La forza di rialzarsi

Cap 51

Prima di andare via avevo solo un'ultimo posto dove andare poi avrei provato a lasciarmi tutto alle spalle.

La mia può sembrare una scelta presa d'impulso ma la verità è che ci ho pensato altre volte in passato, avevo sempre pensato di andarmene via per un po solo che non avevo mai trovato il coraggio di farlo davvero ma ora.. ora credo sia arrivato il momento. Quello che dice Maria è vero, ora devo pensare a me e posso passare per egoista ma per ricominciare e ritrovare me stessa devo andarmene via di quì e rifarmi una vita altrove.

Anche se avevo la testa da tutt'altra parte il mio corpo in automatico mi ha condotto davanti alla palestra, un luogo che per molti può non significare tanto ma per me è stato un luogo di salvezza e sopratutto è stata la mia casa. Appena arrivata salì in camera mia per prendere le mie cose poi una volta messo tutto in un borsone prima di uscire dal piccolo ma grazioso appartamento dove io e Alex ci abbiamo passate serate indimenticabili fatte di pizza e serie tv, mi girai un'ultima volta per ricordare ogni particolare di quel luogo poi sospirando chiusi la porta scendendo verso la palestra; una volta scesa lasciai il borsone in un angolo vicino alla porta poi mi avventurai in mezzo agli attrezzi accarezzandoli come fossero dei tesori preziosi; ad ogni attrezzo era lagato un piccolo ricordo del mio passato: da quando Alex iniziò a farmi fare degli esercizi per riscaldamento, a quando iniziò a farmi usare degli attrezzi più pesanti per farmi un po di muscoli ecc.. Alla fine di tutti gli attrezzi in fondo alla palestra arrivai davanti al tappetone enorme che aveva ospitato non so quanti incontri, solo al ricordo di tutte le mie vittorie ma anche sconfitte sorrisi perchè da quella semplice normalità sembrava passata una vita...

Mentro ero immersa nei miei pensieri una voce alle mie spalle mi fece sobbalzare

"Sapevo di trovarti quì" girandomi gli sorrisi

"Alex" dissi solo

"Stai andando via vero?" poteva suonare come una domanda ma era più un'affermazione

Abbassando lo sguardo gli risposi "Si, ho bisogno di staccare per un po e per farlo devo ricominciare da un'altra parte", parlai con la testa bassa ma un dito sotto il mento mi fece alzare lo sguardo "Ei, non fare quella faccia, ti capisco, non dico di esserne contento perchè non vedevo l'ora di tornare alla nostra cara e buon vecchia vita ma ti capisco, non ti devi giustificare con me, so cosa hai passato; direi che per una ragazza della tua età ne hai passate fin troppe e ti sei sempre rialzata da sola senza aspettare nessuno che ti tendesse una mano ma di questo non sono sorpreso, ti conosco da molto tempo ormai e so come sei fatta, proprio come me hai imparato a rialzarti da sola... Per chi nella vita ne ha passate già tante sa bene che solo nelle favole esiste il "vissero felici e contenti", quindi ora ti meriti del tempo per te", alle sue parole delle lacrime salirono subito ai miei occhi; lui è sempre stato la mia ancora di salvezza perchè è vero siamo sempre stati io e lui e ci siamo salvati a vicenda quando ci siamo conosciuti, è una persona molto importante nella mia vita e farei qualsiasi cosa per lui...

"A-alex" 

"No no, non provare a ringraziarmi o altro altrimenti me ne vado" non dissi nulla gli sorrisi e con lo sguardo gli trasmisi la mia gratitudine per tutto quello che aveva fatto per me. "Però una cosa la puoi fare" mi guardò sorridendo mentre io alzai un sorpacciglio non capendo "Ti sfido un'ultima volta Cloe Dallas" alla sua richiesta ridemmo entrambi per poi posizionarci sul tappetone.

Iniziammo lo scontro e dopo una manciata di minuti eravamo entrambi distesi con il fiatone "Ho vinto" dissi, poi ci rialzammo e lui mi fece uno sgambetto rispedendomi a terra "Non abbassare mai la guardia, anche se hai vinto. Per quanto ancora te lo dovrò ripetere?" mi chiese scherzando, poi mi tese una mano e mi aiutò a rialzarmi.

"Buon viaggio ragazzina" mi disse dopo un po che finimmo di scherzare

"Grazie scemo, e non chiamarmi ragazzina" lo ripresi scherzando