Camila si affretta verso il tavolo dove già i suoi amici stanno pranzando, lasciando scivolare il vassoio sulla superficie piana e sedendosi.
Osserva con una smorfia il cibo nel suo piatto, sentendo lo stomaco chiudersi. È dall'episodio negli spogliatoi che va avanti a tisane e brodini, giusto per non morire di fame. Ha perso del tutto la voglia di mangiare, che per una che ama il cibo e la cucina come lei è davvero assurdo.
Gli altri tre chiacchierano tranquillamente fra loro, ma lei non riesce ad inserirsi nella conversazione. Continua a muovere con la forchetta il cibo nel suo piatto, ma senza mangiarlo.
"Non lo mangi quello?", domanda Zac indicando un panino sul suo vassoio.
Camila scuote la testa, stringendosi nelle spalle, quindi Zac si sporge con il braccio per afferrarlo. Questo sembra aver portato l'attenzione di Shawn e Josie sul suo piatto ancora pieno.
Per farli smettere di fissarla, prende una forchettata di cibo e si sforza di mangiarlo.
"Quindi, quando ci sarà la partita?", chiede poi Zac rivolta a Camila e Josie.
"Questo venerdì, ma probabilmente starò in panchina...", borbotta Camila.
Zac aggrotta le sopracciglia. "Come? Tu sei una delle migliori!"
"Ho saltato due allenamenti di fila questa settimana", spiega lei. "Proprio in un periodo così importante."
"Se la coach ti mette in panchina, vuol dire che non capisce un cazzo", aggiunge Shawn.
"Avrebbe ragione, sono stata irresponsabile."
"Eri malata", replica Shawn con un tono che non ammette contraddizioni, pur sapendo non fosse davvero a casa con la febbre. Anzi, quello che aveva lei è di gran lunga peggiore di una semplice febbre.
Detto ciò, finiscono per cambiare discorso. Dopo pranzo, Shawn la prende in disparte nei corridoi prima che possa andare agli allenamenti.
"Guarda che lo so che stai facendo."
Camila aggrotta le sopracciglia, sorridendo divertita. "Che starei facendo?"
Shawn è del tutto serio, però. "Non fare la finta tonta. Non stai mangiando."
Anche il sorriso sul viso di Camila si affievolisce, tramutandosi in un'espressione seria. È stata colta nel sacco. "No...", mente. "Ma che dici?"
"Non sono stupido, Camila", ribatte lui incrociando le braccia al petto. "Qualsiasi cosa sia successa con Caleb, puoi dirlo a me. O se non vuoi, esistono dei professionisti."
"Shawn, sto bene, davvero", gli assicura Camila chiaramente negando l'evidenza.
"Non stai bene", replica Shawn esasperato. Notando la ragazza sussultare per il suo improvviso tono di voce alto, cerca di calmarsi. "Ti stai facendo del male. Smettila."
"Capita di non avere fame a volte", Camila continua a mentirgli spudoratamente. Può capitare di non avere fame, ma non per tre giorni di seguito. "Adesso devo andare agli allenamenti."
Il ragazzo rotea gli occhi, seccato e infastidito dal suo continuo evitare i problemi. "Va bene, fai come vuoi", sbotta. "Quando finisci, aspettami che ti accompagno io a casa."
Camila annuisce. "Okay..."
A quel punto, solitamente si saluterebbero con un bacio, ma in quel momento Shawn non ne ha nessuna voglia.
Gli allenamenti di Camila fanno decisamente schifo. Si sente debole e senza forze, quindi non si impegna come dovrebbe. Verso la fine, lo sforzo inizia ad essere troppo elevato per una che non ha mangiato per tutto il giorno. Inizia a girarle la testa e sente un forte calore alle guance, che si arrossano come un po' anche il resto del corpo. La coach la costringe a fermarsi e le porge una barretta al cioccolato, quando si siede sulla panca a bordo campo.
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The worst date ever [S.M]
Fiksi PenggemarUn ragazzo e una ragazza che amano l'hockey fanno una scommessa su quale delle rispettive squadre vincerà più partite. Ciò li avvicinerà più di quanto pensano. [In fase di editing]