- Quante volte ti ho detto che non devi indossare i leggings? -
- Da quand'è che puoi decidere come mi devo vestire? - dico girandomi verso il mio ragazzo.
- Pranzi con qualcuno oggi? -
- Non credo, almeno non mi sono ancora messa d'accordo con nessuno... -
- Bene, ora sì: ti aspetto fuori dal campo di atletica -
- E chi è che l'ha deciso? -
- Io... - non gli rispondo arrendendomi: quando Christian si mette una cosa in testa la ottiene in qualsiasi modo.
- Come sta mio fratello? -
- Devo dire meglio di quanto mi aspettassi, a quanto pare i tuoi consigli da provetta infermiera hanno funzionato -
- Tutta esperienza... - dico ritornando al mio tavolo con il cappuccino, non lasciandogli possibilità di rispondere alle sue possibili domande: devo ammetterlo, adoro farlo impazzire.
- Quanto ci hai messo per un cappuccino? - mi chiedi Kate appena la raggiungo.
- In verità è tutta colpa di Christian... -
- Uh, adesso non si vergogna più a parlarti in pubblico... - dice facendo un espressione perversa.
- A quanto pare... ora lasciami mangiare che sto morendo di fame! -
Indovinate come ho passato il mio intero allenamento: con il sottofondo della voce di Kate che non smetteva di dire quanto fosse bello, bravo, e tutto il resto Lucas: non ce la faccio più! Fortunatamente adesso abbiamo finito e, devo ammettere, che allenarsi con le squadre con cui ci scontreremo nei prossimi giorni è un po' strano: la tensione si poteva tagliare con un coltello e ogni volta che mi facevano fare delle prove di velocità sentivo gli occhi di tutte quelle oche giulive addosso.
Esco dallo spogliatoio dopo aver fatto la doccia e essermi cambiata, con la musica nelle orecchie, la testa bassa, e le ragazze delle altre squadre che mi sparlano dietro; sinceramente non me ne frega assolutamente niente di cosa pensano di me, io gareggio perché mi piace, non per far vedere il mio culo.
Stavo tranquillamente camminando guardando il mio telefono, quando qualcosa mi afferra per il braccio facendomi quasi cadere.
- Scusa ma la gentilezza non è di queste parti? - dico aggressivamente non sapendo ancora chi fosse.
Appena mi giro capisco immediatamente chi è solo dai suoi occhi, nessuno ha gli occhi come i suoi: sembrano freddi come il ghiaccio, ma pochi sanno che anche quegli occhi così freddi sanno amare.
- Io e te oggi abbiamo un impegno, ricordi? -
- Sì... -
- Ti eri dimenticata? - dice sorridendo.
- No, pensavo che tu ti saresti dimenticato -
- Non potrei mai, mentre stavo venendo qua ero addirittura agitato -
- Addirittura? E io che pensavo che il tuo ego smisurato non ti permettesse di pensare ad altro che a te stesso! - dico prendendolo in giro.
- Questa a fatto male! - dice avvicinandosi a me e dandomi un leggero bacio.
- Andiamo! - dice prendendomi per mano. Appena lo fa il mio cuore sembra fare due capriole in aria: ancora non riesco a capacitarmi che lui voglia farsi vedere in giro con me.
Dopo dieci minuti di camminata arriviamo ad un KFC e, per carità, io lo adoro, ma in questa settimana non penso sia proprio il cibo ideale per tenersi in forma.
- Se io anche solo entro lì dentro in campo non corro più, lo sai vero? - gli dico.
- Fregatene, tanto per oggi abbiamo finito gli allenamenti - dice per poi trascinarmi dentro.
Devo dire che è stato veramente piacevole mangiare insieme a lui; ovviamente non è la prima volta che succede, ogni giorno mangiamo insieme però oggi è stato veramente bello: è come se non avessi problemi ad essere me stessa, come se non mi vergognassi dei miei difetti, ed è stato bellissimo.
- Johanna... - dice mentre usciamo.
- Mi hai chiamato col nome intero, devo preoccuparmi? -
- No... -
- Allora che c'è? -
- Perché me? Ce ne sono di molto migliori al mondo, perché me? -
- Se potessi scegliere di chi innamorarmi, avrei decisamente scelto una situazione più comoda e una persona più semplice da capire, meno irascibile, più tranquillo e meno orgoglioso; ma non posso decidere chi amare, e spesso il mio cuore fa quel cazzo che gli pare e ti assicuro che quasi ogni volta quella che sta male sono io, ma a volte il cuore fa la scelta giusta... -
- Quindi stai dicendo che io sono stato una scelta giusta, nonostante tutti i litigi -
- Sto dicendo che... sì, sei stata una delle scelte più azzeccate che ho fatto - dopo questo mi bacia e, da parte sua, sento un velo di tristezza.
- Christian cos'hai? -
- Possibile che tu capisca sempre tutto? -
- Avanti sputa il rospo! -
- Semplicemente a volte mi capitano questi momenti: la mia testa inizia a girare e quasi ogni volta i pensieri negativi sovrastano quelli positivi, e ho bisogno di certezze... -
- E questa volta cosa ronzava per la tua complicatissima testa? -
- Cosa tu provassi per me -
- Allora adesso ti chiedo io una cosa... -
- Spara! -
- Perché me? E non te lo chiedo per essere pari, è una domanda che mi ronza da un po', insomma hai tutta la scuola ai tuoi piedi e sicuramente ragazze molto più carine di me, perché io? Cos'ho di così tanto diverso? -
- Forse perché già da subito hai saputo tenermi testa, forse perché non sei mai caduta ai miei piedi come fanno le altre, e questa cosa inizialmente mi faceva impazzire, forse perché non sei come tutte le altre: hai un tuo parere e non ti fai scrupoli per farlo sapere agli altri, hai coraggio da vendere e sicuramente non sei una persona scontata... forse è per questo che ti amo... - non riesco quasi a credere alle sue parole: non pensavo potesse provare qualcosa del genere per una come me, non pensavo potesse veramente ricambiare ciò che provo per lui, non pensavo ci tenesse così tanto a me.
- Tu mi... tu mi ami? - dico incredula e senza togliere il sorriso dal mio volto.
- Credo proprio di sì: non ho mai provato niente del genere per nessuno, ho sempre pensato che l'amore fosse una cosa inventata dalla Disney per illuderci, ma forse mi sbagliavo... -
- Sei serio? -
- Sì, e non so se sia una cosa positiva o negativa... - dice sorridendo e, per la prima volta dopo tantissimo tempo, non mi guarda negli occhi: sembra quasi imbarazzato.
Non so cosa mi prenda, ma afferro il suo viso per poi avvicinarlo al mio e baciarlo: in questo bacio ci sono racchiuse tantissime emozioni: insicurezza, felicità, vergogna, ma soprattutto amore.
- Christian - dico staccandomi leggermente - ti amo anch'io -
Ladies and gentlemen sia arrivati al capitolo 37!!!!!!
Colpo di scena: finalmente i due sono riusciti ad ammettere i loro sentimenti, non solo reciprocamente, ma anche a loro stessi!
Adesso che sono riusciti a esternare il loro amore, cambierà qualcosa?
Spero che la storia vi stia piacendo!
Non dimenticatevi di votare! <3
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Nonostante tutto / #Wattys2020
Fiksi RemajaJustin e Johanna Davis sono due gemelli adolescenti come altri: amanti e non curanti del pericolo, pigri ma allo stesso tempo pieni di energia, e con quel solito odio represso per il mondo e per la società. Sono come qualsiasi altro sedicenne, trann...