𝖈𝖎𝖓𝖖𝖚𝖊 • hot dogs e scommesse

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Magic Island - TXT

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"Jagi-ah, dove sei?" la voce impastata dal sonno ma preoccupata allo stesso tempo di Dahye risuonò nell'auto grazie al viva voce. 

"Avevo bisogno di fare un giro" le risposi appoggiandomi al sedile di pelle e rabbrividendo sentendo l'aria fresca del mattino penetrare nelle mie ossa. 

"Sono le 6:30 del mattino, quale giro hai fatto che ti ha tenuto via tutta la notte?!" alzò un po' la voce, ma era come se le sue parole mi entrassero da un orecchio ed uscissero dall'altro. 

Non avevo le forze per ascoltarla.

"Tranquilla piccola, sono quasi nel parcheggio dell'appartamento" la sentii emettere un verso di frustrazione. 

"Kim Taehyung, sei fortunato che sto uscendo ora di casa, sennò te le avrei suonate di brutto" concluse lei riattaccando e facendomi ridacchiare per la minaccia. 

Oggi era giovedì ed il giovedì era il mio giorno libero se non per casi estremamente importanti, quindi potevo semplicemente andare a dormire. 

Avevo bisogno di quelle ore di tranquillità che passavo a fare avanti e indietro con l'auto per la città: nelle strade non c'era anima viva e questo mi dava spazio per liberare la mente e ascoltare in continuazione quel singolo disco Jazz dal quale ero ossessionato. 

Parcheggiai l'auto e raccolsi portafoglio e telefono da sotto il sedile dirigendomi verso la porta d'entrata. 

L'odore di cannella ed arancia dell'appartamento appartenente alle candele della mia ragazza mi investì non appena misi piede nel soggiorno e l'insopportabile ordine di esso mi si presentò davanti. 

Dahye non c'era, era già probabilmente fuori già da un po'. 

Lavorava come guida in una galleria d'arte e forse era proprio per questo motivo che avevano legato in primo luogo. 

Ero rapito dal modo in cui la ragazza dipingeva: riusciva a trasformare una tela monotona in un capolavoro soltanto con qualche colpo di pennello. 

Sarei potuto restare ore ed ore a guardarla passare su quelle tele bianche miriadi di tempere differenti. 

L'arte era questo per me: tanti scarabocchi incomprensibili da vicino che poi allontanandosi andavano a formare qualcosa di meraviglioso; ero estasiato solamente alla vista di colori così sgargianti e figure così imponenti. 

'Forse è l'arte che ci tiene ancora uniti' pensai riflettendo. 

Quando litigavamo per scusarsi Dahye dipingeva per me mentre io suonavo per lei. 

Era quasi come se fosse un accordo non scritto tra noi due. 

Sorrisi debolmente al pensiero anche se sapevo perfettamente che i sentimenti che c'erano all'inizio tra di noi ormai non esistevano più. 

Sentivo di non provare più quel sentimento inebriante, quella passione, quel fuoco ardente per la ragazza, ma le volevo bene. 

Tantissimo bene, e amavo prendermi cura di lei come lei di me, ero affezionato a lei. 

A volte mi sentivo quasi come se io e Dahye fossimo una di quelle coppie sposate da anni ed anni che vivevano con la compagnia dell'altro senza tutta la pressione di una relazione, e mi piaceva pensarla così. 

Detective Kim | 𝕜𝕥𝕙 𝕩 𝕡𝕛𝕞 [COMPLETA] ✔️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora