29-Non sei molto bravo

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Jimin se ne stava seduto sul letto con gli occhi puntati sulla porta della sua camera. Se quell'uomo lo stava stalkerando, allora molto probabilmente controllava anche il suo Twitter, quindi sarebbe dovuto entrare dalla porta che il principe stava fissando.

Ma non fu così, Jimin fece scattare la testa verso il rumore della finestra spalancata. Non c'erano blocchi su di essa perché si trovava al 5 piano e molti non avrebbero mai osato scalare una tale altezza. Jimin balzò in piedi appena quell'uomo si catapultò nella sua stanza.

"Sei pazzo? Come hai fatto ad arrampicarti fin qui? Non c'è niente su cui ci si possa aggrappare." Jimin era incredulo.

"E chi ha detto che mi sono arrampicato? Esistono un sacco di modi per poter raggiungere il tetto. Mi sono semplicemente calato giù fino alla tua finestra." Jungkook cominciò a camminare dritto verso il principe stringendo la presa sul pugnale.

"Nessuno ti ha insegnato le buone maniere? Stai fermo." Chiese Jimin deridendo Jungkook mentre sferrò il primo colpo.

Il principe lo schivò spostandosi di lato e poi si allontanò. "Uh uh, non si tocca. Ora mi dirai perché sei qui." La mascella di Jungkook si serrò mentre cercava di avvicinarsi a Jimin.

"Non è ovvio? Sono qui per ucciderti. So che non c'è nessuno fuori dalla tua porta." Continuò a inseguire il principe per la stanza.

"Aw, controlli il mio Twitter, che carino." Jimin ridacchiò e saltò sul letto per un soffio, allontanandosi così dall'uomo che gli stava alle calcagna.

"Perché non mi rendi le cose più facili e muori velocemente?" Jungkook si lanciò per colpire Jimin e quest'ultimo afferrò il braccio dell'assassino giusto in tempo, la punta della lama distava pochi centimetri dalla sua faccia.

Lottarono in quella posizione per un po', ma poi Jimin sferrò una ginocchiata sul pacco di Jungkook.

"Devi proprio essere un novellino se credi che ti aiuterò a porre fine alla mia vita." Sogghignò il principe.

Jungkook si raddrizzò coprendo il punto dolorante "Novellino? Per tua informazione sono uno dei migliori assassini da queste parti." Si vantò Jungkook con un sorriso.

Jimin scosse animatamente la testa "Quindi sei un assassino?" Jungkook lo ignorò e avanzò per attaccarlo nuovamente.

Jimin deviò il braccio di Jungkook in un battito di ciglia e improvvisamente l'assassino si ritrovò con un coltello puntato alla gola.

"Non sei molto bravo vero?" Jimin rise sotto i baffi. "Se tu sei uno dei migliori allora è davvero una tristezza." Quelle parole fecero andare fuori di testa Jungkook che strattonò la mano di Jimin lontano dal suo collo. Dopodiché prese il principe per il collo e lo sbatté contro il muro.

"Non sfidarmi cazzo." Sbottò.

Una risata arrogante uscì dalla bocca di Jimin "Cosa hai intenzione di fare? Vuoi uccidermi?" Jimin si prese gioco di Jungkook con un broncio falso. "Non hai avuto molta fortuna in questo."

Jungkook era onestamente senza parole. Durante la sua carriera non aveva mai visto qualcuno che con così tanta nonchalance accettava di essere il bersaglio di un assassino.

Un acuto grido di dolore venne emesso da Jungkook appena il principe affondò nel suo fianco un piccolo coltello. In seguito con il piede fece cadere Jungkook a terra.

"Non puoi essere così bravo come dici, se poi lasci armato il tuo obbiettivo." Jimin rise quando Jungkook tirò fuori il coltellino e il sangue cominciò a fuoriuscire macchianogli i pantaloni.

"Continua pure, ma adesso levati di torno. Magari allenati un po' prima di riprovarci." Jimin diede le spalle al nemico per andare ad aprire la porta della sua camera, ma appena si voltò Jungkook era già sparito insieme al piccolo e fidato coltellino del principe.

"Immagino che abbia imparato la lezione huh." Jimin ridacchiò.

Sweet Killer [KOOKMIN/JIKOOK]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora