Cap 10

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Le persone iniziarono ad urlare e fischiare incitandoci ad iniziare l'incontro.

Io iniziai a sciogliere i muscoli delle braccia e delle gambe e nel mentre  guardavo le persone lì presenti quando all'improvviso tra tutta questa gente riconobbi un viso a me molto noto, mi bloccai quando vidi due smeraldi fissarmi; mai avrei creduto di trovarmi il dott. Alec Scott tra la folla. I nostri sguardi erano come incatenati, mentre lui mi fissava con curiosità io lo fissavo cercando di  capire se realmente era lì o era solo lo stress del lavoro, non volevo che i miei colleghi scoprissero questa mia "altra vita" ma non perchè mi vergognavo o altro ma semplicemente perchè non mi và che le persone sappiano tutto della mia vita, ci sono cose che preferisco tenere per me.

Restammo a guardarci per pochi secondi poi a distogliermi dai miei pensieri fu Alex che mi si affiancò

"Cerca di non fargli troppo male " mi sussurrò ridendo

"Ci proverò" gli dissi con un sorriso divertito

Sentii il fischio che diede inizio all'incontro così mi "isolai" dal resto del mondo e mi concentrai solo su di me e sull'avversario, in ogni incontro faccio sempre questa preparazione interiore perchè per combattere bene e vincere bisogna lasciare le distrazioni da parte perchè basta solo una piccola disattenzione e perdi; questa idea non è valida solo nel combattimento ma anche nella vita reale, tante volte basta poco per essere pugnalati alle spalle e non sempre ci si può proteggere ma se si fa più attenzione alcune situazioni possono essere evitate.

Quando combatto mi concentro solo sull'avversario, escludo le persone intorno a me:  così non badai più alle urla delle gente che mi incitavano ad attaccare, non badai più a quegli occhi che ero sicura mi stavano guardando, non badai alle urla dei miei amici, presi un bel respiro e mi concentrai mettendo in allerta tutti i miei sensi e dopo un'altro respiro attaccai: gli diedi un calcio poi a seguire dei pugni che Thom parò, poi fu il suo turno di attaccarmi e iniziò a tirare dei calci che schivai e dei pugni che parai facilmente.

Dopo un po che cercava di stendermi provò a buttarmi a terra ma anche quì lo schivai facendolo cadere provocando così le risate del pubblico e questo fece infuriare Thom che iniziò ad attaccarmi con rabbia e dopo un paio di colpi, decisi di fare sul serio, praticai delle mosse di aikido che lo fecero andare a terra un paio di volte poi lui contraccambiò con delle mosse di kung fu e dovevo ammettere che era bravo ma io ero più agile di lui.

Lo battevo sia in velocità che agilità, le mie mosse sono veloci e sicure e questo basta a far arrabbire ancora di più Thom

"Mi piacciono le bambole violente, mi ecciti sai?"disse cercando di nascondere la sua posizione di svantaggio

Con un calcio rotante lo mandai nuovamente a terra.

Molte delle mie tecniche sono precise e perfette perchè dietro hanno molti anni di allenamento e un tipo come Thom al mio livello non credo riuscirebbe ad arrivarci ma non perchè non sia bravo anzi devo ammettere che se la sa cavare ma quello che gli impedisce di essere ancora più bravo è il suo ego e finchè quello non diminuisce non imparerà mai

"Adesso mi hai stancato, facciamola finita" urlò ormai con i nervi a fior di pelle

"Ma come Tommy, tutto quì quello che sai fare? fai tanto il gradasso ma alla fine sei tanto fumo e niente arrosto" lo schernì divertita.

"Ti uccido" inveì contro di me furioso e come mossa disperata si avvicinò, provò a bloccarmi ma mi liberai e con una serie di mosse combinate lo mandai a terra.                                                                    L'incontro era finito e anche se sembrava passato molto tempo, vidi all'orologio posto nella parete poco distante da noi, che lo avevo steso in 5 minuti, non era il mio miglior record ma avevo deciso di giocare un po prima di iniziare a fare sul serio.

Posso sembrare una che si dà tante arie ma con il tempo sono diventata davvero brava, nemmeno io credevo di arrivare ad un livello del genere. E' stato Alex ad allenarmi tutti i giorni e diverse ore al giorno per alcuni anni, Alex è molto conosciuto non solo perchè ha un'ottima palestra ma perchè nel combattimento difficilmente viene battuto, è uno dei migliori e io ho avuto la fortuna di farmi allenare dal migliore. L'unico che riesce a tenermi testa è proprio Alex e dice sempre che sono lui ma in versione donna e quindi è difficile battere una sua copia.

Finito l'incontro andai verso l'armadietto per cambiarmi e quando ritornai mi si parò davanti il dott. Scott

"Sei piena di sorprese Cloe!, non immaginavo che sapessi combattere. Non così" mi disse accennando un sorriso e guardandomi con curiosità

"Ed io non pensavo di vederti quì Alec"

"Uuuh ora mi dai pure del tu?!"

"Non siamo a lavoro e sei nel mio territorio" dissi sfidandolo

"Non provocarmi Cloe" disse avvicinandosi pericolosamente a me

"Che ci fai qui?" chiesi cambiando argomento, lui non mi rispose, mi sorrise e andò verso il tappetone a combattere.

Rimasi spiazzata,< non credevo che anche lui sapesse combattere e pure bene> pensai mentre osservavo la sua agilità nel combattere.                                                                        <chi sei veramente Alec?> mi domandai pensando.

L'incontro finì quasi subito con Alec vincitore e mentre con un sorriso beffardo veniva verso di me una persona urlò sentendosi male così io ed Alec andammo subito a soccorrerla

"Ha una costola rotta probabilmente e il polso fratturato, dobbiamo andare in ospedale" mi disse, così cercando di essere più delicati possibili caricammo il "ferito" nella macchina di Alec e in 10 minuti arrivammo in ospedale e dopo aver preso una barella lo portammo al pronto soccorso

April: "che è successo?"

Alec: "il paziente lamenta forti dolori alle costole e il polso presenta una frattura"

April: "bene portiamolo nella sala 4 e una cosa ragazzi...ma.. come mai siete sudati?" ci domandò guardandoci

Io e Alec ci guardammo non sapendo che dire

"Stavamo correndo prima di soccorrere questo ragazzo" risposte Alec tranquillo

<what???>

Alec: "fagli una tac, risonanza e morfina per il dolore" disse ad April e dopo aver sistemato le pratiche con il paziente rincontrai Alec davanti all'ascensore

"Perchè hai detto che stavamo correndo??! Ora penseranno che ci frequentiamo" dissi sbuffando

"Preferivi che dicevo che stavamo combattendo? e poi che ti importa cosa dicono"

Stanca di questa situazione prima di andare dissi solo " a domani dott." e poi andai a casa.

Pov. Alec

"Alec" mi girai sentendomi chiamare

"Maria" la salutai

"Come và con Cloe? sta bene?"

"La ragazza sa combattere e pure bene, devo ammettere che ha carattere"

"Almeno saprà difendersi nel caso succedesse qualcosa, ma comunque dobbiamo proteggerla Alec, può essere in pericolo in qualsiasi momento"

"Lo so, la stò tenendo d'occhio"

La forza di rialzarsiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora