Detective Kim | 𝕜𝕥𝕙 𝕩 𝕡𝕛𝕞 [COMPLETA] ✔️

𝖙𝖗𝖊𝖓𝖙𝖆𝖘𝖊𝖙𝖙𝖊 • poi nulla

Tonight - Jin

2:14 ─────────o── - 0:39

⇄   ◃◃  Ⅱ  ▹▹   ↻

≻───── ⋆✩⋆ ─────≺

"Lily?" chiamai entrando nell'appartamento buio e tastando il muro alla cieca per trovare l'interruttore, quasi inciampando nel portaombrelli. 

"Dove sei?" la chiamai, finalmente riuscendo ad illuminare la stanza e vedendola accoccolata sul divano senza neanche degnarmi minimamente di uno sguardo. 

Almeno un 'ehi, sono qua' non sarebbe guastato.

Non sapevo per quale motivo quel gatto avesse sviluppato un certo odio verso di me. 

Forse per l'odore di Yeontan sui vestiti? 

Ma non poteva essere, Jimin aveva sempre l'odore di Yeontan addosso eppure la gattina era innamorata di lui. 

Nonostante tutto, quell'odio era reciproco.

"Hai fame?" domandai togliendomi le scarpe, allungandomi per vedere la porta di Jungkook spalancata e le luci spente. 

Doveva essere all'università. 

Il gatto cominciò a miagolare ripetutamente scendendo dalla comodità del divano per girarmi attorno alle gambe, strusciandosi in attesa di cibo. 

'Ruffiana' pensai ridacchiando e camminando verso la cucina per cercare il patè nel frigorifero. 

A Jimin si era rialzata la febbre pomeriggio e si era svegliato tutto preoccupato per 'la sua Lily' ed il fatto che non avesse probabilmente mangiato a pranzo, quindi avevo dovuto lasciarlo con Yoongi in ospedale e guidare fino al suo appartamento per sfamarla. 

Forse era una cosa mia ma i gatti non mi erano mai piaciuti particolarmente e questo doveva in qualche modo infierire sul suo comportamento verso di me. 

Mentre cercavo qualsiasi sbobba le dovessi dare nel frigo saltò sul bancone della cucina ed io la adocchiai stranito. 

"Ma ti permettono di stare lì?" le domandai, non pretendendo alcuna risposta a parte i suoi grandi occhi verdi in contrasto con il pelo nero come la pece che mi fissavano. 

"Come immaginavo" commentai ridacchiando e cominciando a riempire la sua ciotola di cibo, arricciando il naso per il forte e nauseabondo odore di pesce. 

"Ma come fai a mangiare questa roba?" domandai a vuoto poggiandogliela a terra e guadagnandomi una leccata sulla mano prima che si buttasse sul cibo abbuffandosi. 

'Felice lei' pensai facendo spallucce.

Avrei sfruttato l'occasione per andare nella camera di Jimin a raccattare un po' dei suoi vestiti per portarli in ospedale: mi diressi lungo il corridoio aprendo la sua porta e vendendo investito dal famigliare profumo dell'ammorbidente di Jungkook. 

Gli aveva dovuto lavare le lenzuola mentre se ne stava a casa mia probabilmente.

Jungkook era sempre stato quel tipo di persona che faceva le cose per gli altri senza che nessuno domandasse nulla.

Iniziai a rovistare nell'armadio tirando fuori magliette, pantaloni, calzini, tutte cose abbastanza comode da poter tenere anche nel letto, e quando finalmente mi voltai per piegarle meglio e metterle in una borsa una cartelletta color avana poggiata sul letto catturò la mia attenzione. 

'Taehyungie' vi era scritto su una piccola etichetta bianca applicata con cura su di essa. 

La curiosità invase il mio corpo.