𝖛𝖊𝖓𝖙𝖔𝖙𝖙𝖔 • trenta giorni

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Falling - Harry Styles

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"Perché sei teso? Hai tanto da fare oggi?" Jimin parlò portandomi una mano alla spalla massaggiandomela come ad allentare i muscoli ed io sospirai stanco, volendo con tutto me stesso dirgli la verità ma non potendo. 

"Sì" mentii percependolo allentare la cintura di sicurezza ed avvicinarsi al mio viso felice per lasciarmi un piccolo bacio sulla guancia mentre stringevo il volante così forte da far diventare le nocche bianche. 

Amavo si preoccupasse per me ma rendeva solamente più difficile il mio allontanamento da lui.

"Non esserlo" sorrise rimettendosi al suo posto ma prestando ben attenzione ad ogni mio movimento, torturandosi il labbro inferiore con i denti e passandosi continuamente la mano tra i capelli biondo cenere.

Avrei dovuto nascondere di più il mio nervosismo, non volevo saperlo preoccupato per me. 

"Facciamo così, siccome finisci il turno dopo di me ti raggiungo a casa con il pollo fritto" propose lui mentre gli gettavo uno sguardo compassionevole perché più cercava di confortarmi più mi faceva stare male. 

Odiavo essere innamorato di lui, sarebbe stato tutto più semplice se non fossi così affezionato.

E quella del pollo fritto era un'ottima idea, se non avessi avuto da fare.

"Finirò davvero tardi oggi" cercai di ribattere vedendolo fare il broncio mentre parcheggiavo a qualche metro dall'entrata della stazione. 

Sospirò sconfitto prendendomi la mano tra le sue.

"Ti aspetterò allora" sorrise allungandosi per lasciarmi un bacio sulle labbra e fece per staccarsi ma io esitai contro la sua bocca, assaporandolo così dolce. 

"Ci vediamo dentro, Tae Tae" sussurrò prima di uscire dal veicolo e camminare a passo svelto verso l'entrata, guardandosi bene intorno e spingendo le porte di vetro. 

Io d'altro canto rimanevo là con la fronte contro il volante, aspettando un segno che mi desse la forza di uscire dalla macchina. 

Mentire a Jimin era davvero difficile per me e in più ero davvero terribile a farlo. 

'Ti aspetterò' aveva detto, e speravo con tutto il cuore avesse ragione.

Che il nostro domani ancora esistesse. 

"Taehyung" udii sobbalzando Hoseok bussare al finestrino dell'auto e mi portai la mano al petto guardandolo storto. 

Mi aveva fatto prendere un colpo.

"Cosa vuoi?" aprii la portiera roteando gli occhi infastidito mentre mi fissava con uno sguardo fintamente ferito. 

"Cosa voglio io?! Tae sei chiuso in quell'auto a crogiolarti da 20 minuti, di solito non entri tanto dopo Jimin" rispose lui a tono mentre cliccavo il pulsante di chiusura del veicolo e lo sorpassavo.

Mi fissava con sguardo giudicatorio, le mani sui fianchi ed il ciuffo bruno attaccato debolmente alla fronte grazie al sudore. 

"Come fai a saperlo?" lo adocchiai io stranito mentre lui spingeva le porte di vetro per me. 

"Siete abbastanza sgamabili" disse accompagnandomi nel mio ufficio non prima di aver entrambi salutato gli agenti già arrivati. 

"In più entra sempre dalle porte con le guance tutte rosse" concluse facendomi ridacchiare e sedere alla mia scrivania. 

Detective Kim | 𝕜𝕥𝕙 𝕩 𝕡𝕛𝕞 [COMPLETA] ✔️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora