Capitolo 40

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- Veramente non sono Christian... - mai mi sarei aspettata di sentire questa voce, non in questo momento.

Mi giro e, in piedi, sulla soglia della porta, c'è Akira; il suo abbozzo di sorriso rappresenta ciò che sta pensando: "Cosa diavolo le è successo?"

- Posso entrare tesoro? - la sua voce è estremamente dolce, quasi rilassante; sembra quella di una madre, quella che, come ha detto Christian, non ho mai avuto.

Non le rispondo, non ne ho la forza, le annuisco soltanto, dopodiché lei si siede di fianco a me sul mio letto.

- Vuoi parlarne? -

- Non lo so... -

- Cos'è successo? -

- Non te l'ha detto? -

- Chi? -

- Christian... -

- Veramente a cena non è venuto ed è tutto il giorno che non lo vedo... - Christian non è andato a cena? Pensavo fosse andato dai suoi amici... 

- So solo che Mark e tuo fratello sono nella sua stanza da quasi un'ora e mezza e non sono ancora usciti, e non vedendo nemmeno te a cena ho pensato che fosse successo qualcosa -

- Abbiamo litigato, ma non è la prima volta che succede -

- Lo so benissimo: io e Mark abitiamo insieme da un po' e, quasi ogni volta che litigate, Christian viene a casa nostra... -

- Fatto sta che ha superato il limite, non lo voglio vedere... -

- Tu lo ami? - la domanda di Akira mi spiazza: ha beccato il tallone d'Achille.

- Purtroppo sì... -

- Perché avete litigato? -

- Sinceramente non me lo ricordo... -

- Però deve aver detto qualcosa che ti ha fatto stare così male... -

- Ha detto che non sarò mai in grado di godermi a pieno ogni cosa perché non ho mai avuto una famiglia... - dico mentre una lacrima attraversa il mio volto: ripensare che queste parole sono uscite dalla sua bocca mi fa ancora più male.

- Che grandissimo coglione! - immediatamente sorrido alle parole della ragazza.

- Giuro appena lo vedo lo riempio di nomi! -

- Cosa devo fare Akira? - le mie parole sono strozzate dalle lacrime e, non appena Akira incrocia il mio sguardo, mi racchiude in un abbraccio.

- Tesoro stammi bene a sentire: so benissimo che stai soffrendo e che è difficile pensare quello che ti sto per dire, ma Christian ti ama veramente: lo conosco da ormai sei anni e posso assicurarti che mai ha guardato una ragazza come guarda te. So che adesso mi manderai a quel paese, ma credimi: lui ha perso la testa per te... In una coppia che si ama è normale litigare; cosa pensi, che io e Mark non litighiamo? Alle volte arriviamo a non parlarci per giorni interi, ma alla fine cediamo sempre perché ci amiamo e non riusciamo a fare meno l'uno dell'altro. Probabilmente questa litigata vi serviva, e meno male che litigate perché: se in una coppia non si litiga, io non mi fiderei tanto -

- Forse è meglio così, forse è meglio non parlarci, anche solo per qualche giorno, magari sarà utile... -

- Questo è lo spirito giusto ragazza! - dice per poi essere interrotta da qualcuno che bussa alla porta.

- Avanti! - dico pentendomene immediatamente non appena incrocio i suoi occhi azzurro ghiaccio.

- Io devo andare, Mark mi sta cercando - dice Akira per poi sparire dietro alla porta che chiude alle sue spalle.

- Cosa ci fai qui? - la mia voce è talmente tanto fredda da far venire la pelle d'oca pure a me.

- Volevo parlarti... - la sua voce è debole, come se avesse paura... o come se avesse appena finito di piangere: quell'orribile momento in cui hai finito il serbatoio delle lacrime, e pure la riserva, ma ti rimane quel nodo in gola che non ti fa parlare.

- Ti sono serviti i tuoi amici per convincerti a farlo? - parlargli così fa forse più male a me che a lui, ma non posso perdonarlo, non così su due piedi.

- Lo ammetto, ho esagerato, ma non volevo farti del male... -

- Christian, avevi ragione, io non ho nessun ricordo di mia madre, o di mio padre, ma loro mi sono sempre stati accanto e non mi hanno mai lasciato da sola, anche se non me ne rendevo conto. La famiglia non deve per forza essere quella biologica: una famiglia si può trovare anche negli amici, a scuola, anche per strada; perciò ti sbagliavi, io finalmente una famiglia l'ho trovata perché, dopo tantissimi anni passati a vagare nel vuoto, ho trovato qualcuno che mi capisce e che non mi giudica per il mio passato. Poi se non ti va bene questo tipo di famiglia cosa pensi che sia Justin? Un maggiordomo? Justin è l'unica persona con cui ho un legame di sangue che c'è sempre stata per me perciò tu non mi puoi dire che non ho mai avuto una famiglia - mentre parlo mi accorgo che una lacrima è uscita dai miei occhi, ma non me ne vergogno.

- Johanna Davis, tu mi fai impazzire, io ti amo come non ho mai amato nessun altro; non ho mai trovato qualcuno come te e, adesso che ti ho vicino a me, ho talmente tanta paura di perderti che mi comporto come faccio con tutti: cerco di allontanarti, ma tu non hai mai ceduto ed era da tanto che qualcuno non si interessava così tanto a me; nessuno dava peso a quello che dicevo: potevo insultare chiunque e nessuno se ne rendeva conto, poi sei arrivata tu, che ti accorgi anche quando sorrido; ed è per questo che ti amo, e non lo sto dicendo per scherzo, non ho mai provato niente del genere con nessuna; e capirò se per un po' non vorrai parlarmi, ma voglio che tu sappia che ti amo e che, ogni volta che litighiamo io muoio dentro perché perdere te sarebbe come morire, perché io senza di te non sono niente. Non mi interessa sentirmi dire che tu ricambi, perché probabilmente dopo quello che ho detto non vorresti neanche più vedermi, ma vorrei dirti che, finché tu non ricomincerai a parlarmi, finché tu non perdonerai le infinite cazzate che ho fatto, io continuerò ad amarti, e lo farò per sempre; perché a una persona possono piacere tantissime altre persone, ma solo una possiede la chiave per aprire il loro cuore; e quella persona, per me, sei tu, Johanna Davis -


Eccoci qua col quarantesimo capitolo!!! 

Colpo di scena! 

Akira maga dell'amore e boom! 

Christian entra e scombussola tutto! 

Cosa farà adesso Johanna? 

Per scoprirlo continua a leggere e non dimenticarti di votare! <3


Nonostante tutto / #Wattys2020Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora