𝖙𝖗𝖊𝖓𝖙𝖆𝖘𝖊𝖎 • solo un'altro giorno

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We Are Bulletproof: The Eternal - BTS

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Taehyung, 14 settembre 2019

"Taehyung, calmati" Hoseok mi guardò negli occhi parlando con voce pacata ma io semplicemente scossi la testa portandomi una mano ai capelli e tirandoli per la frustrazione. 

Come potevo?

"Come cazzo faccio a calmarmi, Hobi?! Lo hanno portato via" esitai mentre la voce mi tremava "i-io ... non si svegliava più" i miei occhi bruciavano mentre la voce si incrinò sull'ultima vocale.

Fottute emozioni. 

Hoseok mi aveva portato di forza nel parcheggio dell'ospedale per cercare di calmarmi un po', ma i suoi metodi non sembravano funzionare. 

Non voleva spaventassi Jimin dando di matto con lui nelle vicinanze.

E gliene ero grato perché effettivamente non sarei riuscito a controllarmi.

La mattina stessa avevo cercato di svegliarlo per fargli prendere la medicina ma non rispondeva e pensavo il mio cuore si fosse sgretolato nel petto.

Non avevo mai provato così tanto terrore quanto quello del tragitto tra l'appartamento e l'ospedale.

Fortunatamente nessuno del dipartimento mi aveva fermato poiché avevo di certo superato il limite di velocità diverse volte.

"Ascolta" continuò con voce calma "non si svegliava poiché era troppo debole. Non aveva nulla in corpo, non hai detto che ha continuato a vomitare per tre giorni interi?" mi mise la mano sulla spalla ma mi scostai, accucciandomi al terreno e percependo ancora il calore salire dall'asfalto per bollente giornata di fine estate appena passata. 

"Non è sbagliato avere paura, soprattutto per la persona che ami" mi fece sedere sul bordo del marciapiede mentre le lacrime oramai scorrevano sulle mie guance. 

Da quando ero diventato così emotivo? 

Mi facevo schifo da solo. 

Tirai su con il naso sospirando e cercando di calmare il cuore impazzito nel petto.

"Jimin sta bene, okay? Ha solo bisogno di liquidi e qualche medicina per fargli abbassare la febbre" guardò verso di me ma io tenevo gli occhi fissi sul ghiaino del parcheggio, poggiando le mani dietro di me a sostenere il mio corpo. 

Mi morsi il labbro inferiore trattenendo i singhiozzi mentre piegavo la testa all'indietro per far ritirare le lacrime notando la luna alzarsi in cielo e le prime stelle della notte. 

Solitamente la notte mi confortava, ma in questo momento avrei voluto fosse ancora la mattina e lui si fosse svegliato sorridendomi.

E non era così che sarebbe dovuta andare, cazzo.

Non avrei mai immaginato che l'ultima giornata con Jimin l'avrei probabilmente passata su una scomoda sedia di plastica a lato del suo letto d'ospedale, ad attendere si risvegliasse.

"Va meglio?" il castano mi carezzò il braccio ed io annuii impercettibilmente non riuscendo a spiccicare parola per il nodo che mi stringeva la gola. 

Mi toglieva il respiro e la voce.

"Non vuoi che Jimin ti veda così, non è vero?" continuò ed io scossi la testa leccandomi le labbra e passandomi le maniche della felpa sugli occhi per asciugare le lacrime salate. 

Detective Kim | 𝕜𝕥𝕙 𝕩 𝕡𝕛𝕞 [COMPLETA] ✔️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora