- Avanti! - dico non dando molta importanza a chi fosse appena entrato.
- Se ogni volta che entro in camera tua ti ritrovo così allora verrò più spesso... - a sentire la sua voce mi pietrifico e immediatamente prendo la prima maglietta che mi capita sotto mano nel tentativo di coprirmi.
- Ehi calmati! Non è la fine del mondo... - dice Christian sedendosi sul mio letto.
- Lo so ma sono estremamente imbarazzata... -
- Se può esserti d'aiuto sei bellissima... - alle sue parole alzo lo sguardo verso di lui e vedo che si sta mordendo il labbro... Dio quanto è sexy!
- Smettila di pensare a quello che stavi pensando! -
- Io non stavo pensando a niente... -
- Sei un bugiardo, si vede lontano un miglio che... -
- Che? -
- Che stai pensando a cose che, per adesso, non ho voglia di fare! -
- Facciamo così: adesso ti metti quella maglietta che, adesso che ci faccio caso, è la mia perché non credo sarei in grado di resistere ancora per molto... - non gli rispondo, mi metto la maglietta e, immediatamente, il suo profumo invade le mie narici.
- Sei ancora più bella quando metti qualcosa di mio... - volto lo sguardo verso di lui e noto che non mi ha staccato gli occhi di dosso per un secondo; immediatamente arrossisco e, per evitare il suo sguardo, mi sdraio sul letto coprendomi la faccia con il cuscino.
Dopo pochi secondi sento un peso leggero su di me e un braccio che cinge la mia vita. Scosto il cuscino e vedo che è abbracciato a me, mi guarda sorridendo, con uno di quei sorrisi contagiosi, uno di quelli veri.
- Se dormo qui sta sera è un enorme problema? -
- Non so, credo che Kate tra poco torni... -
- Non credo proprio, lei e Lucas sono saliti prima di me e qui non la vedo perciò credo proprio che non torni stasera -
- In camera tua c'è qualcuno? -
- Sono in camera con tuo fratello: fai due più due e il gioco è fatto... -
- La camera di Emily era occupata? -
- La sua compagna di stanza voleva dormire nella sua camera oggi - mi guarda; non smette per un attimo di guardarmi e questa cosa mi mette in soggezione, ma allo stesso tempo mi fa impazzire.
- Quindi a quanto pare ti sei studiato tutto un piano pur di dormire qui... -
- Ho architettato tutto alla perfezione - lo guardo un attimo non rispondendogli. Non so per quale motivo, ma ogni volta che incrocio il suo sguardo un senso di sicurezza mi abbraccia, ed è una sensazione stupenda.
- Allora mi sa che ti toccherà proprio stare qui... - gli dico per poi ricevere un bacio, uno di quelli sinceri, felici, passionali e timidi allo stesso tempo, uno di quelli perfetti.
*il giorno dopo*
Vengo svegliata da dei leggeri baci, e mai sensazione è stata più bella. Apro leggermente gli occhi per poi richiuderli immediatamente per la troppa luce.
- Buongiorno - la sua voce ancora leggermente impastata dal sonno arriva alle mie orecchie e, immediatamente, sorriso.
- Buongiorno... -
- Hai intenzione di alzarti? -
- Forse tra un paio di minuti, o di ore... -
- Dai che bisogna allenarsi! Tra cinque giorni inizieranno le gare -
- Non voglio fare una figura di merda davanti a tutti! Ci sono almeno venti ragazze molto più brave di me, farò finta di essermi slogata una caviglia così da non dover correre -
- Non se ne parla! Tu adesso scendi da questo letto, ti prepari e ti metti in testa che ce la puoi fare! -
- Sai, hai una carriera da life coach! - dico mettendomi a sedere molto lentamente.
- Lo so, ora devo andare in camera, Justin mi ha appena mandato un messaggio che Emily è uscita... mi vado a preparare prima che ritorni Kate e inizi a fare domande - dice dandomi un leggero bacio a stampo.
- Il problema che poi le domande me le farà comunque -
- Infatti scappo per risparmiarmi le domande, non sto dicendo che per te ci sia via di scampo -
- Che stronzo -
- Ti amo anch'io - dice per poi chiudere la porta dietro di sé e tornare nella sua camera.
Mi ci vogliono un paio di minuti per elaborare quello che ha appena detto, ma appena il mio cervello si connette mi spunta un sorriso a trentadue denti e, improvvisamente, mi sento piena di energia.
Stranamente i giorni seguenti sono andati benissimo: sia per quanto riguarda atletica, sia tra me e Christian, sembra di stare in paradiso. Tutto andava per il meglio, se non fosse stato per oggi.
Io e Christian abbiamo appena litigato, e anche abbastanza pesantemente: sinceramente non mi ricordo neanche da dove è iniziata la discussione, so solo che è finita così:
*inizio flashback*
- Sai che ti dico Johanna: tu non sarai mai in grado di affezionarti a qualcuno o qualcosa senza pensare "Quando finirà?", non ne sarai mai in grado! Non sarai mai in grado di stare bene con te stessa e con gli altri perché dai sempre la colpa al tuo passato di merda e del fatto che non hai mai avuto una famiglia, ma sai qual è il vero problema: il vero problema sei tu e il tuo carattere di merda che respinge chiunque provi ad avvicinarsi a te e ad aiutarti! -
*fine flashback*
E come ogni volta, sono io quella che ci rimette, sono io quella che soffre, quella che bagna il cuscino con le lacrime, quella che si raggomitola nel letto perché non vuole più soffrire; mentre lui è con i suoi amici a ridere e scherzare, fregandosene altamente di quello che provo, di quello che mi ha fatto, di come le sue parole mi influenzano; è sempre così, non solo con lui, con qualsiasi persona esistente sulla faccia della terra: quella che poi muore dentro sono sempre io.
Ho anche saltato cena, non ho fame e non mi interessa se domani ci saranno le gare, è come se avessi un nodo allo stomaco che mi impedisce di provare altro che dolore.
Sono sdraiata sul letto da non so quanto, quando qualcuno bussa alla porta.
- Vattene via Christian, non voglio né vederti né parlarti, vattene via! - dico col poco fiato che mi rimane.
- Veramente non sono Christian - mai mi sarei aspettata di sentire la sua voce.
Eccoci qua con un altro bellissimo capitolo!!!!!!!!
Le cose sembravano andare bene, ma ci metto sempre lo zampino perciò... altra litigata!
So che probabilmente vi starete stufando, ma prometto che tra un po' finirò questo libro e non avrete più rotture di scatole!
Spero che la storia vi stia piacendo!
Non dimenticatevi di votare! <3
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Nonostante tutto / #Wattys2020
Teen FictionJustin e Johanna Davis sono due gemelli adolescenti come altri: amanti e non curanti del pericolo, pigri ma allo stesso tempo pieni di energia, e con quel solito odio represso per il mondo e per la società. Sono come qualsiasi altro sedicenne, trann...