*Christian's pov*
Sto guidando da ormai mezz'ora e la stanchezza sembra inesistente rispetto al timore di cosa succederà.
- Christian devo guidare io? Mi sembri un po' teso, e non penso tu abbia dormito molto stanotte - la voce di Justin arriva alle mie orecchie non migliorando la situazione.
- Va tutto bene Justin, sto benissimo, non c'è nessun problema! - direi che non sarò mai un bravo attore.
- Christian, vedrai che Johanna capirà, magari sarà incazzata con tutti e due per qualche giorno, ma poi le passerà, tranquillo -
- Sì, e magari è la volta buona che mi lascia definitivamente -
- Tranquillo, non succederà, la conosco: ci tiene troppo a te per lasciarti per una roba del genere... -
- Lo spero vivamente - dico per poi riconcentrarmi sulla strada con un solo pensiero fisso in testa: Johanna.
*Johanna's pov*
- Johanna sei sicura che vuoi andare? Non sarebbe meglio aspettarli a casa? -
- Carola tranquilla, so dove stanno andando: nel cellulare di Justin c'è un gps da quando continuava a scappare da una delle famiglie affidatarie -
- E come pensi che li raggiungerai? -
- In moto, semplice; loro hanno preso la macchina... -
- E se qualcuno si è fatto male? Come fai a riportarlo? -
- Carola tranquilla, non succederà niente - dico dandole un bacio sulla guancia per poi mettermi il casco, uscire di casa, mettere in moto il mio amore e partire a tutto gas pensando a una sola cosa: Christian.
*Christian's pov*
- Christian sei sicuro sia questo il posto? -
- Sì, mi aveva inviato la posizione... -
- Magari non vuole far vedere dove abita veramente perchè ha paura potresti distruggerli casa -
- Fa bene ad aver paura di me -
- Ricordati per cosa siamo venuti qui: parlare! Nient'altro - non gli rispondo, annuisco per poi rivolgere il mio sguardo verso la collina sperduta nel nulla che abbiamo davanti a noi.
In questo preciso istante mi arriva un messaggio da mio padre:
"Percorrete i sentiero, sempre dritto, poi fermatevi quando arriverete in uno spazio senza alberi"
- Chi è? -
- Mio padre; dice di seguire il sentiero e di fermarsi quando arriviamo in uno spazio senza alberi -
- Allora cosa stiamo aspettando? L'hai detto tu: prima partiamo, prima finirà tutta questa faccenda - dice incamminandosi.
Ci impieghiamo circa quindici minuti per arrivare in questa piccola radura, ma non c'è nessuno.
- Dove cazzo è? -
- C'ha ingannato? -
- Conoscendolo sì... -
- Quanta sfiducia hai nei confronti del tuo vecchio, Christian... - una voce davanti a noi attira la nostra attenzione e, finalmente, da dietro gli alberi sbuca un uomo che non sembra neanche mio padre: i capelli stanno iniziando a diventare bianchi ma sono perfettamente in ordine, la barba è corta e ben curata, è vestito bene: completo elegante, con tanto di camicia bianca e cravatta, sorride come se avesse buttato tutto il passato alle spalle, come se non gliene fregasse più niente del dolore che ha provocato, sembra quasi fiero di casa è diventato; mi fa schifo.
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Nonostante tutto / #Wattys2020
Teen FictionJustin e Johanna Davis sono due gemelli adolescenti come altri: amanti e non curanti del pericolo, pigri ma allo stesso tempo pieni di energia, e con quel solito odio represso per il mondo e per la società. Sono come qualsiasi altro sedicenne, trann...