Capitolo 18

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La luce che entra dalla finestra mi sveglia e, solo dopo qualche secondo, mi rendo conto di essere da sola nel letto. Dovevo immaginarmelo... ma cosa mi è venuto in mente di chiedergli di dormire con me? Sono una stupida!

Decido di cambiarmi per potergli ridare la maglietta; mi metto dei semplicissime leggings e una felpa della squadra di atletica della scuola.

Scendo al piano di sotto per poi dirigermi in cucina e la visione che è qualcosa di irreale: Christian è ai fornelli a cucinare qualcosa che dal profumo sembrano pancake, sembra anche abbastanza sicuro di sé segno che li ha fatto più volte; è girato di schiena e non si è ancora accorto della mia presenza: come ogni santo giorno è senza maglietta, ma devo ammettere che la sua schiena è qualcosa di spettacolare... 

- Buongiorno... - contro ogni mia aspettativa è lui a parlare per primo.

- Giorno - dico mentre mi siedo su uno degli sgabelli disposti attorno all'isola.

- Dormito bene? -

- Diciamo di sì... cosa stai facendo? -

- La colazione -

- Seriamente? Christian Smith che cucina? -

- Guarda che sono per me! -

- Che stupido... -

- Dai mangia, poi vediamo se mi darai ancora dello stupido - dice mettendomi davanti un piatto di pancake fumanti.

Mangio la prima forchettata e devo dire che mi è sembrato di toccare il paradiso con un dito, sono deliziosi, i più buoni che abbia mai mangiato e fidatevi se vi dico che ne so qualcosa riguardo i pancake; anche perché ogni famiglia a cui ci affidavano, la prima mattina, ce li preparavano e, a furia di continuare a mangiarli, io e Justin siamo diventati dei perfetti critici.

- Dal fatto che sembra tu stia venendo, direi che ti piacciono... - 

- Che idiota che sei! Comunque sì, sono molto buoni devo ammetterlo -

- Contento che ti piacciano - dice iniziando a mangiare i suoi.

- Christian... -

- Che c'è? -

- Perché sei così gentile? -

- Te l'ho già detto, voglio portarti a letto -

- Non fare lo scemo  e dimmi la verità! -

- Ok, semplicemente sto iniziando a capire che forse è meglio avere un buon rapporto e essendo tu una testa dura ho deciso che magari potessi iniziare a... fare qualcosa di carino, ma non abituartici! -

- Ok... però sta funzionando -

- Già, non ci siamo ancora ammazzati a vicenda quindi direi che è una vera e propria conquista -

- Già... - 

Entrambi finiamo i nostri pancake in silenzio e alla velocità della luce, o meglio, Christian li finisce in un batter d'occhio, mentre io ci metto un po' di più.

- Dai ti do una mano a mettere in ordine il macello che hai fatto... -

- Ma se sono stato ordinatissimo! - 

- Si, vai convinto... a comunque questa è la tua maglietta - dico lanciandogliela.

- Puoi tenerla ancora per un po', ma poi me la ridarai! - dice alzandosi dallo sgabello e venendomela a ridare.

Com'è possibile che ogni singolo momento che ogni volta che si avvicina un po' di più a me, il mio cuore inizia a fare brutti scherzi?

I nostri occhi sono di nuovo incatenati e i nostri volti estremamente vicini... chissà se anche lui prova ciò che provo io?

Nonostante tutto / #Wattys2020Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora