Capitolo 47

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- Johanna guardami negli occhi... cos'hai sentito? - i suoi occhi sembrano volermi scrutare l'anima, e non so se riuscirò a mentirgli di nuovo.

- Va bene! Ho sentito tutto! - dico buttando la sigaretta e allontanandomi dal mio ragazzo.

- Cazzo! -

Non so per quanto tempo rimaniamo in silenzio, so solo che dopo un po' sento le sue braccia che mi circondano da dietro e il suo fiato leggero sul mio collo.

- Mi dispiace non avertelo detto, ma conoscendoti potresti tranquillamente andare tu da lui e se ti succedesse qualcosa non me lo perdonerei mai - lentamente mi giro, appoggio la mia fronte sul suo petto e lo stringo tra le mie braccia.

- Tu ci vuoi andare? -

- Non lo so Jo... -

- E se è pericoloso? Non credo sia necessario ricordarti cos'hai passato a causa sua -

- Jo lo so benissimo cosa faceva a me e a mia madre! -

- Allora perchè vuoi andare da lui? -

- Non so se voglio andarci... probabilmente lo vedrò, ma non so come reagirò -

- Secondo te perchè vuole vederti? -

- Non lo so, forse vuole solo vedere suo figlio, oppure vuole ammazzarmi o rapirmi... -

- E questo non ti fa pensare che non sarebbe il caso di incontrarlo? -

- Sì, se non fosse che avrebbe il coraggio di tornare... non sarebbe la prima volta: mia madre l'aveva cacciato di casa, ma lui continuava a tornare, fino a quando non ho chiamato la polizia; è per colpa mia se è finito in carcere -

- Non è colpa tua, hai fatto la cosa giusta: sia per voi che per lui - dico afferrando delicatamente il suo volto tra le mani.

- Non è che abbia paura di lui, ho paura che possa succedere qualcosa a mia madre, a Justin... a te -

- Non preoccuparti di noi... adesso non pensare a tuo padre ok? Siamo appena tornati, godiamoci almeno la quiete prima della tempesta -

Lui è seduto sul mio letto, io sono davanti a lui; la sua testa è appoggiata sulla mia pancia e le sue braccia circondano i miei fianchi, mentre le mie sono tra i suoi capelli.

- Posso dormire qui stanotte? - dice guardandomi con gli occhioni.

- Va bene, ma devo cambiarmi... -

- Posso darti la mia maglietta -

- E tu cosa ti metti? -

- Sembra la prima volta che dormiamo insieme... dormo sempre mezzo nudo e adesso ti scandalizzi? - dice.

Riesce ad irritarmi come pochi sanno fare, ma non riesco a smettere di amare questo coglione.

- Dai vieni qua! - dice afferrando il mio polso e facendomi sedere a cavalcioni su di lui.

- Sei bellissima - dice sorridendo.

- Smettila di fare il piacione - 

- Scusa se non riesco a mentire... -

I nostri occhi sono incatenati e dei piccoli sorrisi sembrano incollati sui nostri volti; lentamente ci avviciniamo sempre di più fino ad azzerare la distanza.

Non so per quale assurdo motivo, ma questo bacio è diverso dagli altri: è più passionale, molto più passionale; si sente che ci desideriamo più che mai e che abbiamo bisogno l'uno dell'altro.

Inevitabilmente ci ritroviamo sdraiati, io sotto lui sopra, non smettiamo per un secondo di baciarci; le mie mani giocano con i suoi capelli, mentre le sue sono fisse sui miei fianchi. Lentamente si avvicina al bordo della mia maglietta, per poi alzarlo e infilare le mani sotto; si stacca dalle mie labbra immediatamente per vedere la mia reazione, ed è sorpreso quanto me quando lo bacio per farlo continuare.

Lentamente toglie la mia maglietta e io divento bordeaux dall'imbarazzo.

- Ehi! Sei bellissima - dopo queste parole ricomincia a baciarmi e, lentamente, tolgo anche la sua maglietta per poi lanciarla in un angolo indefinito della stanza.

- Jo sei sicura? Non voglio obbligarti a fare niente -

- Christian, tranquillo, se lo sto facendo vuol dire che ormai sono pronta... ti chiedo solo poi di non lasciarmi, non andartene anche tu... -

- Non potrei mai farti una cosa del genere - fa una breve pausa guardandomi negli occhi poi riprende a parlare - Ti amo - alle sue parole lo bacio ancora più felice di prima e lo lascio fare.

Lentamente passa al mio collo, lo bacia delicatamente, quasi sfiorandolo, per poi fermarsi in un punto preciso e succhiare quel singolo lembo di pelle, facendomi impazzire completamente. Quando finisce si stacca per poi leccare la sua "opera d'arte"; poi scende di più, fino al mio seno ancora coperto dal reggiseno, ma non per molto: con estrema facilità lo slaccia e lo toglie, per poi stimolare leggermente i capezzoli.

Scende ancora di più creando una scia di baci fino al bordo dei pantaloni, ma non me li toglie: si alza e sbottona prima i suoi jeans per poi farli cadere a terra.

- Sei veramente sicura? - la sua voce ha un filo di preoccupazione.

- Christian, sì... - alle mie parole abbassa lentamente anche i miei pantaloni.

Finalmente, dopo anni, riesco a provare qualcosa per qualcuno e a non farmi opprimere dal passasato, e non potrei essere più felice di rompere questa "maledizione" se non con lui.

*la mattina seguente*

Stranamente oggi non sono stata svegliata dalla luce che filtra dalla finestra, bensì da dei leggeri e delicati baci sulla fronte.

- Buongiorno principessa - dice non appena nota che mi sono svegliata.

- Buongiorno... che ore sono? -

- 9.30 -

- Ma è presto! Lasciami dormire -

- Che pigrone che siamo! -

- Moltissimo! - dico girandomi sul lato opposto e cercando di riaddormentarmi; con scarssissimi risultati a causa di una foca spiaggiata che si lancia addosso a me.

- Christian che cazzo fai! -

- Ieri sera questa posizione ti piaceva... - dice sorridendo malizioso e facendomi diventare rossa come un peperone.

- Che idiota che sei! -

- E tu sei bellissima -

- Ruffiano! -

- Forse... - dice per poi iniziare a baciarmi. Nel caso ve lo stiate chiedendo, non siamo nudi, o meglio: lui ha solo i boxer mentre io ho l'intimo e la sua maglietta.

- Dai levati, devo andare a fare la doccia - dico cercando di spostarlo.

- Posso venire con te? -

- No - dico per poi alzarmi dal letto, con scarsi risultati dato che mi afferra per il polso facendomi cadere nuovamente sul letto.

- Almeno un ultimo bacio? - mi chiede sorridendo per poi azzerare le distanze.

- Bene, ci vediamo dopo - dico alzandomi e dirigendomi verso il bagno.

- Io ti aspetto qui! -

- No tornatene in camera tua... - dico dirigendomi verso il bagno, quando sentiamo un urlo provenire dalla cucina.


Eccoci qua con un nuovissimo capitolo!!!!!!!!! 

Scrivere la scena è stato leggermente imbarazzate, ma tutto per i miei lettori! 

Colpo di scena: chi è che sta urlando? 

Cosa sta succedendo? 

Per scoprirlo continuate a leggere! 

Spero che la storia vi stia piacendo! 

Non dimenticatevi di votare! <3


Nonostante tutto / #Wattys2020Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora