• Capitolo LXXXIX •

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Il signor Murray scrollò di dosso la nostalgia.
"Ma adesso basta rattristarsi dietro a certi pensieri..." si ancorò ai braccioli della poltrona, "Skyler, ho saputo che ti sposerai!"
"Oh, beh... sì, è proprio vero." rispose, toccando nervosamente una ciocca di capelli.
Blake la guardò fare e si chiese davvero il perché, perché convincersi di stare facendo la cosa giusta.
"È fantastico! Sono davvero felice per voi due, ragazzi." esclamò, allora, l'uomo.
I due si scambiarono istintivamente uno sguardo confuso, ma ormai l'anziano procedeva senza sosta.
"Bradley, ragazzo mio, sei davvero fortunato... tienitela stretta! Questa ragazza è un fiore che va colto con mani gentili e rispettose!"
"Signor Murray..." provò a dire lei, sovrastata dall'entusiasmo dell'uomo.
"Signor Murray." intervenne con più decisione il balancer, riuscendo ad arrestare quel fiume di parole, "Non sono lo sposo. Io e Skyler siamo solo..." osservò per un istante la ragazza, "...amici. Amici di vecchia data."
Sul volto della giovane sembrò calare un velo di risentimento, che nascose dietro un'espressione di consenso.
"Sì... esatto. È Caleb Beesley il mio futuro marito, lo conosce?"
L'anziano schiuse leggermente le labbra, come a volare tra la labile memoria per poi posarsi sull'immagine di un viso, "Oh, sì... ma certo! Un bravo ragazzo. Lavora ancora alla petroliera?"
"Ogni tanto, signor Murray."
"Sono tempi difficili, non è vero?" indagò, adombrandosi.
La giovane accennò un sorriso di circostanza, "Si fa quel che si può. L'importante è riuscire ad arrivare a fine giornata sulle proprie gambe."
"Sei sempre stata una ragazza forte, Skyler... sono contento che tu abbia finalmente trovato la felicità. Si vive una volta sola, non possiamo permettere di accontentarci."
Annuì di risposta, sotto allo sguardo costante di Blake che, silenzioso, la osservava disfarsi l'anima tacitamente e fingere di godere per quella ritrovata serenità apparente.
"Signor Murray..." intervenne lui, nel tentativo di cambiare drasticamente l'oggetto della discussione, "Dove sono i suoi maiali?"
Il vecchio saltò via dalla poltrona, come improvvisamente ringalluzzito, "Oh, sì! I maiali! Venite con me, vi porto al recinto."
"Ci dia semplicemente le chiavi, lo troveremo noi..."
"Temi che possa cadere dentro una fossa come un povero vecchio cieco?" chiese ridacchiante, già spedito verso la porta che dava sul retro, "Su, andiamo! Ho più occhi di quanti tu possa immaginarne, ragazzo!"

***

La porcilaia del signor Murray ospitava circa venti maiali, tanto sporchi quanto famelici. Il recinto separava quelli d'allevamento dai nuovi arrivati, selvatici e fuori controllo. Si rotolavano nel fango e correvano attorno tutto il perimetro senza sosta, mostrando già ai due ragazzi che le successive ore non sarebbero state affatto facili.
L'anziano li aveva fatto oltrepassare la recinzione ed era rientrato in casa, lasciandoli inermi lì in mezzo, come toreri inesperti dentro un'arena di fango scivoloso.

Avevano quindi deciso di rompere il ghiaccio e iniziare a rincorrere i primi maiali che capitavano tra le mani ma addomesticare bestie di quaranta chili, sprofondando dentro l'umido terriccio, richiedeva più energia di quanto avessero prospettato.
"Di cosa parlavate, prima? Voglio dire... con Caleb. Cosa c'è domani." le chiese il giovane, mentre avanzano a fatica sul terreno bagnato.
"Niente di particolarmente emozionante, in realtà." rispose lei, infilando i guanti, "Dobbiamo incontrare il parroco e fare una chiacchierata. Pare che funzioni così. Un perfetto estraneo deve stabilire se siamo fatti l'uno per l'altro."
"E lo siete?" Blake mutò subito espressione, percependo di esser stato fin troppo affrettato, "Scusami..."
"No, non fa niente. È solo che..." la ragazza deglutì e diresse lo sguardo verso i maiali, "Credi che sarò felice?"
Ripensò ai discorsi avanzati poco prima dal signor Murray e si sentì irrimediabilmente una stupida ad aver posto quella domanda.
"Sei una delle poche persone che conosca che possa realizzare tutto ciò che pone come obiettivo, Skyler." cercò i suoi occhi sfuggenti, "Quindi... sì, lo sarai. Non ho dubbi."

OSMIUM - Il pianeta senza amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora