Capitolo 3

458 8 0
                                    

- Sono piena! - mi sento scoppiare da tanto abbiamo mangiato.

- Io sono dignitosamente sazia - dice facendomi ridere.

- E comunque non mi hai ancora fatto vedere una foto di tuo fratello -

- Come sei oppressiva, toh! - dico prendendo il telefono e mostrandole lo schermo di blocco del mio telefono.

Appena vede la foto le va di traverso la coca-cola.

- Quindi tu mi stai dicendo che questo figo spaziale è tuo fratello? -

- Sì, perché? -

- Perché è bono! -

- Si ma vacci piano, ti ricordo che è mio fratello -

- Tranquilla, mi piace già qualcun altro, ma questo non mi impedisce di... contemplare altri dei greci - dice ed entrambe scoppiamo a ridere.

La nostra risata è interrotta da una voce che speravo di non sentire fino a domani.

- Bene bene bene, guarda chi si vede! Hai già fatto nuove amicizie? -

- Che cazzo vuoi adesso eh? Rovinarmi definitivamente la giornata? -

- In verità, sei tu ad averla rovinata a me -

- Allora perché cazzo mi stai parlando? -

- Perché ho voglia d'infastidirti -

- Bene, ci sei riuscito in pieno, ora vattene! -

- No, devo riportarti a casa... -

- E perché? -

- Perché tuo fratello è preoccupato... -

- Poteva venire lui qui -

- E come, volando? -

- Con la moto forse? -

- Mia madre non è ancora riuscita a portarla, non tornerà a casa prima di dopodomani -

- Johanna, senti, non c'è problema, anche perché dovrei tornare anch'io a casa se non voglio che i miei mi ammazzino -

- Se devi andare vai, comunque a casa con te non ci torno -

- Non sai quante ragazze pagherebbero per salire sulla mia moto -

- Beh, io cederei il mio posto gratuitamente - dico alzandomi dalla sedia e avviandomi verso l'uscita seguita da Hannah, che però va nella direzione opposta alla mia.

- Avanti, sali su quella fottuta moto -

- NO! - dico continuando a camminare.

- Non sai neanche come tornare! -

- Esiste Google maps -

- Sei la persona più testarda che io conosca! -

- Guardati allo specchio, poi ne riparliamo! - finalmente sento che accende la moto e parte.

In neanche cinque secondi mi ha raggiunto facendomi venire un infarto.

- Che cazzo fai? La sai guidare una moto? -

- Adesso tu sali su questa fottutissima moto e non fiatare! - è incazzato, si vede dagli occhi che, per la rabbia, sono diventati di un azzurro scuro, quasi blu.

Decido di non rispondere, prendo il casco che mi stava porgendo e salgo dietro.

- Tieniti... - sento che il suo tono si è addolcito rispetto a prima, e questa cosa mi tranquillizza.

- Grazie, ma so stare su una moto senza dover fare la cozza... -

- Ah si? E quante volte saresti salita su una moto, sentiamo? -

Nonostante tutto / #Wattys2020Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora