𝖙𝖗𝖊𝖉𝖎𝖈𝖎 • ops

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To Each His Own - Talos

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Fui svegliato improvvisamente dalla suoneria del mio telefono che si fece spazio nell'abitacolo e cercai di fare estrema attenzione a non svegliare il grigio che ancora dormiva su di me con il volto nell'incavo del mio collo, spostandomi cautamente verso l'aggeggio elettronico.

"Pronto?" parlai a bassa voce passando una mano sulla sua schiena e sorridendo debolmente non appena strinse le braccia attorno al mio busto ancora nel mondo dei sogni. 

"Tae? Riesci a sentirmi?" la voce di Hoseok si fece spazio e annuii anche se sapevo non potesse vederlo. 

"Sì" risposi sentendo il suono di clacson e macchine che correvano sulla strada dall'altra parte della cornetta, probabilmente indicando fosse vicino a una strada. 

"Siamo sulla statale, stiamo arrivando. Mi dispiace avervi lasciato là tutta la notte ma la tempesta ci ha impedito di raggiungervi" parlò dispiaciuto.

"State bene? Mancheranno circa 20 minuti alla destinazione" comunicò lui e feci un sospiro di sollievo. 

Grazie a Dio la notte era passata liscia e stavano tornando a prenderci. 

"Stiamo bene Hobi, sbrigatevi che sto morendo di fame" lo canzonai facendolo ridacchiare e terminai la chiamata poggiando il telefono sul sedile del passeggero, per poi portare la mano sulla nuca di Jimin e carezzargli i capelli.

Era così carino che quasi mi dispiaceva svegliarlo, quindi lo lasciai dormire per un'altra decina di minuti sentendo il suo cuore battere lentamente contro il mio petto e vedendo la sua schiena alzarsi ed abbassarsi ad ogni respiro. 

Le labbra schiuse debolmente screpolate e le mani che tenevano ancora strette la mia camicia nonostante fossero cadute lungo i miei fianchi durante la notte lo facevano sembrare ancora più piccolo di quello che era. 

Sarei potuto rimanere così per ore e ore, ma se ci avessero trovato in una posizione così compromettente saremmo potuti finire nei guai. 

"Jimin?" sussurrai al suo orecchio e lo vidi voltare la testa in direzione opposta alla mia accoccolandosi al mio petto così gli passai l'altra mano sulla schiena sentendo il suo calore avvolgermi nuovamente. 

Finalmente scorsi i suoi occhi aprirsi leggermente per poi richiudersi per il sole che picchiava sul finestrino del guidatore e mi morsi il labbro per trattenere il sorriso che rischiava di farsi largo sul mio volto alla vista del suo broncio. 

"Jimin i ragazzi stanno arrivando, è meglio se ti alzi" ridacchiai carezzandogli un fianco e gli vidi alzare la testa di scatto con le gote rosse. 

"I-io mi d-disp-" cercò di dire alzandosi in piedi ma sbatté la testa contro il tettuccio dell'auto e la schiena contro il volante facendomi ridere. 

"Mi scusi signore, non mi sarei dovuto addormentare così" parlò quasi viola dall'imbarazzo risistemandosi sul sedile del passeggero senza guardarmi e passandosi una mano tra i capelli per sistemarli. 

"Non ti preoccupare Jimin, ho solo le gambe un po' addormentate" lo guardai io facendogli nascondere il volto tra le mani. 

In realtà ero sorpreso dal mio autocontrollo avendo avuto il fondoschiena del grigio premuto esattamente là sotto tutta la notte: ero anche riuscito a dormire bene a differenza del solito. 

Detective Kim | 𝕜𝕥𝕙 𝕩 𝕡𝕛𝕞 [COMPLETA] ✔️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora