𝖖𝖚𝖆𝖙𝖙𝖗𝖔 • benvenuto, park jimin

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ghostin - Ariana Grande

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La mattina successiva lasciai un'assonnata Dahye che mi supplicava di tornare a dormire per dirigermi in centrale, uscendo a passo svelto dall'appartamento per trovarmi davanti Hobi nella volante che mi salutava con la mano. 

"Sei più silenzioso del solito stamattina" notò tenendo le mani ferme sul volante e guardando prima a destra poi a sinistra per immettersi nella strada. 

"Non ho molto di cui parlare" risposi io guardando fuori dal finestrino e beandomi della vista delle prime foglie che cadevano dagli alberi. 

Grazie a Dio esisteva l'autunno.

"Sei sempre molto loquace, mi sembra strano" scherzò lui donandomi un caldo sorriso e parcheggiando finalmente l'auto nel posto assegnato. 

"Molti pensieri per la testa, Hobi" ammisi osservandolo slacciarsi la cintura di sicurezza e sbuffare fissandomi.

"Beh, spero il caso di oggi ti sgombri un po' la mente," aprì la portiera dell'auto mettendomi una mano sulla spalla ed uscendo da essa rassicurandomi "ti piacerà". 

Detto questo la chiuse dietro di sé con un tonfo camminando veloce verso l'edificio e lo scorsi farmi la linguaccia. 

"Hoseok Hyung!" urlai come ad intimarlo di aspettarmi, ma si voltò con un sorriso furbo chiudendo la pesante porta della centrale dietro a sé. 

Sospirai fissando il mio riflesso nello specchietto dell'auto incerto sul da farsi. 

Non avevo la minima voglia di lavorare ma ultimamente facevo tutto per distrarmi da quello che succedeva nel mio cervello poiché non aveva mai portato a nulla di buono.

Stamattina il vento era particolarmente forte, e dovetti allacciare la giacca dell'uniforme fino all'ultimo bottone prima di uscire dall'abitacolo e dirigermi verso l'entrata. 

"Signore!" mi voltai verso la direzione della persona che mi stava chiamando. Park Jimin. 

"Buongiorno, sono felice stia bene!" mi salutò con un sorriso smagliante e non potei fare a meno di notare la sua improvvisa modifica mossa debolmente dal vento. 

"Agente Park, nuovo colore?" mi schiaffeggiai mentalmente per il tono con cui uscì la constatazione. 

Stavo forse diventando troppo buono? 

Non avrei mai voluto che si approfittasse di un mio momento di bontà in qualsiasi modo, no anzi non lo avrei permesso a nessuno.

Mi schiarì la voce per tornare composto come al solito e Jimin arrossì improvvisamente, prendendo la frase come un complimento e chinandosi per ringraziarmi mostrando maggiormente la testa bionda. 

"Sì signore, da ieri pomeriggio" rispose tenendomi la porta per entrare con un'espressione soddisfatta. 

"Oh Jimin, il biondo ti dona!" urlò l'agente Soo dalla sua scrivania mostrando al ragazzo un pollice in su facendogli colorare ancora di più le gote.

 Mi chiedevo come mai arrossisse ad ogni singolo complimento e perché soprattutto sembrasse sempre così innocente e ingenuo. 

Era davvero così imbarazzato per tutto? 

Pensavo fosse arrossito perché era da parte mia, il suo superiore che lo comandava a bacchetta, ma in realtà sembrava succedesse con tutti. 

"È agente Park per lei" corressi la ragazza stringendo la mascella e fulminandola con lo sguardo.

Detective Kim | 𝕜𝕥𝕙 𝕩 𝕡𝕛𝕞 [COMPLETA] ✔️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora