi con la testa sulle sue cosce ed inizia ad accarezzargli la testa -fra i capelli- e il retro del collo.
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The worst date ever [S.M]
Fiksi PenggemarUn ragazzo e una ragazza che amano l'hockey fanno una scommessa su quale delle rispettive squadre vincerà più partite. Ciò li avvicinerà più di quanto pensano. [In fase di editing]