Cap 3

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Tornata a casa, avevo fissato quella busta per non so quanto tempo, indecisa se aprirla o meno. Non mi accorsi nemmeno del rientro di Alex che subito mi vide lì pensierosa

" ehi ragazzina che fai?" mi chiese allegro ma quando vide la mia espressione mi si avvicinò

"Cloe che succede?" vedendo che non rispondevo mi accarezzò dolcemente la schiena cercando di farmi capire che lui era lì per me e che mi avrebbe ascoltata

"piccola parlami, sai che puoi dirmi tutto... dimmi che succede" così girai il mio viso verso di lui e dissi " una collega di mia madre mi ha lasciato una busta che mi doveva dare la mamma e.. e n-non so che fare" dissi mettendomi le mani nel viso con fare esasperato.

"ehi piccola andrà tutto bene ok? Ci sono io qui con te  non me ne vado, se vuoi rimarrò quì al tuo fianco e se non riesci ad aprire la busta lo farò io al tuo posto ma pensa che è" non sapendo cosa dire ci pensò poi continuò " è una.. cosa, chiamiamola così perchè  non so cosa sia, che tua madre ti ha lasciato e dovresti aprirla"

"lo so ma dopo tutto questo tempo mi fa ancora male e ricevere una cosa che mi avrebbe dovuto dare lei mi fa riaprire vecchie ferite che ancora non sono guarite completamente, più cerco di far chiudere questa ferita più c'è sempre qualcuno pronto a mettere il dito nella piaga" dissi sull'orlo di una crisi.

Alex mi prese il volto tra le sue calde e grandi mani e avvicinandosi a me mi guardò dritto negli occhi e disse " Cloe sei la persona più forte che conosca, non hai lavorato così duro per un'intero anno per mandare tutto a puttane per una busta quindi adesso ti calmi, prendi un bel respiro e apri questa busta. Ok?" disse prima duro poi dolcemente. " ok" risposi

Feci come mi aveva detto, presi un bel respiro e con mani tremanti presi la busta e la aprì, all'interno vi trovai.... una lettera, c'era una lettera di iscrizione per l'università per fare il corso di infermieristica, leggendo lessi che era già tutto pagato e che dovevo solo andare a firmare l'iscrizione ed era fatto.

Rimasi li ferma, non capivo, che cos'era quello? io non ne sapevo nulla; Che mia madre avesse fatto tutto alle mie spalle? e poi per quale ragione ci teneva così tanto che facessi l'infermiera?  C'erano troppe cose che non mi portavano. Poi vidi che nella busta vi era una lettera, la aprì e subito riconobbi la scrittura di mia madre così iniziai a leggere  su incoraggiamento di Alex

< Cara Cloe
quando aprirai questa busta forse ti arrabbierai con me perchè so che non era questo il tuo sogno ma c'è un motivo perchè ho fatto tutto questo tesoro... purtroppo è ancora troppo presto per dirtelo, ci sono talmente tante cose che non sai ma che per ora non posso dirti. Vorrei tanto che accettassi  questa opportunità di fare l'infermiera, per ora posso solo dirti che la mia vita non era così semplice e temo che non lo sarà nemmeno la tua e di questo me ne rammarico molto. Ci sono delle persone cattive che potranno venirti a cercare ma lavorando nell'ospedale ci saranno persone che ti aiuteranno e ti proteggerano.

Piccola mia mi dispiace e non sai quanto per averti coinvolto in tutto questo, speravo di poterlo evitare ma forse ho sottovalutato la cosa ma tu figlia mia sei diversa, hai un'ottimo sesto senso: hai la capacità di osservare le persone e capire se qualcosa non và quindi affidati sempre al tuo  istinto, non fidarti troppo facilemente bambina mia.    
                              
Probabilmente sarai più confusa che mai ma anche se difficile fidati di me; per qualsiasi cosa rivolgiti a Maria, di lei ti puoi fidare.                                       Ti voglio un bene immenso. Baci, tua madre>

Lo feci.... dopo tanto tempo calde lacrime ripresero a rigare il mio viso, Alex mi abbracciò subito e quel giorno piansi, piansi per tutte le volte che non lo feci, buttai fuori tutto urlando e piangendo.

Il giorno dopo mi svegliai con un mal di testa tremendo, mi alzai e dopo aver fatto colazione decisi di andare in palestra per tirare qualche pugno al sacco.                                                                        Colpivo e pensavo a cosa era diventata la mia vita, era tutto semplice fino a quando mia madre non venne uccisa e poi dopo un paio di anni ecco che spunta fuori questa lettera. Più pensavo più colpivo e dopo un po iniziò a farmi male le nocche ma  non ci badai più di tanto perchè in quel momento era il dolore a tenermi lucida.

Pensavo a cosa voleva dire la mamma, perchè c'erano delle persone che mi avrebbero cercato? ma all'improvviso come un flash mi ricordai dell'uomo che quella sera aveva ucciso mia madre dirmi " preparati Cloe perchè torneremo a prenderti e pagherai per quello che ha fatto tua madre" Forse la mamma aveva infastidito la famiglia di un paziente? o un boss della mafia?

Troppe domande e nessuna risposta...

" andrai all'univerità?"

La voce di Alex suonava seria così mi fermai un'attimo dal colpire quel povero sacco e mi girai guardandolo negli occhi e dopo un lungo silenzio pieno di sguardi risposi

"si" dissi solamente poi dopo un sospiro continuai " voglio sapere perchè mia madre è stata uccisa e facendo il suo lavoro mi sembra di averla vicina e poi... poi non sarà così male salvare delle vite no?!" conclusi sarcastica per alleggerire l'atmosfera

"sei davvero pronta per farlo Cloe?" continuò serio " sei pronta per riaffrontare tutto?"

" si" dissi decisa " sono pronta".

La forza di rialzarsiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora