60-Scarabocchi

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Jimin sospirò profondamente sfregandosi la fronte, perché a un certo punto Hoseok non riuscì più a tenere a bada le risatine.

"Hobi, per favore vattene." Richiese Jimin e Hoseok ne fu volentieri obbligato.
Uscì fuori dalla sala silenziosa e dopo che la porta con un click si chiuse alle sue spalle, rise così forte che lo sentirono anche dall'altra parte.

"Iniziamo?" Suggerì Jimin, così che gli uomini e le donne davanti a lui fornissero il resoconto sul benessere del paese.

Il tempo scorreva lentamente e Jimin si avvicinò alla finestra per guardare fuori, mentre i consiglieri discutevano su cosa il popolo volesse. Le loro voci vennero bloccate fuori dai suoi pensieri, che ovviamente erano rivolti al suo assassino e a ciò che era accaduto la sera prima.

Il principe aveva sviluppato una vista acuta da quando Jungkook aveva iniziato a prenderlo di mira ed era sempre in grado di avvistare dove l'assassino fosse. Quel giorno non fu diverso dagli altri, infatti, Jimin vide Jungkook entrare nel parco.

Il principe prese un foglio di carta e una penna dal tavolo ed iniziò a scarabocchiarci qualcosa sopra.

"Cosa sta scrivendo sire?" Domandò Yoongi.

"Niente." Jimin rimise il tappo alla penna, ritornò alla finestra e sbatté contro ad essa il foglio sostenendolo con il palmo, mentre il suo corpo era rivolto nella direzione opposta.

Sweet Killer [KOOKMIN/JIKOOK]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora