145-Funerale giapponese

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Adesso era così strano andare lì...Invece che intrufolarsi di nascosto, Jungkook poteva tranquillamente entrare dai cancelli come un ospite ufficiale, che è sempre il benvenuto. Magari un giorno verrà a vivere qui con l'uomo che ama...Tutto dipendeva da come sarebbe andata quella giornata.

La sua relazione con Jimin era iniziata solamente la notte prima e forse la sua fine sarebbe arrivata subito, rendendola così la più breve che l'assassino avesse mai avuto.

Il giovane uomo incontrò Jimin all'inizio delle scale a chiocciola. "Ti ringrazio per aver deciso di accompagnarmi anche in questo." Jimin diede un bacino alla guancia di Jungkook e quest'ultimo cercò di fargli un sorriso, ma gliene uscì uno debole e forzato dato che pensava alle informazioni che avrebbe dovuto condividere.

Camminarono insieme fino all'area appartata di Jimin e durante il tragitto venne fuori che, quando erano piccoli, il principe e Jai uscivano spesso in quel posto. Il principe era stato deluso dal fatto che la bara di Jai non fosse stata messa in una zona speciale del giardino...Il cavaliere amava la serenità di quel luogo, persino più di Jimin.

Il maggiore si abbassò e posizionò il piccolo memoriale accanto ad un'alta quercia, vicino all'antica fontana. "Spesso provava a mettere di nuovo in funzione le cose vecchie. Sfortunatamente non ebbe successo." Spiegò Jimin guardando la fontana, mentre il minore lo guardava con un volto cupo.

"Il suo funerale in Giappone è stato davvero triste...C'era una fontana come questa nel cortile, però era più grande e funzionava." Jimin sospirò al ricordo della cerimonia e Jungkook si strozzò leggermente.

"Aspetta, quindi tu sei andato in Giappone per il funerale? Non in Corea?" Chiese incredulo.



Sweet Killer [KOOKMIN/JIKOOK]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora