Cap 50

69 2 0
                                    

Lo scenario che si presentava era il seguente: io che puntavo una pistola sui due uomini stesi a terra ovvero Oscar e Arthur (ancora fermi premendo la ferita alla gamba che avevo procurato ad entrambi). Per un'intero anno non so quante volte ho sognato questa scena, all'inizio volevo solo farla pagare ad entrambi ma poi vedendo il dolore che causavano alle altre persone ho appurato che fermarli era l'unico modo per mettere fine a tutto.

Arthur:"Che farai adesso, ci uccidi o ci torturi?" domandò scherzando, ma la cosa che mi faceva veramente infuriare era il suo sorrisetto (che un po mi ricordava quello di Alec ma solo poco, il suo era comunque fastidioso ma non strafottente come quello di suo padre), da quando era entrato e mi aveva visto non aveva smesso un secondo di sorridere come se la scena lo divertisse così decisi di comportarmi come mio zio avrebbe sempre voluto ovvero con una mossa veloce misi il mio piede sulla ferita di Arthur che dal dolore fece un ringhio ma nonostante tutto cercò di non urlare anche se la sua espressione diceva tutto.

"Fidati torturarvi sarebbe un piacere per me, all'inizio volevo solo vedere i vostri occhi senza vita ma sarebbe una pena troppo leggera e breve per dei bastardi come voi che per tutto il tempo non hanno fatto altro che distruggere altre vite e portare sofferenza"

Oscar:"Ma come siamo drammatici, però nonostante quello che affermi ora davanti al tuo nemico ti stai comportando proprio come ti ho sempre insegnato e questo mi riempe di gioia sai? Almeno una piccola soddisfazione l'ho avuta"

Arthur:"Puoi fare la santarellina quanto vuoi ma questo mondo ti ha cambiata, non sei più come prima, potrai andare avanti con la tua vita se elimini noi ma quello che sai fare anzi quello che il tuo corpo ha imparato non lo potrai dimenticare, ora quello che più odi lo hai nel sangue"

"E sentiamo cos'è che odio" lo sfidai.   "Odi far parte di tutto questo, odi avere il sangue di tua madre nonostate la vuoi vendicare, odi il fatto che la tua vita è cambiata radicalmente e nonostante per un anno hai cercato di resistere sei come noi e cosa più importante odi non essere come tante ragazze della tua età"

"Hai ragione, la mia vita è stata un disastro dietro l'altro e vorrei essere come tante ragazze della mia età ma non ti preoccupare perchè ho intenzione di ricominciare, finita questa storia mi lascerò tutto alle spalle"

Oscar:"Bhè cara nipote dovevi ucciderci prima quando potevi perchè ora non ne avrai più occasione" vidi che da dietro la schiena tirò fuori un coltello che lanciò verso di me, io fortunatamente riuscì a schivarlo ma il coltello era solo un diversivo perchè grazie a questo Oscar ebbe il tempo di alzarsi e buttarsi contro di me, mi tirò dei pugni che schivai ma poi l'ombra di Arthur che si alzò mi deconcentrò infatti Oscar approfittando di quel secondo mi stese a terra con un pugno allo stomaco poi prima che potessi alzarmi lui si mise seduto su di me e iniziò a tempestarmi dei pugni, alcuni li schivai altri invece li incassai; mentre mio zio si occupava di me Arthur prese una pistola e me la puntò contro.

Arthur:" Non sottovalutarci solo perchè ci hai ferito ad una gamba, sappiamo che sei molto brava in combattimento però non basta solo quello, ora stai buona buona così ti posso uccidere e la finiamo quì"

Quando Oscar cercò di ridarmi un pugno spostai la testa a sinitra e veloce gli diedi una testata poi con una spinta lo feci scendere da me e con una capriola indietro diedi un calcio alla mano di Arthur che impugnava la pistola.

Ora eravamo in cerchio, i due uomini senza armi e io con solo un piccolo coltello nello stivale ma non era ancora arrivato il momento di usarlo, così dopo un fenno tra i due uomini ora mi ritrovavo a combattere con i due. Sono in questi casi che ringrazio con il cuore Alex per i duri allenamenti che mi ha sempre fatto fare e anche agli allenamenti che ho fatto con gli uomini di mio zio, nell'ultimo anno ho lavorato molto sull'agilità e sulla resistenza così che ora riesco a tenere a bada i due uomini che cercano in ogni modo di colpirmi, per ora posso solo giocare in difesa ma mentre osservo le loro mosse devo pensare ad un piano di attacco.

La forza di rialzarsiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora