*10 Dicembre - dopo poco più di un mese*
La sveglia mi entra nelle orecchie svegliandomi e ricordandomi che devo andare a scuola, che strazio! Non vedo l'ora che arrivino le vacanze di Natale, così sarò libera finalmente.
Mi alzo dal mio comodo letto e mi avvicino alla finestra e noto con grandissima gioia che sta nevicando e che il giardino avrà almeno dieci centimetri di neve. Io adoro la neve, tranne per il fatto che neve = freddo atroce = non poter andare in moto a scuola = doverci andare a piedi = morire di freddo.
Apro l'armadio e decido di mettere qualcosa che spero mi tenga al caldo, così da non morire assiderata durante il tragitto casa - scuola.
Non passo neanche dalla cucina perchè, se devo andare a piedi, sono già in ritardo; prenderò qualcosa dalle macchinette a scuola.
Dopo un quarto d'ora che mi sembra interminabile, arrivo a scuola appena suona la campanella e immediatamente corro in classe; anche perchè adesso dovrei avere la verifica di letteratura francese, e non è che abbia studiato tantissimo, quindi tanto vale conquistare i posti in fondo.
Entro in classe e fortunatamente riesco a prendere uno dei posti più ambiti; suona la seconda campanella e la professoressa non è ancora entrata, cosa molto strana perchè di solito è sempre in classe almeno cinque minuti prima della prima campanella.
Devo aspettare altri cinque minuti prima di scoprire da una bidella che la prof non c'è. Mentalmente ringrazio Dio per avermi dato una gioia finalmente e sfrutto l'ora libera per fare colazione.
Arrivo alle macchinette e, con molta gioia, noto che c'è un biscotto abbastanza grande con gocce di cioccolato. Ma ovviamente qualcosa doveva andare storto, si blocca la merendina e io rimango senza colazione.
- Come iniziare una bella giornata di merda! -
- Come siamo volgari! - una voce alle mie spalle mi fa sussultare, ma quella voce la riconoscerei tra mille.
Mi giro e incontro i suoi bellissimi occhi azzurri e immediatamente sorrido.
- Mi si è bloccata la merendina! -
- Perchè non hai fatto colazione oggi? -
- Perchè nevica e quindi non potevo venire a scuola in moto, sono dovuta venire a piedi e quindi sono dovuta partire prima e quindi ho rinunciato alla colazione per arrivare in tempo ad una verifica che tra l'altro non farò perchè la prof non c'è! - dico tutto d'un fiato.
- Ehi calmati! - dice dandomi un bacio sulla fronte - Potevo portarti in macchina -
- Sei tu che non volevi farti vedere con me a scuola -
- Ma potevo darti comunque un passaggio... -
- Christian a meno che tu non abbia una soluzione a questo enorme problema puoi anche andartene - dico leggermente irritata: quando non mangio succede così, soprattutto se salto la colazione.
Alle mie parole mi sposta e, dando un calcio alla macchinetta, fa scendere la merenda per cui avevo pagato ben sessanta centesimi.
- Prego... - dice guardandomi negli occhi e andandosene.
Lo guardo allontanarsi con le mani nelle tasche e il passo svogliato.
- Penso dovremmo dirlo a Justin. - questa frase lo fa fermare, si volta a guardarmi e nonostante sia lontano riesco chiaramente a vedere che sta sorridendo.
- Lo sa già! - dice per poi ritornare sui suoi passi.
- Com'è possibile? -
- Seguimi e te lo spiego... - non me lo faccio ripetere due volte.
Riesco a stento a stargli dietro, ma la curiosità mi spinge a non fermarmi. Camminiamo in silenzio, fino ad arrivare alla biblioteca.
Saliamo le scale e andiamo nel reparto musica. Ho imparato principalmente due cose andando in questa scuola: il cibo qui è buonissimo e chi va in biblioteca non ci va per studiare, soprattutto se si va nel reparto musica.
- Allora mi spieghi o hai intenzione di tenermi sulle spine ancora per un po'? - gli dico senza aver paura della sua reazione.
Non mi risponde, imporvvisamente si gira verso di me e mi bacia, e Dio se bacia bene, non mi staccherei mai.
- Rispondi alla mia domanda Christian! E non provare a distrarmi con un altro dei tuoi baci! - gli dico puntando il mio indice contro il suo petto.
- Va bene! Mi ha detto che ha iniziato ad avere dei sospetti da quando Emily è venuta a casa per la prima volta; quando è tornato si è reso conto che tra noi c'era qualcosa, ma non ha detto niente, almeno non a noi... ha aspettato due o tre settimane e poi è andato a parlare sia con Mark che con Hannah, in poche parole ha ottenuto quello che voleva sapere. Due giorni fa eravamo gli ultimi in spogliatoio, abbiamo iniziato a parlare e mi ha detto che fin dalla prima litigata sapeva che sarebbe finita così... -
- Davvero? -
- Tutto verissimo, ora possiamo tornare a quello che stavamo facendo prima? - mi mordo il labbro inferiore alla sua frase e lo lascio fare, quando mi viene in mente una cosa.
- Christian -
- Oggi non riesci a farti baciare per più di trenta secondi? -
- Non fare lo scemo... devo chiederti una cosa -
- Spara! -
- Io non sono in classe perchè ho l'ora libera, tu perchè non sei in classe? -
- Sei passata davanti alla mia classe e ho fatto in modo di farmi buttare fuori così da stare un po' con te dato che stamattina non ti avevo vista -
- Ti sei fatto veramente buttare fuori? -
- Se l'ho fatto è solo colpa tua! -
- Mia? -
- Si mia cara, tutta tua! - dice afferrando la mia vita e baciandomi.
- Non avresti dovuto farlo! -
- Hai pienamente ragione - dice spostando la sua bocca sul mio collo e, dopo aver spostato il collo del maglione, inizia a succhiare un pezzo di pelle.
- Christian! Siamo a scuola, non posso girare con un succhiotto! -
- Infatti te lo sto facendo in modo che poi verrà coperto dal maglione -
- E perchè? -
- Per ricordarti che sei mia... - dice finendo "la sua opera" e dandomi un ultimo bacio, prima del suono della campanella.
Eccoci qui con un nuovo capitolo!!!!!
A quanto pare le cose tra Jo e Christian stanno andando bene, ma per quanto continuerà la loro storia d'amore?
Il loro amore sarà eterno o è destinato a finire?
Justin allora ha reagito bene, ma come dirà quando parlerà con Johanna?
Per rispondere a queste domande e a tutte le vostre domande continuate a leggere la storia e aggiungete il libro nella vostra biblioteca!
Spero che vi stia piacendo la trama!
Non dimenticatevi di votare! <3
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Nonostante tutto / #Wattys2020
Ficção AdolescenteJustin e Johanna Davis sono due gemelli adolescenti come altri: amanti e non curanti del pericolo, pigri ma allo stesso tempo pieni di energia, e con quel solito odio represso per il mondo e per la società. Sono come qualsiasi altro sedicenne, trann...