Cap 7

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I giorni seguenti affiancai ancora il dott. Sheperd e andò tutto in modo tranquillo: seguivamo i pazienti e nelle ore di pausa parlavamo come due vecchi amici.

Il dott. Sheperd è l'unico dottore con cui mi sento tranquilla, penso sia perchè è stato il primo ad essere paziente e disponibile con me, mi ha messo subito a mio agio e poi sono  tranquilla perchè non ci prova con me come altri dottori anzi al contrario mi parla sempre della sua piccola e dolce Zoe e di sua moglie Meredith; le ho conosciute entrambe e mi sono subito affezzionata alla piccolina e con Meredith siamo andate subito d'accordo, loro sono una coppia che più li vedo insieme e più pensi che non ci sia coppia più perfetta.

Oggi inizio il mio primo turno con il dott. Scott e non so perchè sono nervosa.                                                Una volta che mi sono cambiata vado a vedere i turni e lì ci trovo proprio il dott Scott, impegnato a leggere una cartella.

"Buongiorno" gli dico appena arrivata, lui mi guarda e non risponde, dopodichè ritorna a guardare la cartella.

"Ma buongiorno anche a te Cloe, hai visto che bella giornata?! Si dott. Scott è proprio bella" dico ad alta voce tra me e me facendo finta che lui mi abbia risposto ed io di conseguenza gli rispondevo educatamente.

La persona in questione si gira, mi guarda e sorride sotto i baffi nascondendo la risata con un colpo di tosse poi ancora una volta ritornò a quello che stava facendo ma ancora gli vedevo il mezzo sorriso sulle labbra che gli avevo procurato facendo quel monologo e inoltre scuoteva la testa divertito.

"Oggi mi accompagnerai al pronto soccorso, dovrai essere scattante e non voglio errori" mi disse serio una volta chiusa la cartella che stava analizzando fino a pochi attimi fa

"Si signore" risposi portandomi la mano alla testa imitando il saluto militare.

Lui rimase un'attimo a guardarmi come per capire se ero scema o avevo una qualche sorta di disturbo mentale

Andammo al pronto soccorso e una volta arrivati la prima cosa che vidi era molta confusione, pazienti con dottori e familiari, infermiere che ripulivano dov'era necessario, ambulanze che portavano i feriti con i diversi codici come ad esempio il rosso per i più gravi, il giallo per quelli meno gravi e il verde per i pazienti non in fin di vita.

Il pronto soccorso dispone di 15 posti letto più 4 letti ma questi sono situate in stanze chiamate "bagdad" e sono riservate per i pazienti che hanno ferite d'arma da fuoco; ogni angolo ha una propria funzione come per esempio: sala trauma, sale più tranquille per i pazienti meno gravi e altro ma può succedere spesso che quando ci sono emergenze di grandi portate( come ad esempio un numero elevato di  feriti gravi) allora tutte le stanze disponibili vengono usufruite.

Seguii il dott. Scott verso un paziente appena arrivato

infermiere ambulanza:" Donna , 35 anni, incinta di 5 mesi, ha avuto un incidente con la macchina. Lamenta forti dolori al petto, glasgow 3"

Dott. Scott: "ok, letto 4"

Una volta entrata nella stanza mi preparai subito per attaccare fili, flebo e tutto ciò che era necessario

Dott Scott: "al mio 3 la spostiamo dalla barella al letto. 1.2 e 3"

Una volta a letto attaccai subito gli elettrodi, dei fili che a loro volta sono attaccati ad un macchinario che permette di vedere il battito cardiaco, saturazione e pressione; poi attaccai le flebo nel mentre che il dott. Scott visitava la paziente

Dott. Scott: "signora mi dice il suo nome?"

Paziente:" mi chiamo Alexia Smith"

Dott. Scott: "ok signora Smith, come si sente? le fa male qualcosa?"

Paziente: "mi fa male il petto, ma vi prego controllate come stà il mio bambino"

Il dottore fece subito un'ecografia per vedere le condizioni del bimbo

Dott. Scott: "allora.. il suo bambino stà bene, non ha riportato nessun danno ma quello che mi preoccupa è il suo respiro accellerato, quindi le faccio fare un' ecg ( eletto-cardio-gramma)"

Dopo aver parlato con la paziente si rivolse a me " fai un controllo del sangue, pannello metabolico, somministragli dei fludi e per la respirazione l'aiutiamo con dell'ossigeno. Torno dopo per vedere come và"

"Si, dottore" gli risposi e andai subito dalla paziente per mettergli l'ossigeno e fare gli esami.

Una volte arrivate le risposte delle analisi, le portai al dott. Scott e mentre controllava i valori il suono di emergenza della signora Smith suonò così andammo subito da lei

"La saturazione dell'ossigeno è scesa" dissi al dott. Scott

"Aumentiamo l'ossigeno allora" e dopo pochi minuti i valori ritornarono stabili.

Dott Scott: "allora sign. Smith, l'incidente ha fatto si che la cintura di sicurezza abbia compresso la gabbia toracica e con il colpo dovuto all'impatto ha causato una lieve compressione ai polmoni. Si chiama contusione polmonare ed è appunto il dolore causato dalla lesione alla gabbia toracica, per questo ha difficoltà respiratorie. Non è così grave ma dovrebbe cercare di fare meno sforzi possibili per lei e per il bambino. Questa notte la teniamo in osservazione poi se tutto va bene, può tornare a casa."

Paziente:" Grazie mille dottore"

Così riviste le ultime cose la lasciammo riposare ed andammo via.

La forza di rialzarsiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora