𝖛𝖊𝖓𝖙𝖎𝖈𝖎𝖓𝖖𝖚𝖊 • okay

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Modern Loneliness - LAUV

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Taehyung, 28 giugno 2019

Fissavo il tabellone di sughero con sguardo perso dentro al mio ufficio, domandandomi per quale motivo le cose non tornassero con una mano a torturarmi le radici dei capelli. 

Eppure avevo analizzato qualsiasi svolgimento dei fatti, qualsiasi percorso, qualsiasi arma, ma ancora non riuscivo ad arrivare a nessuna conclusione. 

Sospirai sconfitto percorrendo i fili rossi con lo sguardo fino a che non percepii una presenza alle mie spalle carezzarmi la schiena facendomi sorridere debolmente e rilassare le spalle.

Ero grato della sua discrezione e conosceva perfettamente la sua posizione limitando i nostri contatti al minimo necessario, per non essere beccati da nessuno e rischiare di perdere il lavoro.

Era come giocare con il fuoco averlo così vicino a me.

Ma ne avevo bisogno. 

"Non dovresti stressarti così tanto" sussurrò ponendomi la mano sulla spalla in modo amorevole e, anche se dall'esterno sarebbe potuta solamente sembrare un'azione fraterna, percepivo fosse il suo modo di confortarmi. 

"Sento di essere così vicino alla risoluzione del caso ma non riesco a capire dove sto sbagliando" finalmente puntai gli occhi nei suoi mentre si metteva davanti a me sorridendo ed annuendo con il labbro inferiore tra i denti. 

La camicia dell'uniforme finalmente gli stava giusta, non più larga come prima, e non potei non gonfiare il petto fiero di essere stata la persona che lo stava facendo finalmente uscire dal quel circolo vizioso. 

"Va tutto bene?" domandò poi ed ero certo lo chiese poiché lo avevo praticamente costretto contro la sua volontà a tornare da Jungkook per non far sospettare il maknae di nulla. 

Sapevo riservasse ancora un po' di amarezza per quel gesto ma lo avevo fatto anche per lui.

Annuii mentre prendeva la mia mano piena di anelli nelle sue e giocherellava con essi guardandomi rattristito, con le labbra piegate in un broncio. 

"Non volevo lasciarti da solo però" ammise ed io scossi il capo guardandolo con un sorriso in volto e gli occhi che brillavano.

"Io sto bene, sono abituato" lo rassicurai "ma allo stesso tempo non vorrei il nostro segreto finisse nelle mani sbagliate" sospirai stringendo la presa attorno ad un suo dito.

"Tra parentesi, anche io disapprovo questa tua idea e la determinazione che ci stai mettendo nel provarmela. Potresti essere licenziato dal mio superiore per questo, Jiminie" il biondo mollò la presa ed allacciò le braccia attorno alla mia vita nascondendo il volto nell'incavo del mio collo. 

"Ti ho detto che non devi contestare, perché è stata una scelta mia" ridacchiò poggiando debolmente le labbra calde e bagnate sul mio collo e stringendo le braccia avvicinandomi al suo calore. 

Improvvisamente qualcuno irruppe dentro l'ufficio facendo staccare di colpo il ragazzo e tingere le sue guance di un color scarlatto abbastanza intenso. 

Jung Hoseok. 

"Cosa stavate facendo voi due?" domandò con un sorrisino sulle labbra mentre roteavo gli occhi fulminandolo con lo sguardo infastidito. 

Detective Kim | 𝕜𝕥𝕙 𝕩 𝕡𝕛𝕞 [COMPLETA] ✔️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora