- Fammi vedere... -
- Posso cavarmela benissimo da sola! - la sua voce è aggressiva, ma i suoi occhi dicono tutt'altro.
- Avanti... - dico tendendole la mano, non ho voglia di litigare di nuovo con lei.
Finalmente si arrende e appoggia delicatamente la sua mano sulla mia, io la afferro cercando di non farle troppo male e cercando di capire se effettivamente sia una cosa grave o no.
- Come te lo sei fatta? -
- Tagliando il pane... -
- Seriamente? -
- Sì! -
- Ok, scusa... non è niente di grave, ma è meglio disinfettarlo... -
- Ok... - vorrei dirle che mi dispiace averle urlato contro oggi, ma non ci riesco.
*Johanna's pov*
Vorrei veramente chiedergli scusa per oggi, lui non aveva fatto niente, è stata colpa mia... ma non ci riesco, perciò mi limito a stare zitta e a non litigare di nuovo
- Siediti qua - dice indicando uno degli sgabelli.
- Vado a prendere il disinfettante e torno - detto ciò lo guardo scomparire dopo essere uscito dalla cucina, abbandonandomi coi miei pensieri.
Torna dopo un paio di minuti e inizia a medicare il taglio.
- Grazie... - riesco solo a sussurrargli questo, mantenendo lo sguardo basso; lui invece lo alza immediatamente e abbozza un sorriso.
Con due dita solleva delicatamente il mio mento facendo incrociare i nostri sguardi e mi bacia; Dio se mi mancava tutto questo: la sensazione delle sue labbra contro le mie, le farfalle nello stomaco, il cuore che accelera il battito; mi mancava tutto questo, ne avevo bisogno, quasi più di respirare.
Si stacca e colgo il momento per chiedergli veramente scusa.
- Senti mi dispiace per oggi, ero veramente troppo stanca, avevo male alle gambe e non avevo nessuno motivo per prendermela con te... mi dispiace - dico abbassando di nuovo lo sguardo.
- Dispiace anche a me, dovevo capire che eri stanca e non urlarti in faccia... pace?- alle sue parole alzo di nuovo lo sguardo.
- Pace... - dico sorridendo e stringendo la sua mano.
- Ora mi dici a cosa ti serviva il pane? -
- Per fare pane e nutella... -
- E perché? -
- Perché avevo fame e avevo voglia di cenare con pane e nutella -
- Va bene, allora adesso stai qui seduta e aspetti -
- Aspetto cosa? -
- Che ti prepari pane e nutella - alle sue parole mi spunta un sorriso a 32 denti e lui sorride in risposta.
- Ecco a lei! -
- Come è gentile! - dico afferrando la fetta di nutella e pane.
Ad un tratto afferra il vasetto, ci mette dentro il dito e tocca la punta del mio naso; il risultato: ora il mio naso è sporco di nutella.
- Ops, ti ho sporcata... - dice facendo un sorriso leggermente pervertito.
- Io non pulisco! -
- Non aspettavo altro... - detto ciò si avvicina a me e bacia la parte sporca togliendo la nutella.
- Ti diverti? -
- Tantissimo - dice per poi ripetere la stessa cosa sulla mia guancia e pulirla con degli altri baci.
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Nonostante tutto / #Wattys2020
Teen FictionJustin e Johanna Davis sono due gemelli adolescenti come altri: amanti e non curanti del pericolo, pigri ma allo stesso tempo pieni di energia, e con quel solito odio represso per il mondo e per la società. Sono come qualsiasi altro sedicenne, trann...