Capitolo 29

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Sono sdraiata sull'erba sintetica del campo da ormai una decina di minuti, e ancora non ho deciso cosa fare.

- Credo tu abbia dimenticato questo... - non posso crederci, ha proprio coraggio da vendere questo ragazzo.

Volto lo sguardo verso di lui e vedo che ha in mano il suo biglietto; non gli rispondo, mi alzo e me ne vado.

- Se vuoi lasciarmi dimmelo e basta! - 

- A perché stiamo insieme? -

- Non so, secondo te? -

- Secondo me, per te, io non sono altro che un giocattolo qualunque, una cosa che, quando ne hai bisogno, è sempre lì: pronta per te, pronta per essere usata un'altra volta e poi gettata via insieme agli altri giocattoli; io, per te, non sono altro che il nuovo giocattolo che hai desiderato per tantissimo tempo e che, finalmente, ti è arrivato, ci giochi per una o due settimane e poi lo lasci a marcire insieme a tutti gli altri giocattoli! Per te non sono altro che una sorta di intrattenimento! -

- Ti ho sentita ieri sera con mia madre... - merda, il mio incubo peggiore sta diventando realtà.

- Tanto a te che te ne frega! Non sai fare altro che farmi soffrire! -

- Perciò vorresti lasciarmi... -

- Questo è il problema! Non ne ho la forza! Perché so che se mai ti lasciassi, quella che soffrirebbe sarei sempre io! A te non cambierebbe niente se ti dicessi di volerla finire qua questa cazzo di complicatissima storia, tanto c'hai almeno una cinquantina di puttane che ti vengono dietro; perciò non te ne faresti un problema! Mentre io resterei sola come un cane, come ogni fottutissima volta! Ogni volta che mi affeziono a qualcuno, questo finisce per pugnalarmi alle spalle ed è quello che stai facendo esattamente anche tu, anzi, quello che hai sempre fatto! -

- Tu saresti sola? Avanti, c'avrai almeno metà scuola che ti viene dietro! Devo ricordarti di tutti i bigliettini che hai ricevuto oggi? -

- Oh adesso facciamo pure i gelosi! E io cosa dovrei dire che ti vedo nel bel mezzo del corridoio a tanto così da scoparti quella zoccola! -

- Smettila porca troia! In verità quella a cui non è mai importato niente sei sempre stata tu! -

- Cosa staresti insinuando? -

- Che continuiamo a litigare perché tu hai paura di aprirti con qualcuno che non sia tuo fratello, Hannah o quel tuo altro amico! -

- Come cazzo ti permetti di giudicare i miei amici! -

- Ma io non ho detto niente! Vedi che quella che inizia sei sempre tu! -

- No non lo vedo, e se anche fosse, scusa se ho una paura bestiale di perderti come è successo con qualsiasi cosa bella mi è capitata nella vita! Esatto, io ho una paura cane di perderti perché ogni volta che cammini nei corridoi almeno una ventina di ragazze ti guardano e ti sbavano dietro e, cazzo, in quel momento vorrei urlare al mondo che stiamo insieme, ma ho talmente tanta paura di perderti che ho paura anche a dirlo a troppe persone perché, più persone lo sanno, più è possibile che se mai ci lasceremo i pettegolezzi girino! -

- Tu hai paura di perdermi... - la sua voce si è fatta stranamente tranquilla.

- Sì, e so che per te non è la stessa cosa, ma ormai il danno è fatto e... - non riesco a finire la frase che le sue labbra sono sulle mie e cazzo quanto mi mancava baciarlo.

- Tu non mi perderai mai, ok? Non per un'altra, perché cazzo nessuno è come te! Nessuno riesci a farmi incazzare come lo fai tu, nessuno mi ha fottuto il cervello come hai fatto tu, nessuno mi fa impazzire come fai tu, nessuna è bella come te, nessuna ha il tuo carattere, o il tuo sorriso, o i tuoi occhi, perché cazzo questi fottutissimi occhi mi hanno fuso il cervello già dal primo giorno in cui li ho visti - 

Nonostante tutto / #Wattys2020Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora