Mai mi sarei immaginata di sentire la voce di qualcuno, non a quest'ora; per questo quasi rischio di cadere quando sento una voce che mi parla.
Guardo chi è stato a farmi venire un infarto e, appena incontro i suoi occhi, altro che battito che perdo.
- Jo cosa stai facendo? Sono le due di notte, va a letto! -
- Non ho sonno... -
- E pensi che stando qua, con tutte le luci accese, ti verrà sonno? -
- Avevo paura a rimanere con le luci spente... - tengo lo sguardo basso dall'imbarazzo, ma appena noto che Christian si è seduto di fianco a me lo alzo immediatamente.
- Perché non riesci a dormire? -
- Non lo so... credo di essere in ansia... -
- Tutto qua? -
- Si... -
- Ok, allora posso tornare a dormire - dice per poi alzarsi dal divano e dirigersi verso le scale.
- Forse non solo per questo... - gli dico con tutto il coraggio che ho.
- Ecco quello che volevo sentire... - dice per poi risedersi dov'era prima - Allora? Cosa tormenta la tua testolina? -
- Devi sapere che mia madre era bravissima in atletica, forse una delle più brave al mondo, ma quando è rimasta incinta di me e Justin ha deciso di smettere; ho letto anche tutti gli articoli che riportavano la sua intervista e lei continuava a dire "Una medaglia non potrà mai comparare l'amore che già provo per i miei figli"... -
- Allora cosa c'è di male? -
- E se sbagliassi qualcosa e lei non fosse fiera di me? - dico cercando di evitare il suo sguardo, con scarsi risultati, perché lui afferra il mio viso delicatamente tra le sue mani.
- Johanna Davis adesso ascoltami. Tu sei bravissima e spaccherai il culo a tutti, o forse no, ma l'amore che tua madre prova per te non diminuirà certo perché nulla potrà mai cambiare ciò che lei prova per te, anche se non può dimostrartelo... - non so perché, ma in qualche modo queste parole mi tranquillizzano, o forse è la persona che le dice che mi fa questo effetto?
Fatto sta che non ho neanche tempo di pensarci perché immediatamente le sue labbra sono sulle mie.
- Dormi con me? - mi chiede e io annuisco.
Magicamente, dopo un quarto d'ora passato ad avere le sue mani che giocano coi miei capelli, crollo in un sonno profondo e soprattutto tranquillo.
- Ehi Jo, svegliati o partiranno senza di noi... - la mano di Christian mi accarezza la guancia delicatamente per svegliarmi e mai risveglio è stato così bello... l'unica cosa che rovina il tutto? L'orario. Sono le 7.30 di domenica mattina e la mia voglia di partire è pari a zero, ma devo se voglio arrivare a Los Angeles.
Facciamo colazione con i brownies che abbiamo preparato ieri e poi Carola ci accompagna fino a scuola.
- Allora ragazzi in bocca al lupo! Non preoccupatevi! Avete preso tutto? Pigiama, spazzolino? -
- Mamma vuoi stare un secondo tranquilla? Partiamo con la scuola! E se ci siamo dimenticati qualcosa la compreremo: ci sono i negozi anche a Los Angeles, lo sai? -
- Forse hai ragione, allora divertitevi! Ma non troppo! - dice guardando Justin e Christian.
- E perché lei non la minacci? -
- Perché lei è una donna! - dice circondando le mie spalle col braccio, facendomi sentire, per la prima volta, più grande degli altri due.
- Si chiama favoritismo! -
- Esattamente, ora andate sennò rimanete qua! - dice per poi salutarci tutti e tre e abbandonandoci al nostro destino.
Dopo sei ore e mezza di pullman passate a chiacchierare col resto della squadra di atletica e a cantare canzoni a squarcia gola, arriviamo a destinazione; scendiamo e ammiriamo l'hotel dove siamo capitati: è un albergo a quattro stelle, esternamente è bellissimo: bianco, elegante, perfetto; ma dentro è ancora meglio.
- Ok le mie ragazze possono venire un attimo qua! - non abbiamo neanche il tempo di gustare questo panorama che la nostra allenatrice ci chiama.
- Ok, innanzitutto vorrei darvi il benvenuto e, soprattutto vorrei ringraziare i genitori di Kate che sono stati così gentili da lasciarci questo fantastico hotel tutto per noi, per tutt'e due le settimane! - dice per poi essere seguita dagli applausi di tutte noi.
Kate è una ragazza veramente fantastica, in questi mesi abbiamo stretto tantissimo amicizia e devo dire che è una delle poche ragazze ricche sfondate che non se la tira, e l'ammiro per questo.
- A seguire vorrei dire di rilassarvi e di non distrarvi troppo, ci siamo capite ragazze fidanzate con membri di altre squadre? - già, almeno quattro o cinque di noi sono fidanzate con ragazzi in altre squadre che, ovviamente, sono presenti qui.
Ci da qualche avviso generale per poi dirci le camere: fortunatamente sono in camera con Kate e questo non fa altro che migliorare la giornata.
Arriviamo al nostro piano usando l'ascensore e, appena arriviamo, troviamo di fianco a noi alcuni dei ragazzi della squadra di football, dove c'è anche il ragazzo che piace a Kate: Lucas Mattew.
- Ehi Kate! - parli del diavolo spuntano le corna... si vede lontano un miglio che anche lui è cotto di lei, ma Kate è talmente tanto scema che continua a insistere il contrario.
- Ho saputo che questo hotel è tuo... -
- Non proprio mio, ma dei miei genitori... l'hanno fatto quando sono nata ed è per questo che si chiama Kate... - dice diventando rossa come un peperone.
- Che figata! Dopo ti andrebbe di farmi fare un giro? Sai non vorrei perdermi... - come può essere Kate così tonta da non accorgersene!
- Certo, se vuoi... - il resto della conversazione mi entra da un orecchio e mi esce dall'altro perché i miei occhi incrociano i suoi: è appena arrivato nel piano e ha già fatto la sua porca figura; si è fatto i quattro piani a piedi, con due valigie, ma non sembra minimamente stanco; appena mi nota sorride, ma prima che possa avvicinarsi a me i suoi compagni di squadra iniziano a parlargli.
- Kate se mi dai le chiavi intanto metto giù le cose -
- Oh, sì certo! Scusami... - dice dandomi le chiavi.
Mi avvio verso la mia camera quando mi arriva un messaggio; sblocco il telefono e noto che è di Christian:
"Non dovresti indossare i leggings, stai troppo bene..."
Sorrido e volto lo sguardo verso i ragazzi; noto che mi sta guardando e immediatamente abbozza un sorriso quando lo guardo. Non gli rispondo e entro in camera... pensando a cosa potrei mettere per cena...
Eccoci qua con un altro capitolo!!!!!!
Bene i nostri ragazzi sono partiti per Los Angeles!
Chissà se succederà qualcosa di sconvolgente?
Per saperlo continuate a leggere e aggiungete il libro in biblioteca così da non perdervi neanche un aggiornamento!
Spero che la storia via stia piacendo!
Non dimenticatevi di votare! <3
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Nonostante tutto / #Wattys2020
Teen FictionJustin e Johanna Davis sono due gemelli adolescenti come altri: amanti e non curanti del pericolo, pigri ma allo stesso tempo pieni di energia, e con quel solito odio represso per il mondo e per la società. Sono come qualsiasi altro sedicenne, trann...