Never Not - LAUV
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"Terra chiama Taehyung" sentii un dito toccarmi leggermente il volto e la prima cosa che vidi non appena aprii debolmente gli occhi fu il sorriso e un 'sei sveglio!' da parte del mio migliore amico.
"Hyung, cosa è successo?" feci per alzarmi quando un dolore acuto alla spalla sinistra mi fece pentire di essermi solamente mosso.
"Ehi, vacci piano" si avvicinò Hobi sedendosi su uno sgabello accanto al mio letto e carezzandomi la testa.
I muri bianchi e l'odore pungente di medicinali e disinfettante mi fece capire di essere in un ospedale e i miei occhi caddero sul minuscolo ago inserito a livello dell'avambraccio che mi creava una sensazione strana nella pelle; minuscola aureola violacea attorno ad esso come se avesse voluto imprimere la sua presenza in me e ricordarmene anche nei giorni successivi.
Cercai di non andare nel panico ma non ero una persona a cui piacevano molto gli ospedali, anche perché l'ultima volta in cui ci entrai fu all'età di sei anni quando mia madre morì.
Aveva il cancro, una malattia che neanche mi sarei sognato di immaginare in così tenera età e che mi spiazzò a vederla diventare più debole giorno dopo giorno.
Leucemia: mangiò tutte le sue forze senza pensarci due volte e mi abbandonò a crescere un fratello di quattro anni e una sorella appena nata da solo, senza l'aiuto di nessuno.
Neanche di quell'idiota di mio padre, che pensava solo a bere e portarsi donne a casa.
Nonna morì prima di poterci prendere in custodia.
"Un idiota ti ha sparato mentre eri in giro con il nuovo ragazzo ma Jimin fortunatamente ti ha salvato prima che il tizio potesse sparare un altro colpo" spiegò Hobi guardandomi negli occhi e sorridendo debolmente.
Iniziavo pian piano a ricordare tutto quello che era successo, e mi schiaffeggiai mentalmente per essere stato così stupido.
"Avresti dovuto essere più cauto, sembra tu faccia ancora errori da novellino a volte" continuò lui facendomi alzare gli occhi al cielo nonostante lo riconoscessi.
"Lo so lo so, ma quando l'ho visto sparare in mezzo alla gente sapevo di dover fare qualcosa. Non potevo rimanere là con le mani in mano" risposi deglutendo e sentendo la gola come carta vetrata tossendo un paio di volte fino a quando Hoseok non capì di cosa avevo bisogno passandomi un bicchiere colmo di acqua.
"Grazie" sussurrai appoggiando le labbra al bicchiere e buttando giù il liquido fresco, sospirando per la bella sensazione in gola.
"Non essere troppo duro con Jimin, se non fosse stato per lui chissà dove ti avrebbe ferito il secondo colpo, se non peggio" puntualizzò lui facendomi dover ammettere che probabilmente aveva ragione anche su questo.
"Ha disobbedito agli unici due ordini che gli erano stati imposti" spostai lo sguardo dal mio amico perché sapevo che mi avrebbe guardato con gli occhi dolci per convincermi a cedere.
"Suvvia, è solo un ragazzo!" mi prese il braccio destro scuotendolo leggermente fino a che non iniziai a cercare di togliermelo di dosso.
"Mollami" lo guardai cercando di essere il più spaventoso possibile ma questo lo fece solamente scoppiare in una sonora risata.
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Detective Kim | 𝕜𝕥𝕙 𝕩 𝕡𝕛𝕞 [COMPLETA] ✔️
FanfictionKim Taehyung è l'Ufficiale del Dipartimento di Polizia più importante di Seoul. É un uomo di straordinario talento ma rude, meschino, che elimina la concorrenza e semina cuori spezzati. Scappando da un passato oscuro e un grande segreto si imbatterà...