Never Not - LAUV
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"Terra chiama Taehyung" sentii un dito toccarmi leggermente il volto e la prima cosa che vidi non appena aprii debolmente gli occhi fu il sorriso e un 'sei sveglio!' da parte del mio migliore amico.
"Hyung, cosa è successo?" feci per alzarmi quando un dolore acuto alla spalla sinistra mi fece pentire di essermi solamente mosso.
"Ehi, vacci piano" si avvicinò Hobi sedendosi su uno sgabello accanto al mio letto e carezzandomi la testa.
I muri bianchi e l'odore pungente di medicinali e disinfettante mi fecero capire di essere in un ospedale; i miei occhi caddero sulla cannula inserita a livello dell'avambraccio, che mi creava una sensazione strana nella pelle; si creava poco a poco una minuscola aureola violacea attorno ad essa, come se avesse voluto imprimere la sua presenza in me e ricordarmene anche nei giorni successivi.
Cercai di non andare nel panico ma non ero una persona a cui piacevano molto gli ospedali, anche perché l'ultima volta in cui ci entrai ne uscii senza mamma.
Aveva il cancro, una malattia cruda, meschina, che mi distrusse mentre toglieva tutto a lei.
Leucemia: mangiò tutte le sue forze senza pensarci due volte e mi abbandonò a crescere un fratello di quattro anni e una sorella appena nata da solo, senza l'aiuto di nessuno.
Neanche di quell'idiota di mio padre, che pensava solo a bere e portarsi donne a casa.
Nonna morì prima di poterci prendere in custodia.
"Un idiota ti ha pugnalato mentre eri in giro con il nuovo ragazzo ma Jimin fortunatamente ti ha salvato prima che il tizio potesse ammazzarti" spiegò Hobi serio.
Iniziavo pian piano a ricordare tutto quello che era successo, e mi schiaffeggiai mentalmente per essere stato così stupido.
"Avresti dovuto essere più cauto, sembra tu faccia ancora errori da novellino a volte" continuò lui facendomi alzare gli occhi al cielo nonostante lo riconoscessi.
"Lo so lo so, ma quando ho visto il caos in mezzo alla gente sapevo di dover fare qualcosa. Non potevo rimanere là con le mani in mano" risposi deglutendo e sentendo la gola come carta vetrata tossendo un paio di volte fino a quando Hoseok non capì di cosa avevo bisogno passandomi un bicchiere colmo di acqua.
"Grazie" sussurrai appoggiando le labbra al bicchiere e buttando giù il liquido fresco, sospirando per la bella sensazione in gola.
"Non essere troppo duro con Jimin, se non fosse stato per lui chissà dove ti avrebbe ferito il secondo colpo, se non peggio" puntualizzò lui facendomi dover ammettere che probabilmente aveva ragione anche su questo.
"Ha disobbedito agli unici due ordini che gli erano stati imposti" spostai lo sguardo dal mio amico perché sapevo che mi avrebbe guardato con gli occhi dolci per convincermi a cedere.
"Suvvia, è solo un ragazzo!" mi prese il braccio destro scuotendolo leggermente fino a che non iniziai a cercare di togliermelo di dosso.
"Mollami" lo guardai cercando di essere il più spaventoso possibile ma questo lo fece solamente scoppiare in una sonora risata.
"Non lo intendi sul serio, Taehyungie" il modo in cui Hoseok mi trattava sempre, come se fossi il suo fratellino più piccolo (anche se in un certo senso era così), mi faceva venir voglia di suonargliele di santa ragione.
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Detective Kim | 𝕜𝕥𝕙 𝕩 𝕡𝕛𝕞 [COMPLETA] ✔️
FanfictionKim Taehyung è l'Ufficiale del Dipartimento di Polizia più importante di Seoul. É un uomo di straordinario talento ma rude, meschino, che elimina la concorrenza e semina cuori spezzati. Scappando da un passato oscuro e un grande segreto si imbatterà...
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