La forza di rialzarsi

Cap 61

Non scorderò mai il giorno della nascita di Hope, è stato un giorno magico, negli occhi del mio migliore amico vidi una nuova luce, aveva uno sguardo così luminoso che non gli avevo mai visto ed ero veramente felice per lui. Era diventato padre e sono sicura che sarebbe stato un'ottimo padre; anche lui come me non ha avuto un'infanzia fatta di rose e fiori: quando aveva 5 anni il padre se ne andò di casa lasciando lui e la madre da soli, quest'ultima poi cadde in depressione e Alex anche se molto piccolo fu costretto a fare l'uomo di casa e per quanto possibile si prese cura della madre. E' cresciuto prima del previsto e non dovrebbe essere così perchè un bambino deve avere il suo mondo fatto di giochi e fantasia ma quando si è costretti a crescere troppo in fretta si diventa come lui cioè all'apparenza può sembrare una persona che incute timore e basta ma dentro vi è ancora quel bambino abbandonato che ha dovuto farsi carico di tutto da solo. A 15 anni iniziò a lavorare come meccanico per guadagnare qualche soldo e mettersi da parte qualcosa, successivamente iniziò a fare palestra, sia perchè era uno sport che gli piaceva e sia perchè era un modo per sfogarsi, a 17 anni la madre morì per intossicazione da farmaci così Alex con i soldi che aveva mandò avanti la casa e in palestra ormai diventato bravo diventò come un'insegnante per i bambini più piccoli. A 20 anni dopo aver messo da parte i soldi aprì la sua palestra e così continuò la sua vita.

Io la prima volta che lo incontrai non mi incuteva così tanto timore ed infatti poco tempo dopo che mi allenò diventammo ottimi amici e mentre gli altri lo temevano un po forse per la sua stazza dovuto ai muscoli molto allenati io lo vedevo più come un ragazzo giocherellone e protettivo, per questo dico sempre che -L'apparenza inganna-.   Resto del parere che anche se a primo impatto giudichi una persona poi devi capire com'è realmente perchè alcune persone diventano in un certo modo perchè qualcosa o qualcuno li ha cambiati, ogni persona ha un passato alle spalle ed io e Alex abbiamo il nostro e forse è questo che ci accumuna.

Se mi dovessero chiedere cosa ha unito due persone come me e lui risponderei: il dolore e la voglia di rialzarsi e combattere!

Potevo capire i dubbi di Alex ma non sarebbe stato come suo padre e questo lo so perchè nel mio periodo più buio lui è rimasto con me e non mi ha mai lasciata.

-

Dopo 4 giorni in osservazione Giulia e la piccola Hope potevano ritornare a casa e dopo questa piccola gioia i giorni trascorsero come sempre, la mia vita era un continuo: casa-lavoro-palestra-lavoro-casa-uscita con gli amici dopo il lavoro e così via.

I mesi volarono letteramente tanto che tra pochi giorni ci sarebbe stato il battesimo della piccola Hope ed io in quanto madrina mi dovevo comprare un vestito e delle scarpe per l'occasione, nonostante a New York avessi comprato molti vestiti purtroppo però l'unica cosa che mancava era appunto un vestito da cerimonia e prima di dare da matta decisi di chiamare l'esperta in fatto di moda e oltre per il suo prezioso aiuto era anche una scusa per vederci, mi ero stancata delle videochiamate e volevo riabbracciarla.

"Dlin-dlon" suonarono il campanello

Sapendo che forse era lei già con il sorriso sulle labbra andai ad prire la porta e

"Tesoooroooo, mi sei mancata non sai quanto" si buttò subito su di me stritolandomi in un'abbraccio e stessa cosa feci io "Anche tu pazzaaaaa moltissimoooo ma.. Bianca ora mi stai soffocando" ridendo si staccò da me

Bianca:"Non potevo crederci, quando mi hai chiamato e mi hai chiesto di venire quì non stavo più nella pelle, per fortuna il capo mi ha fatto prendere le ferie quindi posso fermarmi. Sai non capita tutti i giorni un'amica che ti chiede di precipitarti da lei immediatamente  su un'aereo"

"Sono in una situazione disperata, non so cosa mettermi" misi per la 20esima volta le mani nei capelli poi le chiesi "Com'e andato il viaggio?"

Bianca:"Bene, non mi fido ancora molto degli aerei ma sono atterrata sana e salva"