La porta della locanda subì due forti scosse, in seguito ai rintocchi frettolosi con cui Blake la colpì. Ci vollero più di cinque minuti per intravedere dalla piccola vetrata opaca il vecchio Connor che avanzava lentamente verso l'uscio. L'uomo riconobbe subito il viso del giovane e aprì circospetto.
"Sono quasi le tre del mattino... che diavolo ci fai qui?!"
"Ho bisogno del tuo aiuto, Connor. È importante."
Il ragazzo parlava con una certa trepidazione che non faceva presagire nulla di buono.
Connor lo guardò intensamente, ma decise di farlo entrare senza troppi ripensamenti. Il locale era in penombra, le luci soffuse e un silenzio quasi irreale si posava sulle sedie polverose.
"È successo qualcosa di grave?" gli chiese, mentre avanzavano nella sala.
"Questo devo ancora capirlo..." rispose lui, guardandosi attorno con aria abbastanza spaesata.
"Su, siediti e parla."
Il vecchio trascinò vicino due sedie, con espressione stanca e assonnata.
Blake prese posto e poggiò il gomito sul tavolino difronte, "Forse prima sarebbe meglio bere qualcosa."
Connor corrugò la fronte, "Non vorrai iniziare a bere nel cuore della notte?!"
"Non intendevo io." intervenne il balancer, "Parlavo per te. Credo che dovresti farti un goccio prima di ascoltarmi."
L'uomo reclinò lievemente il capo, stupito e al contempo allarmato per quell'invito. Andò, allora, a prendere una delle migliori bottiglie di scotch che custodiva gelosamente nello scaffale e la posò al centro del tavolo. Tornò quindi a sedersi e ne versò tre dita dentro al bicchierino. Fece segno a Blake, ma lui accennò un gesto di rifiuto, voleva evitare alcol, almeno per quella notte.
"Ti ascolto, ragazzo."Il giovane buttò fuori aria dalle narici e deglutì, lasciando che una pausa di silenzio precedesse le sue parole.
"Scenderò nel Sottosuolo."
Il vecchio lasciò perdere il bicchiere, "Sei forse impazzito?! È una pessima idea."
"Pessima ma necessaria, Connor. Necessaria a me." rinforzò lui, deciso.
"Da quello che mi hai raccontato, quel posto è un luogo di perdizione. Ti uccideranno appena ti vedranno arrivare. Laggiù non sei altro che una preda, Blake."
"Non svelerò la mia vera identità, farò in modo che nessuno mi riconosca."
L'uomo continuava a non capire, "Perché lo fai, ragazzo? Cosa stai cercando?!"
Lo sguardo di Blake si perse tra le striature scure del tavolo, "...Una risposta." disse, "Ho bisogno di capire cosa diavolo sono. Capire... capire se le mie sensazioni sono solo frutto di sciocche fantasie."
"Di quali sensazioni parli?"
Alzò lo sguardo verso il vecchio, "Percepisco qualcosa dentro di me, come... come se stesse cercando di spingere per uscire fuori."
Irrigidì il mento, "Ragazzo... io credo che tu ultimamente sia solo molto stanco."
"Non è stanchezza!" replicò a voce grossa, "Io so che c'è qualcosa. E non posso più ignorarlo, perché impazzirò se continuo così."
"E cosa pensi di risolvere andando laggiù? Credi che ritrovarti in mezzo al caos e all'euforia possa darti le giuste risposte?!"
Blake buttò giù la saliva, "Non lo so, ma devo affrontare quel muro se voglio andare avanti..."
"Non prendermi in giro, ragazzo..." disse poi Connor, "Non farlo con me, non ne hai motivo."
Terminò lo scotch bevendolo in un solo sorso e asciugò la bocca con l'avambraccio, "Tu vuoi andare nel Sottosuolo per un solo motivo: la speranza di provare delle emozioni."
Il giovane serrò forte la mandibola.
"E allora ti chiedo..." proseguì l'uomo, "Per che cosa stai lottando, Blake? Per cosa stai lottando davvero."Il balancer rimase a fissarlo, perdendosi nei suoi occhi. Non riuscì a rilanciare una risposta che potesse risultare decisa e convincente nemmeno a sé stesso.
"Mi aiuterai, Connor?" riuscì, poi, a dire.
Il vecchio sospirò, combattuto tra la volontà di non essere messo in mezzo a problemi e il desiderio di aiutare in qualche modo quel ragazzo che aveva visto crescere, assecondando il suo desiderio.
"E va bene..." rispose, quasi sconfitto, "Dimmi solo cosa devo fare."
Blake fece strisciare un piccolo biglietto sul tavolo, "Va al porto, domattina. Cerca quest'uomo e riferiscigli il messaggio che leggi su questo foglio. Io non posso farlo, darei troppo dell'occhio. Devi fare in modo che il passaggio per il Sottosuolo sia già aperto quando io mi recherò lì... un solo minuto di attesa e potrebbero scoprirmi."
Il vecchio alzò sguardo verso Blake, annuendo, serio in viso.
"Non voglio che tu ti cacci nei guai."
"Starò attento, te lo prometto."
Si alzò e prima di andarsene, sembrò pensare a qualcosa.
"Ah, ti serviranno questi domani..." concluse, ponendo davanti all'uomo tre osm, "Grazie, vecchio. Te ne sarò per sempre riconoscente."
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OSMIUM - Il pianeta senza amore
Romansa[IN PAUSA] [Vincitrice WATTYS 2019 Categoria FANTASCIENZA] C'è solo una regola ad OSMIUM: non provare Amore, da secoli causa principale di guerre e carestie, che hanno portato al totale annientamento del pianeta Terra. E il giovane e autoritario Bla...