Cap 34

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Nel corso della mia vita ho cercato di affrontare tutti gli ostacoli ma per quanto potevo allenarmi o diventare forte questo giorno sarebbe stato l'unico giorno in cui permettevo alla rabbia e al dolore di sopraffarmi perchè questo giorno di 6 anni fa la mia vita cambiò, mia madre morì davanti ai miei occhi e come se quel dolore non fosse sufficiente anche mio padre mi voltò le spalle perchè cambiò, si trasformò in un'uomo che per dolore picchiava sua figlia. Con il tempo il dolore si attenua perchè sono passati parecchi anni ma la cosa che non mi permette di voltare pagina è sapere che l'assassino di mia madre è ancora vivo e a piede libero, probabilmente starà sorseggiando con mio zio e il solo pensiero mi manda in bestia e così sono giunta ad una conclusione... troverò pace solo quando il responsabile della morte di mia madre soffrirà per causa mia. Maria mi ha sempre detto di trovare qualcosa che potesse stimolarmi allora ho deciso si concentrare la mia rabbia e la mia frustrazione sulla vendetta e solo quando tutta questa storia sarà finita potrò lasciarmi tutto alle spalle.

Stavo ancora tenendo la pistola puntata sulla testa di Alec ma a lui sembrava non importare granchè "Te lo ripeto per l'ultima volta anche un soldato ben preparato ha dei sentimenti e quelli, che ti piaccia o no, influenzano le tue scelte, se non avessi dei sentimenti sarei un robot" dissi infine per poi abbassare la pistola lungo i miei fianchi e dopo aver dato un'ultima occhiata a quei due smeraldi mi girai e ripuntai la pistola sul bersaglio pronta a sparare quando Alec si avvicinò a me, sentivo il suo petto a contatto con la mia schiena e quel solo contatto bastava per farmi irrigidire, successivamente sentì il suo fiato sul collo poi le sue mani sui miei fianchi che mi accarezzavano dolcemente facendomi venire dei brividi lungo la spina dorsale

"Rilassati Cloe, sei troppo rigida, così non miri bene e rischi di farti male" parlò sinceramente.

Poco dopo le sue mani dai fianchi risalirono sulle mie braccia per poi arrivare alle mie mani, mentre impugnavo la pistola lui mise la mani sopra le mie e mi fece allentare la presa così che quando ero pronta per sparare il contraccolpo non mi avrebbe causato dolore alla spalla, poi dopo aver allentato un po la presa rimise la mani leggermente sopra i fianchi e il suo tocco era delicato quasi inesistente

"Secondo te così mi starei rilassando?" mi girai leggermente sicura che avrebbe visto la mia espressione leggermente divertita e il sopracciglio alzato

"Mm dato che appena ti ho toccato hai leggermente rilassato i muscoli direi di si" disse beffardo, nonostante la vicinanza non sentivo imbarazzo e non mi mossi dalla sua presa, ero solo un po rigida e questo perchè durante i periodi in cui mi allenava capitava spesso che finissimo in posizioni imbarazzanti quindi direi che ci ho fatto l'abitudine, alcune volte sembrava volesse baciarmi da un momento all'altro ma non si è mai spinto oltre e per me va bene, nonostante lo conosco da 8 mesi a volte rimane ancora un mistero capire la sua personalità.

"Bene ora spara" mi risvegliai da uno stato di trance e sparai.. Centro! Dritto al cuore.

"Vedi?Devi rilassarti e se hai la giusta concentrazione qualsiasi persona vicino a te non potrà distrarti" Dopo aver appoggiato la pistola sul tavolinetto sotto di me mi girai e ci trovammo faccia a faccia a poca distanza

"Non pensare che sia merito tuo" lo sfidai. Una cosa che ho notato è che siamo entrambi due teste calde e ci piace sfidarci per vedere chi dei due l'avrà vinta

"Faccio finta di crederti" mi disse con quel sorrisetto furbo continuando a guardarmi, alternando il suo sguardo tra i miei occhi e le mie labbra, poi sentì la presa sui miei fianchi intensificarsi, dopo alcuni secondi si avvicinò a me tanto che le nostre labbra con un minimo movimento si potevano sfiorare e all'improvviso entrò Maria facendoci prendere un colpo "Cloe è il momento" disse solo. Io e Alec ci allontanammo ancora di più poi dopo un lungo respiro lo sorpassai "Arrivo" dissi andando verso Maria mentre sentivo Alec venirmi dietro.

La forza di rialzarsiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora