Capitolo 19

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*Christian's pov*

Non riesco a credere alle parole che mi ha appena detto; finalmente, per una volta nella mia vita stava andando tutto bene, ma al destino non si comanda... e purtroppo nemmeno al cuore.

Appena arriva in camera sua prendo un piatto e lo lancio contro il muro, rompendolo in mille pezzi; appoggio la mia testa alle ante dei mobili della cucina e solo ora mi rendo conto che sto piangendo... quanto vorrei che ci fosse qui lei ad asciugarmi le lacrime come ha fatto ieri sera.

Che cosa cazzo mi sta facendo questa ragazza? Non avevo mai provato niente di simile nel baciare qualcuno, solitamente non provo niente, ma con lei è stato diverso.

Dopo una decina di minuti la vedo scendere le scale, ci guardiamo, si vede lontano un miglio che ha pianto... e probabilmente sono nella sua stessa situazione. Si avvicina lentamente ai divani dove sono seduto e appoggia la mia maglietta su uno di questi; non so per quale assurdo motivo, ma ciò che ha appena fatto è stato più doloroso di una coltellata. Non fiata, mi guarda con le lacrime agli occhi, poi esce di casa e se ne va.

Non rimarrò qui a perdere l'occasione della mia vita. Non rimarrò qui, con le mani tra i capelli e le lacrime sulle guancie, a perdere lei.

*Johanna's pov*

Non so per quale diavolo di motivo stia facendo così tanto male: sto piangendo e io non piango mai per un ragazzo, ho il cuore a pezzi quando pensavo di averlo di pietra, le mani tremano e le lacrime scendono; non pensavo che avrei mai provato delle emozioni del genere, non per un ragazzo... non per quel ragazzo.

Esco di casa e sono talmente tanto giù di morale che non ho neanche voglia di andare in moto; inizio ad incamminarmi e, dato che non avevo capito che il mondo fosse contro di me, inizia anche a piovere. Che felicità!

Mi tiro su il cappuccio della felpa e continuo a camminare a testa bassa; quando una macchina si ferma pochi metri più avanti rispetto a dove sono io. Sono certa di aver già visto questa macchina e, quando l'autista esce, ne ho la conferma.

Si apre la portiera e, in tutta la sua bellezza, scende proprio lui: Christian Smith. Non credo di riuscire a sostenere anche solo un altro suo sguardo.

- Johanna entra in macchina... ti prego! -

- No, voglio stare da sola, lontana da te! -

- Johanna ti prego! -

- Smettila! Non illudermi, non illuderti! Non potrebbe mai funzionare... - nonostante la pioggia insistente, sento benissimo la differenza tra le gocce d'acqua e le mie lacrime.

- Johanna tu adesso, per una volta, mi ascolti! Me se sbatto altamente i coglioni se non può funzionare, intanto dobbiamo provarci, e poi, giusto per puntualizzare, le altre se lo sognano di essere come te! Non avevo mai provato nulla del genere in un semplice bacio, poi sei arrivata tu, e hai stravolto il mondo! Quando sei entrata in casa per la prima volta, il mio primo pensiero è stato quanto tu fossi bella; e adesso che ti guardo lo penso ancora! Perchè cazzo sei la ragazza più bella che io abbia mai visto ok? E non mi interessa se non ci crederai, ma tu, per me, non sei come le altre! - nel mentre che parlava si avvicinava sempre di più a me, e ormai siamo troppo vicini.

- Johanna... - il suo urlo e diventato quasi un sussuro, e mi parla mentre con due dita solleva delicatamente il mio viso - Io ti guardo negli occhi e per una volta penso che con te non vorrei solo fare sesso, quando tu vorrai farò una festa, ma mi basterebbe anche solo tenerti la mano per tutta la notte per farmi venire le farfalle nello stomaco - 

Provo a rispondergli, provo ad allontanarlo, ma prima che possa fare qualche cazzata, la sua bocca è sulla mia e io mi sento in paradiso.

Ogni momento magico è interrotto da qualcosa, questa volta dalla suoneria del mio telefono. Sblocco lo schermo e noto che mi è arrivato un messaggio dalla mia allenatrice:

Nonostante tutto / #Wattys2020Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora