𝖉𝖎𝖈𝖎𝖆𝖘𝖘𝖊𝖙𝖙𝖊 • ci penso io a te

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Easy - Camila Cabello

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- smut alert -

Taehyung, 10 maggio 2019

Era passato ormai qualche giorno dalla riconciliazione con Jimin e le cose con lui andavano a gonfie vele: era fermamente convinto di potermi far cambiare idea sull'amore e fino ad ora mi stava trattando meglio di chiunque altra persona nella mia vita. 

Forse anche meglio dei Jung nonostante loro fossero le persone più amorevoli al mondo.

Nessuno però mi avrebbe potuto far cambiare idea: troppe persone mi avevano già convinto l'amore fosse solo una grande cazzata e che fosse solo una scusa per non sentire la solitudine, quindi non ci credevo.

Nonostante tutto però ero grato al ragazzo, mi stava facendo sentire bene e sapere che a qualcuno importava di me, anche se non potevo dire lo stesso di Dahye.

Non mi calcolava quasi più, la vedevo spesso guardare il telefono sorridendo e si rifiutava di darmelo o mostrarmi le sue chat, arrivava sempre ad orari improponibili e stava ore ed ore in chiamata con la sua migliore amica.

Sembrava avere una cotta da liceale e mi faceva solamente ridere.

Se avesse detto di starmi tradendo a questo punto non mi sarei nemmeno sorpreso, avrebbe solamente distrutto ancora di più la poca dignità che mi rimaneva.

"A cosa pensi?" Jimin si sedette su un gradino di cemento di fronte a me mentre aspettavamo arrivasse Seokjin con la squadra di paramedici a trasportare il cadavere in ospedale.

"A tante cose" sospirai togliendomi la giacca di dosso poiché il sole mi stava battendo proprio sulla testa e mi faceva sudare.

L'estate doveva ancora arrivare ma qua a Seul già partivano quelle giornate calde da morire alternate a grandi acquazzoni, quelle per le quali non sapevi mai come uscire vestito la mattina.

Jimin increspò le labbra annuendo e facendomi sorridere debolmente alla sua espressione, probabilmente trattenendosi dall'avvicinarsi a me poiché eravamo in ambiente lavorativo.

"Tu invece a cosa pensi?" gli domandai io a mia volta alla vista del suo sguardo perso rivolto verso di me, ridacchiando per la sua espressione sorpresa e le guance leggermente arrossate.

"A te" ammise facendomi aggrottare le sopracciglia guardandolo storto.

Era ancora troppo strano per me sentirmi dire queste cose e non lo avrei mai ammesso al biondo ma mi mettevano abbastanza in imbarazzo.

Il ragazzo rise di gusto alla mia espressione confusa.

"Volevo dire che stavo pensando a cosa ti piace e cosa non ti piace mangiare" ridacchiò spiegandomi e facendo sì che il mio sguardo si rilassasse.

"Prendiamo la pizza d'asporto visto che Jungkook non c'è. Pensavo di ordinare qualcosa per te senza l'ananas e il piccante perché so che non ti piacciono" mi sorrise mostrando il dente storto e facendomi intenerire.

Se ne era ricordato; le uniche persone che si erano mai preoccupate per me erano stati i Jung e la mia non-più-così-tanto ragazza.

Era una sensazione nuova per me sentire una cosa del genere ma allo stesso tempo mi piaceva, mi faceva sentire speciale se si potesse dire così.

Detective Kim | 𝕜𝕥𝕙 𝕩 𝕡𝕛𝕞 [COMPLETA] ✔️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora